Nobiltà: differenze tra le versioni

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La '''Nobiltà''' (cioè…ma veramente stai leggendo questa voce?) è stata una classe di parassiti che discese, esattamente come il [[contadino]], dalla stessa progenie di scimmioni immortalati da [[Stanley Kubrik]] in ''[[2001: Odissea nello spazio]]''. E, proprio come avviene fra quei simpatici bestioni pelosi nel film, il nobile è quello che per primo nel branco afferrò un osso contundente, lo diede in testa al vicino (col quale fino a 5 minuti prima divideva peti e pasti) stabilendo da quel momento in poi la sua presunta superiorità. Per dimostrarlo, dichiarò che il sangue della scimmia contusa era rosso. Il suo (non essendo visibile) blu. Da cui la stronzata sul sangue blu a cui non ha mai creduto nessuno.
 
Per dimostrarlo, dichiarò che il sangue della scimmia contusa era rosso. Il suo (non essendo visibile) blu. Da cui la stronzata sul sangue blu a cui non ha mai creduto nessuno.
 
==Elementi generali della specie e sue evoluzioni (si fa per dire)==
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Esistevano diversi gradi di nobiltà, grosso modo dal ''more nobilium'' al principe, ma in ciascun podere posseduto da una schiatta di proprietari, l'esercizio del potere era talmente scollegato dal resto del mondo da costituire microcosmi autonomi.
 
Le suddivisioni in diversi gradi, in sostanza, non erano altro che delle baggianate volte a organizzare in capitoli o sezioni quei libroni inutili patinati e stampati male, chiamati Registro Araldico, Annuario della Nobiltà o Libro d’Oro (che non è d’oro altrimenti l’avrei già venduto a un Compro Oro all’angolo). Senza sezioni, quei tomi sarebbero risultati non dissimili dall’elenco telefonico. Al giorno d’oggi questi libri non se li caga proprio più nessuno, al punto che l’Annuario è stato affidato al figlio di una famiglia d’[[Operaio|operai]] di [[Sesto S. Giovanni]], provincia di [[Milano]], che per passare il tempo s’è messo a compilare daccapo il registro, a mano, su rotoli di carta igienica che non finiscono mai. In questo modo l’urgenza della genealogia s’è congiunta a quella della defecazione. Obiettivo è quello di far confluire l’intero studio nelle Regie Cloache.
 
Al giorno d’oggi questi libri non se li caga proprio più nessuno, al punto che l’Annuario è stato affidato al figlio di una famiglia d’[[Operaio|operai]] di [[Sesto S. Giovanni]], provincia di [[Milano]], che per passare il tempo s’è messo a compilare daccapo il registro, a mano, su rotoli di carta igienica che non finiscono mai. In questo modo l’urgenza della genealogia s’è congiunta a quella della defecazione. Obiettivo è quello di far confluire l’intero studio nelle Regie Cloache.
 
Già dai tempi, almeno dal XIII secolo, stando alle analisi autorevoli di Federico Chabod e a quelle che hanno sgamato il marciume degli alberi genealogici privati (quasi sempre truccati, e quindi dubbi) la classe nobile s’era unita a quella mercantile (ben più ricca e potente), fondendosi in quella che il [[geom. Calboni]] definirà con [[Fantozzi]], in una frase che spesso la stessa [[Regina Elisabetta II d'Inghilterra|regina d’Inghilterra]] cita al figlio semideficiente [[Principe Carlo|Carlo]] dopo una partita a Scrabble: “la più alta aristocrazia borghese”.
Picciotti, Nerdoni, Rullatori, sloggiatori
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