Giochi senza frontiere: differenze tra le versioni
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== Meccanismo del gioco ==
Ai nastri di partenza si presentavano le varie squadre, composte da delegazioni provenienti dai
[[File:Vecchio pazzo2.jpg|left|thumb|
La [[Luciano Moggi|regolarità della competizione]] era garantita dal giudice di gara, il signor Denis Brambilla di [[Frosinone]], che per ragioni mai chiarite veniva invitato a dare inizio alle fasi del gioco con la frase rituale gallica "''Denis, quand tu veux''". Tuttavia, dato che il signor Brambilla era [[sordo]] dall'età di 5 anni per via di una prolungata esposizione alle canzoni di [[Paolo Meneguzzi]] e di [[francese]] ne sapeva quanto
Il gioco vero e proprio consisteva in dieci prove, al termine delle quali veniva assegnato un punteggio basato su tre parametri:
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== Il jolly ==
[[File:Iceberg di plastica.jpg|150px|right|thumb|Una prova di Giochi senza frontiere: gli atleti tentano l'ascesa dell'[[iceberg]] dopo essersi cosparsi di [[colla vinilica]].]]▼
Ogni squadra poteva scegliere su quale prova giocarsi il jolly, ovvero la possibilità di moltiplicare i punti acquisiti nella signola manche per il coseno iperbolico dell'apotema di una piramide alta 8 pollici e avente base in [[sabbia]]. Non poteva essere impiegato nell'ultima prova, in caso di pioggia e nelle prove in cui era coinvolto almeno un atleta coi capelli rossi, pena la [[squalificazione]] della squadra.
== Prove
▲[[File:Iceberg di plastica.jpg|150px|right|thumb|Una prova di Giochi senza frontiere: gli atleti tentano l'ascesa dell'[[iceberg]] dopo essersi cosparsi di [[colla vinilica]].]]
*Palleggiare sul [[tagadà]] con un pallone da [[rugby]]
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