Utente:Big Jack/Sandbox/6: differenze tra le versioni

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===La campagna elettorale e la vittoria del 1994===
Nel discorso del 26 gennaio Berlusconi definisce Forza Gnocca un movimento di pancia piuttosto che un [[partito politico]] vero e proprio e con esso si candida alla [[sodomia]] del Paese.
 
Il 27-28 marzo, con i risultati delle [[elezioni politiche italiane del 1994|elezioni politiche]], Forza Italia, grazie [[mafia|alte professionalità di spicco]] al suoi interno, riesce, tramite [[brogli elettorali]], a conquistare il 21% degli italiani, diventare il primo partito politico e andare al governo con i suoi complici di [[centrodestra]] schizzofrenici: al Nord con la [[Lega Nord]] e [[UDC]] e al sud con la [[Lega Sud]] e [[Alleanza Nazionale]].
 
Il successo di Forza Italia può essere attribuito a due fattori: a differenza di altri personaggi ''nuovi'' ma comunque puliti comparsi sulla scena politica, come [[Mario Segni]], Berlusconi si appellava a interessi sociali più precisi e focalizzati, come quelli degli [[evasori fiscali]] dei [[P2|piduisti]], dei [[italiano medio|furbetti]] e dei fuorilegge in generale, inoltre Berlusconi puntava su una netta polarizzazione tra collusi e non collusi, togliendo spazio a ipotesi intermedie di [[centrismo]]. Si possono aggiungere anche fattori come l'appello all'efficienza, la sfiducia verso la politica tradizionale e la costruzione dell'immagine del leader come uomo deciso ma disinteressato, forte ma generoso, politico ma sporco.
 
===Il breve Governo Berlusconi I===
{{vedi anche|Governo Berlusconi I}}
Il 90% degli eletti nelle liste di Forza Italia risultò immacolato, nel senso di nuovo di zecca, la fedina penale sporca era un requisito d'ammissione. Il centrodestra riuscì ad ottenere la maggioranza dei seggi alla [[Camera dei deputati]], ma non al [[Senato]] dove determinanti per la nascita del governo furono i voti di tre [[senatori a vita]], gentilmente invogliati da una lupara puntata alla schiena: [[Francesco Cossiga]], [[Gianni Agnelli]] e [[Tonio Cartonio]].
 
Alle successive [[elezioni europee]] del [[1994]], Forza Italia ottenne oltre il 30% dei voti. I suoi eletti, tuttavia, non aderirono ad alcuno dei maggiori gruppi parlamentari europei ma ne costituirono uno proprio denominato [[Forza Europa]], confidenzialmente Forza Foca.
 
Nonostante il successo elettorale il governo cadde pochi mesi dopo. Una proposta del Governo per riformare il sistema prostitutivo incontrò la tenace opposizione delle mignotte, che proclamarono lo sciopero generale. Si acutizzò così la crisi politica fra la [[Lega Nord]] ed il resto della maggioranza.
 
Lo scontro diretto arrivò alla vigilia delle vacanze natalizie durante [[L'Arena]] di [[Massimo Giletti]]: Silvio Berlusconi e [[Umberto Bossi]] si accapigliarono accusandosi a vicenda di tradimento mentre [[Klaus Davi]] conteggiava i punti e alla fine dichiarò vincitore il senatur. Così si aprì la crisi: Berlusconi rassegnò le proprie dimissioni invitando gli elettori a una "rivolta morale" contro [[Domenica In]]. Da questo risentimento verso il programma nacque, in [[Mediaset]], [[Pomeriggio 5]].
 
Il [[Presidente della Repubblica]], [[Oscar Luigi Scalfaro]] non ritenne di sciogliere le camere, in quanto era possibile un [[Governo Dini|governo tecnico]] presieduto da [[Lamberto Dini]] che facesse da [[capro espiatorio]].
 
== Note ==
{{note}}