Parcheggiatore abusivo: differenze tra le versioni

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{{Cit|Capoo, cortesemende, un eu.(ro, [[n.d.r.]])|Parcheggiatore abusivo catanese}}
 
{{Cit|UeeeUee cumpà mi dai qualcosa a piacere!!!|Parcheggiatore abusivo pescarese}}
 
Il '''parcheggiatore abusivo''' è un [[animale]] diffuso in tutta l'[[Italia]] centro-insulare e meridional-settentrionale, ma particolarmente in [[Terronia]] e a [[Roma]]. Ha un verso inconfondibile, che consiste nell'esclamare "''capo, capo''" con voce rauca all'indirizzo degli esseri umani. Parassita di grossa taglia, lo si vede pascolare in larghi spiazzi aperti, ma sono stati osservati degli esemplari anche in grosse caverne situate nel sottosuolo, denominate ''parcheggi interrati''. Il suo organismo ospite è l'automobilista, al quale il parcheggiatore abusivo difende la macchina dai pericoli in cambio di un'offerta simbolica (da un minimo sindacale di un euro fino all'intero contenuto del portafoglio, e talvolta anche la macchina). Il parcheggiatore abusivo, nella sua testa aliena dalle leggi vigenti e dal codice della strada, si propone di sorvegliare la vostra [[auto]] e trovargli un parcheggio offrendo un servzio celere, professionale e soprattutto obbligatorio. Poco importa se il posto [[auto]] lo avete trovato voi e avete fatto mezz'ora di manovra per entrarci dentro: il parcheggiatore abusivo da buon angelo custode vi ha seguito con lo sguardo, proteggendovi da pericoli reali come maremoti e macumbe oppure ha sottolineato le fasi salienti della vostra retromarcia con versi di approvazione come ''"vai, vai, vai"'' ''"buò, buò, buò"''. Vogliamo non pagare un tale indispensabile servigio?
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