Massimo Polidoro: differenze tra le versioni

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[[Immagine:ZecchinoDoro_1964.jpg‎|right|thumb|250px|Massimo Polidoro a soli 5 anni mentre sputtana pubblicamente il mago Zurlì durante la sua partecipazione allo [[pedofilo|Zecchino D'oro]]. ]]
Interessato fin dalla fanciullezza all’illusionismo scrisse una letterina a babbo natale chiedendogli il kit del piccolo mago, ma quando arrivò natale scoprì con amarezza che il vecchiaccio gli aveva portato il dolce forno invece di ciò che aveva chiesto. Questo avvenimento scatenò in lui un terribile trauma infantile, e al grido di “Se non posso prestidigizzare io non lo farà nessuno” votò la sua vita allo sputtanamento (possibilmente televisivo) di maghi, fattucchiere, alieni, e altri fenomeni paranormali come [[Cristiano Malgioglio]]. La prima vittima di questa sua smisurata sete di vendetta fu proprio [[babbo natale]], a cui seguirono a ruota la [[befana]], la [[fatina dei denti]], il [[mago Zurlì]] e [[Dio]]. Appena compiuta la maggiore età intraprese un viaggio intorno al mondo alla ricerca di nuovi fenomeni paranormali da demolire e in questa fase smascherò: lo [[Yeti]], il [[mostro di Loch Ness]], e [[Topolino]], che smascherò dopo una violenta rissa che coinvolse anche [[Pippo]] e [[Paperino]] davanti al castello della bella addormentata a disneyland. Dopo tre anni tornò in Italia dove si laureò in psicologia sessuale del peluche. Un giorno dopo aver visto una puntata Scooby doo ed esserne rimasto affascinato decise anche lui di creare un organizzazione paramilitare per sgominare i mostri, chiamò allora i suoi amici [[Piero Angela]], [[Margherita Hack]] e la [[marmotta che confeziona la cioccolata]] e fondò il CICAP (Comitato Italiano CitrulliCodice AntiAvviamento ParanormalePostale).
 
== Le origini secondo il mito ==
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