Titolo visualizzato | Terrorismo altoatesino |
Criterio di ordinamento predefinito | Terrorismo altoatesino |
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ID della pagina | 143016 |
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Data di creazione della pagina | 17:22, 30 giu 2013 |
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Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | Il terrorismo altoatesino si sviluppò nella seconda metà degli anni '50 con lo scopo di rivendicare l'indipendenza del Tirolo dall'Italia o l'annessione all'Austria: erano una specie di Lega Nord ma con due palle così! Si resero protagonisti di numerosi attentati con esplosivo (anche perché farli col taleggio era complicato) il più delle volte indirizzati a colpire strutture e simboli tipicamente italiani; erano anni difficili, se provavi ad aprire una pizzeria te la facevano esplodere entro 48 ore, per i suonatori di mandolino era prevista la pena di morte. La più importante organizzazione clandestina fu il Comitato per la liberazione del Sudtirolo (Befreiungsausschuss Südtirol, in sigla BAS), chiamati nel resto della penisola "quei bamboccioni con i calzoncini". Il BAS fu attivo fino al 1969 ma la popolazione di quelle zone, ancora oggi, non si rassegna al fatto di appartenere ad una regione italiana. Secondo i bene informati, il sentimento secessionista è più che mai vivo. |