Primavera di Praga: differenze tra le versioni

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Come comprensibile, la soppressione delle stagioni è devastante per i campi e le coltivazioni dell'Est, dove, a differenza della [[Siberia]], non vengono coltivate soltanto ''[[patata|patate]] e tuberi rossi''. Una coltre di fredda neve ricopre [[metà Europa|mezza Europa]], le ''mondine'' si trovano disoccupate, e solo il sindacato dei pupazzi di neve ne gioisce.
 
All'inizio del '''[[1968]]''' tuttavia, cambia completamente la prospettiva bolscevica, quando viene "eletto"<ref>Anzi, facciamo "nominato"</ref> '''[[Alexander Dubček]]''' segretario del Partito Alieno-Comunista cecoslovacco. Dubček inaugura un nuovo corso di riforme: ''"il Comunismo dalle sembianze umane"''. La riforma più importante è quella del [[calendario]]: in sostanza, dal mese di ''Ottobre 3''<ref>Così era chiamato Marzomarzo</ref> al mese di ''Ottobre 6''<ref>Cazzo, fate due conti!</ref> veniva temporaneamente abrogato l'inverno e introdotta una nuova stagione, la '''[[Primavera]]'''. La temperatura sarebbe salita di diversi gradi e [[Praga]] si sarebbe riempita di ''[[Roberto Fiore|fiori]]'', le vagine degli alberi.<br>
Pur non rinnegando il [[comunismo]], [[Alexander Dubček|Dubček]] smantella di fatto l'apparato meteorologico sovietico, facendo rivoltare nella tomba, di almeno 180°, il vecchio [[Marx|Groucho Marx]]. I ''Praghesi'' si riversano euforici nelle strade, ancora tutti in tenuta da sci, e se non si fossero spogliati sarebbero veramente crepati dal caldo.
 
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[[File:Invasione_di_Praga.jpg|250px|left|thumb|Storica foto che ritrae la raggiante espressione di un impiegato slovacco, che, tanto per cominciare bene la giornata, festeggia l'entrata dei russi a Praga: ''«Finalmente siete venuti a liberarci!!»'']]
===L'invasione di Praga===
Il [[20 agosto|20 Agostoagosto]]<ref>Ottobre 8</ref> [[1968]] un numero fra i 200 e i 500 mila soldati, vabbè comunque tanti, del Patto di Varsavia entrano in [[Cecoslovacchia]] senza colpo ferire. E non fu molto difficile eludere le vedette [[Cekia|ceche]]. I mezzi corazzati sovietici entrano a [[Praga]] in mattinata, e la cittadinanza intera si riversò in piazza. Come prevedibile, nella città non era presente alcun [[giornalista]] occidentale,<ref>O forse era presente, ma in qualche modo è sparito</ref> fattostà che le uniche fonti attendibili per descriverci l'accaduto sono quelle del '''[[KGB]]''', secondo cui i cittadini celebrarono in trionfo i ''liberatori'' [[comunista|sovietici]]. Offrirono vitto agli amici russi, calpestarono gli odiati fiori primaverili e non lanciarono sassi contro [[alcunché|nulla]]. Cori tipo ''«Viva la [[Rivoluzione d'Ottembre|Rivoluzione russa]] del 1917!»'' o ''«Forza Rubin Kazan!»'' echeggiarono tutta la notte.<br> Morirono comunque un centinaio di persone.
 
Un vero mistero fu quello che capitò ad [[Alexander Dubček]]: fino al giorno prima governava bello pimpante il [[Cecoslovacchia|paese]], quando la notte del [[20 agosto|20 Agostoagosto]], in pieno attacco, si presentarono a casa sua alcuni soldati [[russia|russi]], i quali dissero alla moglie di essere [[amico|amici]] e che suo marito usciva un attimo a comprare le sigarette. Dubček sparì nel nulla.<br> Riapparve un mese dopo, mentre scendeva da un blindato targato ''"CCCP Ленинград 001"'', ed esibiva un grosso foro a lato del cranio. Le sue uniche dichiarazioni furono:
{{quote|Ba ba ba ba, la mamma ma. Ba ba ba ba, viva comunismo, madre russia. Ba ba ba ba.|}}
[[Qualcuno]] disse di averlo visto vivo anche il giorno successivo, ma probabilmente no.
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