Il Popolo della Libertà: differenze tra le versioni

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[[File:Silvio berlusconi cantante rock .jpg|400px|left|thumb|[[Silvio Berlusconi]] saluta la folla.]]
=== L'idea del partito unico ===
L'idea di costruire un partito unico di [[centro-destra]] italiano circolava fin dalla primo [[toga party]] di Stato ad [[Arcore]], nel lontano [[1994]]. Silvio Berlusconi, allora presidente di [[Forza Italia|Forza Gnocca]], proclamò: ''Saranno necessari tre, forse sei mesi. Ma presto avremo un nuovo partito: il partito unico liberaldemocratico''.<br />Il margine d'errore del più grande statista degli ultimi 150 anni fu di soli 12 anni e 9 mesi, mentre nel [[2002]] arrivò la smentita ''con più partiti si prendono più rimborsi elettorali'' ed è proprio questa coerenza ed affidabilità ad ispirare fiducia nell'[[elettore berlusconiano|elettorato PDL]], sempre più numeroso.
 
Tra i promotori dell'idea vi era in particolare l'esponente di [[Alleanza Nazionale|Alleanza Nazi Anale]], [[Massimo Tartaglia]], che durante il [[Governo Berlusconi I]] si definì ''ministro dell'Armonia'' per il suo ruolo di mediatore fra il premier e la ''madunina'' del [[duomo di Milano]], alla quale Silvio inoltrava le preghiere del Paese. Purtroppo in seguito i loro rapporti [[Attentato_a_Silvio_Berlusconi|degenerarono]].
 
Sarà celebre il suo modo di governare col bastone e la carota: la carota se la mangiano in senato il bastone messo nel culo alla popolazione.
 
=== La travagliata gestazione ===
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L'[[8 novembre]] Forza Italia, AN e [[UDC]] firmano il ''Manifesto delle libertà'' del futuro partito, redatto dall'alleato [[Roberto Calderoli]] per assicurarsi che fosse comprensibile ai colleghi, ma alle [[elezioni]] del [[2006]], pur essendo [[Silvio Berlusconi]] ancora [[amministratore di condominio]] della Casa delle Libertà, ogni inquilino corre per sé, dato che la nuova [[legge elettorale]] ha introdotto il blocco del traffico politico a targhe alterne.
 
il problema principale rimase il nome: [[Bossi]] propose ''Lega Italia'', [[Berlusconi]] che se ne intendeva ''fratelli ladri d'Italia'' e ''partito delle libertà negate'', [[Fini]], appena tornato dalle [[Hawaii]] con una bella scottatura sulle spalle propose ''Partito della libertà''. Tutto contento Silvio B. gli diede una forte pacca sulla spalla, un gesto che starà alla base della frattura tra Fini e Berlusconi.
 
=== L'opposizione al Governo Prodi ===
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=== La scissione di ''Futuro e Libertà'' ===
{{vedianche|Futuro e Libertà}}
Il [[1 dicembre]] [[2009]] Fini [[Fini]], ex bombardiere della [[prima guerra mondiale]] e giocatore di [[tombola]] straordinario per saper tutti i numeri della cabala fino al 2, già critico sia dei festini ad Arcore nei quali veniva sempre destinato a [[La Russa]] travestito da donna, critica aspramente Berlusconi in una conversazione privata con un [[magistrato]], non stiamo neanche a dire di che colore, registrata [[A mia insaputa|a loro insaputa]] grazie ad un microfono provvidenzialmente acceso. Il numero due del PDL accusa il numero uno di sceglierlo sempre per ultimo nelle partite di calcetto, fargli scherzi come mettere cuscini scorreggioni quando si siede sullo scranno della Camera e confondere la leadership del partito con la [[monarchia assoluta]].
 
L'apice della tensione si raggiunge il [[15 aprile]] [[2010]] quando Gianfranco Fini accusa Silvio Berlusconi di essere Silvio Berlusconi e minaccia di andarsene di casa.
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clocchete,
chchch...}}
 
Nel frattempo, mentre [[Renzo Bossi]] lavorava ad un piano per la costruzione di un portale spazio-tempo [[Salerno-Reggio Calabria|SalernoReggioCalabria]]<ref>No proprio SalernoReggioCalabria, pensava infatti che fosse un unica città</ref>-[[Plutone]], la signorina [[Nicole Minetti|Minetti]], donna di cervello aperto e gambe pure, diventava membro del consiglio regionale per aver detto correttamente sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.
 
=== Segreteria Alfano ===
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Grazie alla sua levatura personale ed al suo altissimo senso di responsabilità si riesce così ad evitare il peggio, al modico prezzo di una cinquantina di sottosegretari e milioni di euro pubblici, {{citnec|per il bene del Paese}}.
 
Dopo gli addiì di Fini e [[Scajola]], la nomina di Nicole Minetti e un [[canguro]] come consiglieri regionali e con lo Spread ancora confuso con la più nota bevanda, la banda degli onesti inizia a crollare. Il giorno[[12 novembre]] [[2011]] però, Silvio Berlusconi è costretto a dimettersi a causa di un complotto ordito alle sue spalle da [[Angela Merkel]], che se l'era presa a morte per un'innocente burla, [[Giorgio Napolitano]], stufo di stare sempre a dire ''Bòni, bòni, nun v'ammazzate'' e l'ambizioso, mediocre, senza scrupoli, professorino [[Mario Monti]], che da sempre mirava a sostituirlo.
 
