Ugo Foscolo: differenze tra le versioni

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{{Cit|Dopo quel bacio io son fatto divino, non ne parliam dopo quel bocchino.|Jacopo Ortis sulle sue esperienze affettive}}
{{Cit|Dopo quel bacio io son fatto divino, non ne parliam dopo quel bocchino.|Jacopo Ortis sulle sue esperienze affettive}}


{{Cit|...sempre scendi invocato, e le secrete
{{Cit|... sempre scendi invocato, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni...|Ugo Foscolo su bypass}}
vie del mio cor soavemente tieni...|Ugo Foscolo su bypass}}


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Al che, per riprendersi, crea un amico immaginario: Jacopo Ortis, scopiazzando da altri libri l’idea. Egli inizia così il suo piano di rompimento di [[coglioni]] dei posteri con le sue ammorbanti avventure inventate nelle crisi di seghe mentali che aveva.
Al che, per riprendersi, crea un amico immaginario: Jacopo Ortis, scopiazzando da altri libri l’idea. Egli inizia così il suo piano di rompimento di [[coglioni]] dei posteri con le sue ammorbanti avventure inventate nelle crisi di seghe mentali che aveva.


Quasi insperata da parte dei suoi lettori arriva la notizia che Ugo vuole andare al fronte a combattere. Egli parte, ma purtroppo non lascia la pelle in battaglia. Il popolo italiano, scocciato da una pesante quanto inutile poesia sulle [[tomba|tombe]], fonda il M.N.U.F.C., “Magari Napoleone Uccidesse Foscolo Club”. "[[Dei sepolcri|I sepolcri]]" sono una lunga lamentela sul futile problema delle tombe, che aveva scatenato una rissa tra Pindemonte e Foscolo.
Quasi insperata da parte dei suoi lettori arriva la notizia che Ugo vuole andare al fronte a combattere. Egli parte, ma purtroppo non lascia la pelle in battaglia. Il popolo italiano, scocciato da una pesante quanto inutile poesia sulle [[tomba|tombe]], fonda il M.N.U.F.C., “Magari Napoleone Uccidesse Foscolo Club”. "[[Dei sepolcri|I sepolcri]]" sono una lunga lamentela sul futile problema delle tombe, che aveva scatenato una rissa tra Ippolito Pindemonte e Foscolo.


Sono gli anni in cui Foscolo si sposta da Venezia a [[Milano]] e [[Bologna]], affascinato dallo [[SMAU]] e dal [[Motorshow]], dove si reca con i propri compagni di merende [[Giuseppe Parini]], Vincenzo Monti e Melchiorre Gioia. Monti riesce, con una [[raccomandazione]] a fargli ottenere una Cattedra di Eloquenza presso l'Università di Pavia, ma gli Austriaci si accorgono dell'inganno e, resisi conto dell'inutilità di un simile insegnamento, aboliscono la materia e cacciano via Foscolo.
Sono gli anni in cui Foscolo si sposta da Venezia a [[Milano]] e [[Bologna]], affascinato dallo [[SMAU]] e dal [[Motorshow]], dove si reca con i propri compagni di merende [[Giuseppe Parini]], Vincenzo Monti e Melchiorre Gioia. Monti riesce, con una [[raccomandazione]] a fargli ottenere una Cattedra di Eloquenza presso l'Università di Pavia, ma gli Austriaci si accorgono dell'inganno e, resisi conto dell'inutilità di un simile insegnamento, aboliscono la materia e cacciano via Foscolo.
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==Opere e componimenti {{senza fonte|famosi}}==
==Opere e componimenti {{senza fonte|famosi}}==
*[[dei sepolcri]]
===Dei sepolcri===
{{vedianche|Dei sepolcri}}
Componimento dedicato all'{{senza fonte|amico}} Ippolito Pindemonte.
Componimento dedicato all'{{senza fonte|amico}} Ippolito Pindemonte.
Quando [[napoleone|Il Tappo]] decise che le tombe erano nuovi gabinetti pubblici, Foscolo si arrabbiò col povero Ippolito, che al contrario sosteneva Napoleone.
Quando [[Napoleone|il Tappo]] decide che le tombe devono diventare i nuovi gabinetti pubblici, Foscolo si arrabbia col povero Ippolito, che, al contrario, sostiene l'idea di Napoleone.
*Le ultime lettere di Jacopo Ortis
è un romanzo epistolare, qualunque cosa voglia dire, e parla del fidato amico immaginario di Foscolo. Purtoppo, fa [[Mafia|cattive amicizie]] e... [[Morte|quelle lettere rimangono le ultime]].
*In morte del fratello Giovanni
Giovanni Foscolo è [[morte|caduto]] in battaglia e non si è rialzato. Cosa fa il fratello? gli dedica una poesia.


