Truzzo marchigiano: differenze tra le versioni

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{{voceprincipale|Tipi di truzzo (origine geografica)}}{{truzz}}
 
Il '''Truzzo marchigiano''' è uno dei tanti generi della più ampia famiglia dei '''[[Tamarro|Tamarri]]'''. È una specie rara e protetta che può essere ritrovata solo entro i confini della regione [[Marche]].
 
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== Vita sociale ==
Il truzzo marchigiano viaggia sempre in branco anche perché da solo è un individuo disorientato e più inutile di quando già lo sia in branco. Durante i giorni feriali si radunano innumerevoli esemplari di truzzo marchigiano nei centri delle città e nei corsi, tutti con l'intento principale di esibire la propria veste agli altri. Un altro motivo di vanto del truzzo marchigiano è il numero di ''vasche'' che esegue in un pomeriggio, ovvero delle volte che viene percorso dall'inizio alla fine il corso della città. Altro importante fattore che determina la tamarraggine del truzzo marchigiano è il numero di truzzette con cui ha provato a flirtare. Il [[sabato sera]] rappresenta il giorno sacro per il truzzo marchigiano: munito di auto o di moto il truzzo va nella [[discoteca]] più "''in''" possibile a saltare come un "saltafossi" (in dialetto marchigiano) al ritmo di un rumore assordante e ripetitivo che il truzzo marchigiano ama chiamare [[House]] o [[Techno]] o [[Hardcore]] e di cui fa vanto, come quando sfreccia con la sua auto tamarra e con lo stereo a un volume esasperante. Il truzzo marchigiano non si accontenta delle discoteche più vicine al suo domicilio, ma ama migrare a nord, verso l'[[Emilia Romagna]], Riccione e Rimini in primis, perché deve seguire la tendenza che gli impone di frequentare i locali più alla moda che riesce a raggiungere. Essendo il sabato sera giorno sacro per il truzzo marchigiano, esso deve andare a ballare per tutta la notte sulla base dei rumori che lo rendono tanto felice e, tentando di rimorchiare il truzzo di sesso femminile, tanfante di profumo e sberluccicante di brillantini sulla pelle e sulla borsetta.
La domenica mattina è il momento di minimo affollamento truzzo nelle città marchigiane poiché il truzzo marchigiano è in [[letargo]] fino a tardo pomeriggio per poter riposare quei due neuroni che il giorno prima hanno ballato l'house e hanno sniffato più [[cocaina]] di un [[parlamentare]] italiano.
 
== Sottospecie e ubicazione==
Particolare è il ''truzzo jesino'', originario della città di ''[[Jesi]]'', poiché esprime al massimo tutte le caratteristiche del truzzo marchigiano e oltretutto abita in una città storica stupenda. La sede dei truzzi di tal specie è ''Corso Matteotti'' in inverno, mentre d'estate mostra i suoi nuovi abiti ai giardini di [[Jesi]]; pieno di idioti che sfoggiano i propri abiti appena comprati e la propria deficienza senza limiti. I truzzi jesini amano inoltre fare delle riunioni nella zona industriale della città per poter gareggiare nei lunghi rettilinei del quartiere sfruttando al massimo le nuove potenzialità del proprio motorino, che non viaggia al di sotto dei ''100 km/h'', stiamo ovviamente parlando dei ''50 cc''. Ultimamente si sta presentando una nuova specie di truzzi marchigiani, muniti pressoché principalmente di un [[Ape]]car con cui scorrazzano liberamente nel tragitto tra casa, l'[[IPSIA]] e [[bar]] antistante l'[[scuola|edificio scolastico]]. Questi mezzi, grande espressione della tecnica moderna, nascono con un motore ''50 cc'' che viene prontamente modificato per eliminare l'innaturale limitazione imposta per legge di ''45 km/h'', portando di solito il truzzo marchigiano a montare motori con cilindrata minima di ''102 cc'', doppiando addirittura il limite imposto per legge. Questa modifica impone il cambiamento di tutti gli altri pezzi montati originalmente, portando l'[[Coglione|intelligentissimo]] ragazzo originario delle [[Marche]] a montare anche il carburatore grosso il doppio, eliminare il miscelatore e altre robe varie, lamentandosi poi per lo strano fatto che, un mezzo che faceva 40 chilometri con un litro, ora rimane a secco dopo soli 30 chilometri. Questa categoria è particolarmente diffusa nella provincia di [[Macerata]], ma non nel capoluogo, popolato da truzzi normali, con un focolaio esteso principalmente da ''Corridonia'' a ''Mogliano''. I truzzi delle regioni limitrofe alle Marche son soliti espatriare nei territori dei vicini comuni marchigiani portando una sana dose di ilarità e rispetto da parte dei vari volenterosi marchigiani: basti pensare che la cittadina chiamata Tavullia, che sulla carta risulta marchigiana, è unicamente popolata da riminesi.
Grande merito va al romagnolo [[Valentino Rossi]] per aver esportato nelle Marche il prototipo del truzzo rincoglionito romagnolo con una sostanziale differenza tra un comune truzzo e Rossi: il truzzo è solamente un deficiente che non si realizzerà mai, mentre Rossi è un deficiente che con una botta di [[culo]] è diventato miliardario.
 
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