=== L'appoggio a Monti ===
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=== Le primarie e il ritorno del Cavaliere Oscuro ===
{{vedianche|Batman}}
{{Dialogo2|Silvio B. mentre cerca il suo erede|Angelino, non c'è nessun altro a cui io mi possa fidare, tu sarai in eterno il capo del PDL. Promettimi che continuerai sulla mia strada: non solo rubare ma anche rubare ma soprattutto rubare.}}
Il [[29 ottobre]] [[2012]] [[Angelino Alfano]] ha annunciato l'istituzione di [[elezioni]] il [[16 dicembre]] per individuare il [[Silvio Berlusconi|Prossimo leader del Popolo della Libertà]] dato che [[Silvio Berlusconi]] affermò di volervi partecipare.
Dette queste parole, Alfano prese per le spalle Silvio guardando lo dritto negli occhi (in realtà uno stormo di piccioni in volo) e disse:
{{Dialogo2|Alfano lacrimoso|Non ti deluderò, [[Dio]]}}
Don Alfano Corleone, nuovo boss del PDL, emozionato cinse a se l'ex premier e lo [[bacio|baciò]] ininterrottamente per mezz'ora con tanto di scambio di saliva e residui di [[cioccolato|mars]] smangiucchiati poco prima. Silvio Berlusconi non si sentiva felice, neanche con [[rapina|rapine]] e taccheggio non riusciva a provare le stesse emozioni di quando era premier. Il [[29 ottobre]] [[2012]] [[Angelino Alfano]] ha annunciato l'istituzione di [[elezioni]] il [[16 dicembre]] per individuare il [[Silvio Berlusconi|Prossimo leader del Popolo della Libertà]]. Silvio Berlusconi però non si sentiva felice, neanche con [[rapina|rapine]] e taccheggio non riusciva a provare le stesse emozioni di quando era premier e decise: affermò di volervi partecipare.
 
Furono in molti a candidarsi alle primarie:
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[[File:Popolo Democratico delle Libertà.jpeg|thumb|350px|Un probabile futuro.]]
Il [[6 dicembre]] [[2012]] il PdL lascia la maggioranza che sosteneva il [[Governo Monti]] perché si rende conto, dopo più di un anno di sostegno indefesso, che è completamente in disaccordo con tutto quanto detto, fatto e pensato da questi tecnici incompetenti che li hanno costretti a votare pessimi provvedimenti con l'appoggio dell'[[Unione Europea]], la [[BCE]] e l'[[internazionale comunista]].<br />Ancora una volta il partito di dimostra ammirevole con la sua capacità di riconoscere i propri errori e scaricarli su altri.
 
== Silvio va in TV ==
 
Dopo aver ripreso in mano il PDL ed messo tenacemente tra le natiche, Silvio B. inizia a fare una campagna propagandistica tale da far sembrare quella mussoliniana simile al ''movimento pensionati uniti per l'Italia''. Dopo qualche giro a [[Rai Uno]], [[Rai Due]], [[Rai Tre]], [[Rete 4]], [[Canale 5]], [[Italia 1]], radio Vaticana nella quale si spacciava per [[Gesù Cristo]], [[La 7]], [[Mtv]] e radio Montepaganello, ci siamo fatti una idea piuttosto chiara dei programmi politici del PDL:
 
*Abolizione Imu, le tasse si trarranno dal gioco d'azzardo. ''D'ora in poi per ogni 100€ di vincita, 800.000 saranno in tasse''.
*Abolizione auto blu. ''Finalmente diverranno di un blu cobalto assai più gradevole''.
*Titoli onorifici. ''D'oggi in avanti ogni membro del PDL dovrà esser chiamato vostra altezza, compreso [[Brunetta]]''.
*Fidanzate. ''Sì, perché parlarne in TV sarà obbligatorio''.
*Diritto del silenzio. ''Abolizione della libertà di stampa, tanto a che serve?''
*Federalismo fiscale. ''D'ora in poi tutti si pagheranno le proprie tasse. Arcore esclusa.
*Ritorno alla lira. ''Col probabile valore di due arachidi e uno sputo''.
*Via le puttane dalle strade. ''Tutte a casa Silvio''.
*Riforma della giustizia. ''La giustizia sarà più uguale per altri, per altri di meno''.
*Riduzione fondi esercito. ''I nostri militari saranno dotati di pistola ad acqua e gavettone''.
 
Secondo alcune voci danno come probabile che [[Vasco Rossi]] affiancherà [[Umberto Bossi]] nel promulgare leggi, ecco un probabile dialogo:
{{Dialogo2|Vasco|Eeeeeeh|Umberto|Eeeeeeeh}}
{{Dialogo2|Vasco|Eeeeeeh|Umberto|Sai che stavo per dire la stessa cosa?}}
 
 
== Requisiti per il tesseramento ==
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