{{Cit2|Non si trova mai un bagno pubblico e mi tocca sempre pagare un euro per andare al gabinetto nei bar!|Ippolito Pindemonte convince Foscolo con l'argomento decisivo.}}
== Vedi anche ==

*[[Dei sepolcri]]
Ugo Foscolo, nel suo agile carme di [[millemila]] versi, replica che le tombe servono per tre motivi:
*per ricordarsi il nome di chi è morto,
*per continuare la tradizione: da tanti anni la gente muore e viene sepolta,
*per servire come esempio ai vivi, sia mai che qualcuno si dimentichi che deve morire!

===Le ultime lettere di Jacopo Ortis===
È un romanzo epistolare, qualunque cosa questo voglia dire, e tratta del fidato amico immaginario di Foscolo.
Sin dalle prime pagine, Jacopo Ortis si chiede che fare dopo che la sua patria è stata venduta per due lire e per un paio di figurine e se a Venezia ci siano ancora buoni ristoranti di pesce. Purtroppo, Jacopo Ortis fa [[Mafia|cattive amicizie]] e... [[Morte|quelle lettere rimangono le ultime]].

===In morte del fratello Giovanni===
Giovanni Foscolo, prostrato per i debiti di gioco contratti con il Casinò di Venezia, tenta il suicidio. Invece di aiutarlo, cosa fa il fratello? Gli dedica un'inutile poesia. In seguito alla lettura del componimento, Giovanni Foscolo [[morte|morirà]], dopo 46 giorni di atroce agonia.

===Tieste===
Tragedia autobiografica in cinque atti. La fanciulla in età da marito Erope impiega 5 anni e non riesce ad arrivare alla stazione di Trieste perché le hanno dato indicazioni sbagliate: non esiste nessuna città che si chiami "Trieste". Tratta da un episodio realmente accaduto a Ugo Foscolo.

===Ajace===
Tragedia: durante l'assedio di [[Troia]], Aiace Telamonio e Ulisse si contendono le armi del defunto Achille. L'assemblea è indecisa su chi sia il guerriero più valoroso a cui assegnarle, tanto che Agamennone si rivolge all'indovino Calcante e a Mago Do Nascimiento per capirne di più ma senza esito. Intanto Ulisse è più rapido e si frega le armi per primo. Aiace Telamonio per il dolore si uccide.

===Quel gran pezzo di Ricciarda, tutta nuda e tutta calda===
Stanco delle tragedie, Ugo Foscolo si dà alla commedia sexy all'italiana. Guido si nasconde nel sepolcro di famiglia dello zio Guelfo pur di bombarsi la figlia di questo, Ricciarda. Infatti, come è universalmente noto,

{{Cit2|Non c'è cosa più divina che trombarsi la cugina}}

Come se non bastasse, però, Guelfo odia a morte Averardo, padre di Guido, e i due scatenano tra loro la [[Prima guerra mondiale]], che si conclude con la sconfitta di Guelfo. Al termine del conflitto, che ha decimato la popolazione della [[Campania]], lasciando miracolosamente vivi solo i protagonisti della commedia, Guelfo, vinto, si vendica uccidendo i due amanti incestuosi Guido e Ricciarda, prima di suicidarsi.

===A Luigia Pallavicini caduta da cavallo===
===All'amica risanata===
Tutte le amiche a cui il poeta dedica le proprie odi finiscono per avere problemi di salute, ma {{citnec|non è Foscolo a portare sfiga}}.

===Alla sera===
Con la sua ode "''Rosso di sera/ Bel tempo si spera''", Foscolo, dopo aver creato la corrente della '''Tristezza''', dà l'avvio all'[[ermetismo]].

===A Zacinto===
Foscolo vorrebbe dedicare una poesia alla sua isola natale, Zante, ma ne sbaglia il nome.

===Hypercalypseos liber===
Pamphlet in cui Foscolo prende in giro i suoi amici della compagnia con cui usciva a Milano, ma lo fa in [[latino maccheronico]], per non farsi capire.

===Saggi sulla presente letteratura in Italia===
Ugo Foscolo si interroga sul perché tutti gli scrittori contemporanei sono più saggi e amati di lui.

===Discorso sul testo della Divina Commedia===
Ugo Foscolo viene scritturato come voce fuori campo durante la lettura della Divina Commedia, assieme alla [[Gialappa's Band]]. Nel libro raccoglie le sue gag più riuscite.

===Discorso storico sul testo del Decamerone===
Come [[Roberto Benigni]], anche Foscolo, esaurito il proprio repertorio, non fa altro che scopiazzare prendendo spunto dalle greatest hits e dai grandi successi del passato.




{{Scrittori}}
{{Scrittori}}
[[categoria:poeti]]
[[Categoria:poeti]]