Tipi di metallaro: differenze tra le versioni

È spesso riconoscibile per la sua tendenza ad andare in giro armato di una grossa ''ascia bipenne''. Ha sempre con sé un corno per richiamare i rinforzi e il Mjølner, il martello di Thor, in bella mostra. A prescindere dalla nazionalità tende a parlare in lingua scandinava. Beve birra a fiumi e mangia quantità enormi di arrosto di cinghiale (cacciato a mani nude o con l'ascia bipenne nelle Alpi Norvegesi). Il Viking metaller si trova spesso nei campi aperti in mezzo alla natura in attesa che le Valchirie lo portino nel ''Valhalla''. Ha una forte predilezione per ''Gods Of War'' che ritiene il migliore della discografia dei ''Manowar''. I più cattivi tra loro si avventurano nel pericoloso mondo del Melodeath, guidati dai ferocissimi [[Amon Amarth]], probabilmente gli unici che hanno unito qualcosa che somiglia a un rutto (melodic death metal) a qualcosa di incredbilmente stupido ([[Viking Metal]])

Già dal nome si capisce che non rientra nella categoria del metallaro accettabile. Si fa riconoscere, le rarissime volte che ci va, ai concerti heavy o death metal perché è l'unico sfigato vestito con i jeans stretti da truzzo e una camicia bianca firmata o, in alternativa, la maglietta stile [[emo]]. L'emo metalcorer è uno strano essere che spopola su siti Internet di dubbia utilità come [[Myspace]], [[Purevolume]] e [[Labottegadiunavolta.vivalanonna.org]]. L'emo metalcorer è fermamente convinto, tramite il neurone e mezzo rimasto, che egli sia l'unico metallaro capace di provare dei sentimenti esprimibili tramite riff di dubbia qualità, spesso fregati agli [[In Flames]], e ritornelli che la gatta morente del suo vicino di casa miagolerebbe meglio. In sintesi, l'emo metalcorer è uno sfigato che fa successo sugli sfigati. Nerd fan del progressive a parte. Se casualmente incontra un metalcorer tradizionale, la sua vita è ufficialmente terminata: il metalcorer aiuta l'emo nel suo scopo di vita, suicidarsi. Non lo fa pestandolo, ma growlando così forte da fare in modo che si generi un vento tale da alzare in volo le sue borchie che trafiggeranno il corpo dell'emo.