Così parlò Zarathustra: differenze tra le versioni

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{{Cit|Giurerei di avere scritto un'altra opera dal medesimo titolo!|[[Friedrich Nietzsche]]}}
 
{{Cit|ahAh, Zarathustra!alle Alle medie era decisamente più simpatico.|[[un Persiano]]}}
 
 
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[[File:Superman_comunista.jpg|right|thumb|200px|Ecco il superuomo comunista, il tormentone di Nietzsche.]]
 
Il libro in questione è un complesso trattato filosofico ed è solo il primo di una trilogia purtroppo rimasta incompiuta. I concetti trattati all'interno del libro spaziano dalle domande che da sempre affliggono l'uomo come "perché anche se prendo la mira finisco sempre per pisciare fuori" fino ad arrivare a temi meno sofisticati ma comunque importanti come "Le motivazioni per cui lei non te la da".
 
In questo libro fa la sua comparsa per la prima volta la teoria del [[superuomo]] comunista, classico tormentone con cui Nietzsche si dilettava nei suoi manoscritti.
 
Il [[superuomo]] secondo Nietzsche poteva fare di tutto, volare, fare sesso con una donna senza metterla incinta, aspirare 200 Kg di catrame liquido senza sporcarsi le narici e stampare banconote da [[Millemila]] Euro quando ancora era in uso il Marco.
 
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[[File:Zarathustra.gif|left|thumb|180px|Zarathusta da una fotografia dell'epoca.]]
 
Il libro narra la vita di Zarathustra il giardiniere persiano di [[Dio]]. Fu infatti lui a comprendere la contrapposizione esistenziale tra il [[bene]] e il [[male]] e a piantare l'albero nel giardino proibito. Fu sempre lui a insultare [[Adamo]] che gli aveva potato l'albero e a metter incinta per punizione [[Eva]], [[Adamo]] infatti era sterile.
Dopo questa breve interludio allegorico, ecco comparire il [[superuomo]] in tutto il suo splendore per convincere Zarathustra a entrare nel circolo dei bari Manichei, che sfoggiano un invidiabile tecnica per vincere al poker, sempre a patto di non giocare a maniche scoperte. Il superuomo insegna infatti che esiste un "mondo dietro al mondo", che "il trucco [[c'è]] ma non si vede" e che "Se hai 5 assi in mano al poker non è un full, sei un pirla". Forte di queste regole base, Zarathusta provò a sfidare [[Gesù]] Cristo, campione imbattuto del casinò, nonché figlio del [[Dio|Capo]]. Purtroppo la breve carriera di Zarathustra si concluse molto presto. il protagonista, infatti, scopre di essere un ottimo baro, ma di essere un pessimo giocatore. Infatti riesce a perdere con una doppia coppia di 2 e 3 contro un full di Donne e Re. Per questa ragione ancora oggi viene insultato da qualsiasi buon [[cristiano]].
 
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Questo libro in realtà rappresenta un primo tentativo di riprodurre il moto perpetuo, infatti leggendo continuamente il libro dall'inizio alla fine e dalla fine all'inizio si forma un [[loop infinito]]. Poiché la fine è un nuovo inizio e l'inizio è la fine si può dire che nessuno è mai riuscito ad arrivare alla fine reale del libro, il malcapitato lettore sarà costretto a rimanere imprigionato dalla lettura fintanto che uno dei seguenti eventi non si verifichi:
* il discattaccamentodistaccamento degli arti superiori;
* l'esiccazione delle palpebre, con conseguente cecità.
 
[[Categoria:Libri]]
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