Strage dell'Italicus: differenze tra le versioni

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[[File:Trollface con bomba.jpg|thumb|300px|right|Il volantino col quale fu rivendicato l'attentato. Sulle prime non fu ritenuto attendibile.]]
[[File:Trollface con bomba.jpg|thumb|300px|right|Il volantino col quale fu rivendicato l'attentato. Sulle prime non fu ritenuto attendibile.]]


Ci fu una rivendicazione: fu trovato un [[volantino]] all'interno di un vassoio di [[croissant]] recapitato da ''un ignoto ammiratore'' al giudice per le indagini preliminari. Sulla prima facciata c'era un disegno di dubbio gusto, sul retro campeggiava la scritta: {{Quote2|''Giancarlo Esposti è stato vendicato. FROCI! Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare. CULATTONI! Vi diamo appuntamento per l'autunno; seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti. E alla fine vedremo chi ce l'ha più lungo. CIAO MAMMA!!! KIKKA TI AMOOOOOOOOOOOOOO TI PREGO SPOSAMIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!''}} Vistose macchie di [[smegma]] misto a [[sperma]] imbrattavano il volantino, ma parlare di [[DNA]] a quell'epoca era come [[bestemmia|bestemmiare]] durante l'[[Angelus]]. Gli inquirenti, dopo essersi lavati accuratamente le mani, si posero subito una domanda: {{Quote|Chi cazzo è Giancarlo Esposti?}} Per molto tempo la questione rimase insoluta, poi l'[[usciere]] della [[questura]] ricordò a chi apparteneva quel nome: un vecchio compagno d'[[asilo]] fissato col [[saluto romano]], morto tempo prima mentre attraversava un [[passaggio a livello]] incustodito. Dunque le indagini si indirizzarono sul versante neofascista, precisamente sul gruppo eversivo denominato ''Ordine Nero'', di cui Giancarlo Esposti avrebbe tanto voluto far parte, se fosse stato ancora vivo.
Ci fu una rivendicazione: fu trovato un [[volantino]] all'interno di un vassoio di [[croissant]] recapitato da ''un ignoto ammiratore'' al giudice per le indagini preliminari. Sulla prima facciata c'era un disegno di dubbio gusto, sul retro campeggiava la scritta: {{citazione|''Giancarlo Esposti è stato vendicato. FROCI! Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare. CULATTONI! Vi diamo appuntamento per l'autunno; seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti. E alla fine vedremo chi ce l'ha più lungo. CIAO MAMMA!!! KIKKA TI AMOOOOOOOOOOOOOO TI PREGO SPOSAMIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!''}} Vistose macchie di [[smegma]] misto a [[sperma]] imbrattavano il volantino, ma parlare di [[DNA]] a quell'epoca era come [[bestemmia|bestemmiare]] durante l'[[Angelus]]. Gli inquirenti, dopo essersi lavati accuratamente le mani, si posero subito una domanda: {{Quote|Chi cazzo è Giancarlo Esposti?}} Per molto tempo la questione rimase insoluta, poi l'[[usciere]] della [[questura]] ricordò a chi apparteneva quel nome: un vecchio compagno d'[[asilo]] fissato col [[saluto romano]], morto tempo prima mentre attraversava un [[passaggio a livello]] incustodito. Dunque le indagini si indirizzarono sul versante neofascista, precisamente sul gruppo eversivo denominato ''Ordine Nero'', di cui Giancarlo Esposti avrebbe tanto voluto far parte, se fosse stato ancora vivo.


Le indagini, condotte con scientifico rigore, portarono ad identificare i presunti mandanti e gli esecutori materiali, ma proprio allora gli investigatori furono assaliti da un [[dubbio]] che fece trascorrere loro parecchie notti in bianco: {{Quote|Cioè, ma ci abbiamo azzeccato davvero? Abbiamo davvero preso i colpevoli? Pare impossibile, sarebbe la prima volta!}} Perciò iniziarono a serpeggiare ipotesi di [[Complottismo|complotto]] ai danni delle forze dell'ordine. Nessuna tesi del genere sembrava essere fondata, ma ormai gli inquirenti erano partiti in quarta alla ricerca dell'immancabile [[depistaggio]], che in questi casi non si fa mai attendere.<br />
Le indagini, condotte con scientifico rigore, portarono ad identificare i presunti mandanti e gli esecutori materiali, ma proprio allora gli investigatori furono assaliti da un [[dubbio]] che fece trascorrere loro parecchie notti in bianco: {{Quote|Cioè, ma ci abbiamo azzeccato davvero? Abbiamo davvero preso i colpevoli? Pare impossibile, sarebbe la prima volta!}} Perciò iniziarono a serpeggiare ipotesi di [[Complottismo|complotto]] ai danni delle forze dell'ordine. Nessuna tesi del genere sembrava essere fondata, ma ormai gli inquirenti erano partiti in quarta alla ricerca dell'immancabile [[depistaggio]], che in questi casi non si fa mai attendere.<br />