I promessi sposi: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Bossipark.jpg|right|thumb|150px|Incisione seicentesca raffigurante un ''Bravo'': da notare la caratteristica camicia verde e la lunga barba "padana" incolta.]]
 
La mattina del [[7 novembre]] [[1628]] Don Abbondio, un giovane tossicodipendente sbandato, incontra, mentre passeggia sulle rive del lago di Giulianello di Cori, due loschi figuri, i ''Bravi'', meglio noti come [[il Gatto e la Volpe]] o [[i Fichi d'India]]. Questi lo ammoniscono a non celebrare il [[matrimonio emo]] tra Renzo, lustra-scarpini sinistro del Como Calcio, e Lucia, una giovanissima pornostar: infatti il capo dei ''Bravi'', don[[Berlusconi|Don Rodrigo, che è anche presidente del [[Milan]], è innamorato di Renzo.
 
Don Abbondio, indeciso sul da farsi, dopo aver scoperto di essere affetto da una grave sindrome di Berlusconismo, fugge in [[Francia]] con la sua amante Perpetua, che vincerà in seguito il Premio Nobel per la Letteratura. Tuttavia renzo viene a sapere dal TG3 che è oggetto delle morbose attenzioni di don Rodrigo, e chiede aiuto a padre Cristoforo da ****. Questi, il cui nome al secolo è [[Darth Vader|Darth Water]], e che era stato in gioventù un fuoriclasse del [[SSC Napoli|Napoli Calcio]], consiglia a Renzo, a Lucia e a sua nonna, Agnese, di dividersi per sfuggire a don Rodrigo: così Renzo si reca a [[Velletri]] dove verrà arrestato per tifo violento, spaccio e lenonato (riuscirà tuttavia a salvarsi espatriando in [[Terronia]]); Lucia e Agnese invece fuggono presso l' ''Autodromo Nazionale'' di [[Monza]], dove saranno accolte da suor [[Jean Todt]], detta anche ''"la monaca di Monza"''.
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