Stefano Accorsi: differenze tra le versioni
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Stefano Vincenzo Maxibon Accorsi, (Lido [[Maxibon]] di Rimini, 1 maggio 1992) è un urlatore da schermo italiano, inviato diplomaticamente in [[Francia]] dal governo italiano come subdola [[vendetta]] per il furto della [[Gioconda]] e di [[Monica Bellucci]]. |
Stefano Vincenzo Maxibon Accorsi, (Lido [[Maxibon]] di Rimini, 1 maggio 1992) è un urlatore da schermo italiano, inviato diplomaticamente in [[Francia]] dal governo italiano come subdola [[vendetta]] per il furto della [[Gioconda]] e di [[Monica Bellucci]]. È il creatore della figura dell'uomo maturo, ma sensibile, che perde le staffe. |
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[[File:Accorsi_spot_emorroidi.jpg|left|thumb|300 px|Qui Il l'eterno giovane Stefano nello spot per la campagna contro il tunnel dei siti hard]] |
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== Biografia == |
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Nato in una Bagnarola, quella usata dai bagnini romagnoli per cuccare le tedesche negli anni 60, fu poi abbandonato tra i portici d Bologna ed adottato da una famiglia di provincia. Il trauma rimarrà sempre presente nel giovane Stefano, che gli creerà seri problemi col genere femminile, col quale avrà sempre rapporti burrascosi e turbolenti e farciti da crisi epilettiche nelle quali spesso si metteva ad urlare, sudatissimo ed agitando le braccia. Fan del Bologna Calcio, era ammesso nelle partitelle di quartiere solo perchè portava il pallone, Tutti gli dicevano ridendo che aveva le caratteristiche naturali per fare l'arbitro, ma lui non capì mai [[:it:Cornuto|perchè]]. |
Nato in una Bagnarola, quella usata dai bagnini romagnoli per cuccare le tedesche negli anni 60, fu poi abbandonato tra i portici d Bologna ed adottato da una famiglia di provincia. Il trauma rimarrà sempre presente nel giovane Stefano, che gli creerà seri problemi col genere femminile, col quale avrà sempre rapporti burrascosi e turbolenti e farciti da crisi epilettiche nelle quali spesso si metteva ad urlare, sudatissimo ed agitando le braccia. Fan del Bologna Calcio, era ammesso nelle partitelle di quartiere solo perchè portava il pallone, Tutti gli dicevano ridendo che aveva le caratteristiche naturali per fare l'arbitro, ma lui non capì mai [[:it:Cornuto|perchè]]. Durante una festa dell'Unità venne chiamato a sostiuire uno degli attori (indisposto per indigestione delle tipiche salsicce,) della rappresentazione del "malato immaginario" di Moliere, che tutti credevano un rappresetante di cucine. Inrealtà lui avrebbe dovuro interpretare il maggiordomo, ma una delle sue crisi di coscienza epilettiche sopraggiunse durante l'interpretazione facendo credere ai ciritici che l'attore si fosse immedesimato nella parte del malato. Il giudizio generale della rappresentazione segno il leit motiv della sua vita . " Bella, bella, peccato che c'èra anche quello con la faccia da pirla che urlava facendo il brillante". Si dice che ancora adesso i critici facciano copia-incolla di questa massima in appendice di ogni film da lui interpretato |
Versione delle 13:35, 21 apr 2015
Risponderò solo in presenza del mio avvocato! Lui conosce metodi molto più convincenti dei miei per spiegarti che qui non sei il benvenuto. Sento la necessità impellente di mandarti gentilmente qui, ma il mio amico immaginario Babbi l'orsetto mi suggerisce di mandarti qui. |
Stefano Vincenzo Maxibon Accorsi, (Lido Maxibon di Rimini, 1 maggio 1992) è un urlatore da schermo italiano, inviato diplomaticamente in Francia dal governo italiano come subdola vendetta per il furto della Gioconda e di Monica Bellucci. È il creatore della figura dell'uomo maturo, ma sensibile, che perde le staffe.
Biografia
Nato in una Bagnarola, quella usata dai bagnini romagnoli per cuccare le tedesche negli anni 60, fu poi abbandonato tra i portici d Bologna ed adottato da una famiglia di provincia. Il trauma rimarrà sempre presente nel giovane Stefano, che gli creerà seri problemi col genere femminile, col quale avrà sempre rapporti burrascosi e turbolenti e farciti da crisi epilettiche nelle quali spesso si metteva ad urlare, sudatissimo ed agitando le braccia. Fan del Bologna Calcio, era ammesso nelle partitelle di quartiere solo perchè portava il pallone, Tutti gli dicevano ridendo che aveva le caratteristiche naturali per fare l'arbitro, ma lui non capì mai perchè. Durante una festa dell'Unità venne chiamato a sostiuire uno degli attori (indisposto per indigestione delle tipiche salsicce,) della rappresentazione del "malato immaginario" di Moliere, che tutti credevano un rappresetante di cucine. Inrealtà lui avrebbe dovuro interpretare il maggiordomo, ma una delle sue crisi di coscienza epilettiche sopraggiunse durante l'interpretazione facendo credere ai ciritici che l'attore si fosse immedesimato nella parte del malato. Il giudizio generale della rappresentazione segno il leit motiv della sua vita . " Bella, bella, peccato che c'èra anche quello con la faccia da pirla che urlava facendo il brillante". Si dice che ancora adesso i critici facciano copia-incolla di questa massima in appendice di ogni film da lui interpretato