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Arturo Benedetti Michelangeli: differenze tra le versioni
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→I primi anni
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Considerato da molti l'essere senziente peggio vestito dell'[[universo]] conosciuto è noto per essere l'unico uomo a essersi sposato con un [[pianoforte]] e di aver avuto figli da esso. Famoso anche per aver sodomizzato una vecchia ficcandole in [[culo]] un archetto di [[violino]] durante un recital alla Scala di [[Milano]].
Nasce da genitori umbri trasferitisi da poco a Brescia. Il padre Giuseppe, laureato in Legge e in Filosofia, esercita la professione di avvocato e nel tempo libero impartisce lezioni di storia della musica, di teoria e di armonia, avendo conseguito anche il diploma in composizione e pianoforte. La madre, Angela Paparoni, è appassionata di musica; diplomatasi all’istituto magistrale, intraprende senza concluderli gli studi universitari di lettere e di matematica. Tra le mura di casa, in un ambiente caratterizzato da un vivo interesse per la musica, il piccolo Arturo inizia a studiare il pianoforte all’età di tre anni.
A quattro anni Arturo Benedetti Michelangeli entra al Civico Istituto Musicale Venturi, dove studia con Paolo Chimeri. Successivamente, all'età di undici anni, prosegue gli studi presso il Conservatorio di Milano, ove si diploma tre anni più tardi sotto la guida di Giovanni Anfossi. Nel 1938, all'età di diciotto anni, dà inizio alla sua carriera internazionale partecipando al Ysaÿe International Festival di Bruxelles, dove si classifica al settimo posto (un breve resoconto di quel concorso, vinto da Emil Gilels, lo si deve a Arthur Rubinstein, che era in giuria. Secondo Rubinstein, Benedetti Michelangeli "fece un'esecuzione insoddisfacente, tuttavia diede ampia dimostrazione della sua impeccabile tecnica"). L'anno successivo vince il Concorso di Ginevra, e Alfred Cortot membro della commissione, presieduta da Ignacy Jan Paderewski, esclama in quell'occasione: "È nato il nuovo Liszt!".
Il 20 settembre del 1943 si sposa con Giulia Linda Guidetti. La sua carriera concertistica sfolgorante non è arrestata neanche dalla Seconda guerra mondiale, suona infatti in quasi tutti i continenti. Nel 1968, a causa del fallimento di una casa discografica (la BDM), viene disposto il sequestro conservativo dei beni dei soci, tra i quali figura Benedetti Michelangeli; in seguito a questo fatto il maestro si ritira sino alla morte in un volontario auto-esilio in Svizzera: tornò a dar concerti in Italia solo in occasione di due recital in Vaticano, presso la Sala Nervi (1977 e 1987) ed uno di beneficenza a Brescia (1980). In precedenza era stato protagonista di memorabili concerti tenuti alla Scala di Milano, al Maggio Musicale Fiorentino, alla Fenice di Venezia, al San Carlo di Napoli e all'Accademia di Santa Cecilia a Roma.
== L'esordio sulla scena mondiale ==
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