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Ricottaro: differenze tra le versioni
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Più recentemente, durante le grandi [[guerre mondiali]], ricottaro venne definito colui che, in trincea, lucrava sulla tratta di bestiame, specialmente pecore o in mancanza galline, con [[zoofili]] pieni di [[ormoni]].
Così come in diversi [[ristoranti]] è uso della casa offrire [[caffè]], amaro/limoncello/grappa a fine pasto, così i caseari campani ben noti per la [[mozzarella di bufala]], sono soliti regalare la ricotta quando si acquista la mozzarella.
Quando ciò accade l'avventore di turno può essere fiero di affermare "m'aggiu fatt' a ricott'"
Alcuni studiosi ritengono quindi che il significato sia quindi riconducibile a questa pratica che consente a chi investe in un dato bene di ricevede dei benefit aggiuntivi gratuiti.
Il termine è poi stato utilizzato fuori dal contesto di origine per indicare genericamente colui che vive alle spalle di qualcun altro ([[genitori]], [[moglie]], dipendenti...) ma non produce direttamente i beni che sfrutta.
== Ai nostri giorni ==
Al giorno d’oggi il ricottaro è colui che offre ricotte e protezione alle signore che passano la notte attorno a un barile all’interno del quale viene solitamente acceso un fuoco. Esso si trova generalmente nelle strade di periferia che portano ad [[Agerola]], [[Mondragone]], [[Aversa]] o zone limitrofe.
Tra coloro che hanno esteso quest'arte ed elevato la protezione fino ai ranghi più alti della società italiana vi è [[Gianpaolo Tarantini]]
== Sinonimi ==
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