Film: differenze tra le versioni

Il cinema nasce nel [[1898]] a.C. con la geniale intuizione dei [[fratelli Wachowsky]], al tempo [[regista|registi]] teatrali di nicchia. I due si resero conto che le difficoltà dell'allestire ogni sera lo stesso spettacolo [[porno]] (problemi logistici legati ai viaggi, costo degli anticoncezionali e problemi erettili dell'attore protagonista) potevano essere brillantemente superati disponendo attorno alla scena appena 285.000 [[Fotocamera|fotocamere digitali]] che scattano fotografie in serie a pochi millisecondi l'una dall'altra: una cosa da nulla. Riuscirono così a registrare un unico spettacolo su una sequenza di diapositive, in modo da poterlo proiettare infinite volte in qualsiasi luogo col proiettore di zia Ermengarda. Nasceva il '''[[bullet time]]''', prototipo della tecnica di fotografia cinematografica. Il primo film dei fratelli realizzato con questo metodo, ''[[Matrix]]'', fu anche il primo film della [[storia]]: alla sua proiezione vennero preparati i primi [[popcorn]] della storia, ci fu la prima [[pomiciata]] al cinema della storia e si proiettò anche il primo [[trailer]] cinematografico della storia (era un film di Natale dei fratelli Vanzina).

 

 

Nel [[2006]] la storia del cinema giunge a una svolta. Osservando la rapidità e la fluidità con cui scorrono i filmati in [[streaming]] su una linea [[Telecom|Alice ADSL]], il giovane regista Kaioken Rossi ebbe l'idea dello '''[[slow motion]]''': effetto ottenuto bloccando la riproduzione su ''pause'' per 25 minuti e poi facendola scattare di colpo di 32 minuti avanti con ''fast forward''. Il pornomovie ''[[300 (film)|In 300]]'' fu girato interamente con questa tecnica rivoluzionaria. Il risultato fu straordinario: nonostante un soggetto senza senso, una sceneggiatura idiota, attori penosi e un set da rigurgito il film ebbe un enorme successo proprio grazie allo slow motion che lo rendeva ancora più inguardabile. D'altra parte, nel cinema [[c'è]] sempre un po' di magia.