Adolf Hitler: differenze tra le versioni

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{{quote|Il mio piccolo Adolf adorava il suo Dolce Forno. Stava lì tutte le sere a cucinare. Bruciava anche le cose lì dentro. Come era tenero. Tutte le bamboline che non obbedivano ai suoi ordini diventavano cenere... Era incredibilmente potente quel giocattolo.|L'incosciente madre adottiva}}
[[File:Hitler_al_cenone_di_natale.png|thumb|left|300px|L'imbarazzante momento in cui torni dal [[bagno]] e Hitler ti ha rubato il posto al cenone di [[Natale]].]]
Non ammesso all'Accademia di Belle Arti di Vienna per il suo linguaggio incomprensibile, decise di invadere l'[[Austria]] appena ne avrebbe avuto l'occasione (nel 1938), mostrando di essere dotato di incommensurabile misericordia. Ma tornando al 1915: a quel punto decise di iscriversi alla Prima Guerra Mondiale. Durante la guerra trovò un cane, Hitler se ne invaghì, lo prese con sé preservandolo dagli orrori delle battaglie, lo curò e lo sfamò, sentiva quell'amicizia [[erezione|crescere sempre di più]], ma quando cercò di avere un rapporto sessuale con il cane, quest'ultimo rifiutò l'affetto di Adolf. Giustamente, ma con il cuore pieno di devastante amarezza, il misericordioso Adolf soppresse quello schifoso cane bastardo e comunista. Nel 1917, a causa dell'esplosione di bomba a gas intestinale, fu gravemente ferito allo sternocleidomastoideo e costretto a lasciare il campo da battaglia per diversi mesi. Da questa orribile esperienza capì che era il gas, lo scopo della sua vita.
 
A guerra finita fondò il partito degli Emolavoratoritedeschi (chiamato NSDAP giusto per non far capire un cazzo). Organizzò con altri geni della strategia un piano destinato alla gloria, piano che tutti ricordano come il "Puzzo di Monaco" dell'8 novembre 1923. I Nazisti marciarono da una Sborreria fino al Ministero della Guerra Sbavarese, con l'intento di rovesciare il governo separatista di destra della Sbaviera e da lì marciare su Berlino per liberare la Germania da se stessa. Tristemente uno degli incompetenti aiutanti del nostro eroe sostituì i fucili con pinte di sborra. Il resto è storia...
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