Pompei: differenze tra le versioni

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I cittadini di Pompei scaricavano i residui delle attività pompatorie nel cratere del Vesuvio. Plinio il Vecchio, comandante della flotta romana, ma anche grande scienziato, li aveva da tempo avvertiti che "anus Vesuvii est irritandum" e che era pericoloso. I Pompeiani pensarono allora di rimediare pompizzando il Vesuvio, ma al vecchio modo (acqua bollente e soda caustica), e ciò fece precipitare la situazione. Si udì dapprima un rutto tremendo, che fece crollare tutte le case, poi un diluvio di fuoco che sorprese molti pompei'''ani''' ancora con la sonda nel culo (ed è così che furono ritrovati negli scavi, anche se in un primo tempo si pensava che avessero la coda). Di Pompei non rimase nulla e si perdette tutta l'esperienza pompatoria acquisita; l'umanità dovrà attendere per molti secoli che un filosofo, il [[Enteroclisma|Bondi]], riscoprisse il potere delle pompe e le utilizzasse per magnificare il suo méntore, il Silvio.
 
[[categoria:Città d'Italia]]
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