Enzo Jannacci: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{inc|Isidoro Bubbola}}
[[File:Jannacci contro Siffredi.JPG|right|thumb|467px|L'[[Italia]] è troppo piccola per tutti e due...]]
{{Cit|Se il Nazareno tornasse ci prenderebbe a sberle tutti quanti!|Enzo Jannacci parla pessimisticamente. Ma con [[ottimismo]]}}
{{Cit|A guardar la televisione si diventa tutti coglioni!|Enzo Jannacci rivolto alle [[telecamera|telecamere]]}}
{{Cit|Eravamo tremendi, stonati... Volevamo fare un duo tipo Everly Brothers ma eravamo negati, un disastro, col risultato che facevamo sketch più che canzoni|{{s|[[Zero Assoluto]] fra un paio d'anni}} Enzo Jannacci su ''I Due Corsari''}}
'''Vincenzo "Magno" Jannacci''', meglio conosciuto come '''Enzo''', '''dottore nel buco del cul''' e anche '''quello che ha fatto vengoanchionottunò''' (Milano, 3 giugno 1945 - Milano, 3 giugno 1945) è stato un predicatore pazzo, menestrello, provocatore e chirurgo convinto che se ci fosse uno pronto a tagliarsi una mano il mondo sarebbe un posto migliore. Intanto, però, lui più in là delle unghie non ci andava...
Riga 9:
 
== Biografia ==
L'incarnazione in uomo di Enzo Jannacci avvenne in circostanze tragicomiche: tragiche perché si era in tempo di bombardamenti, comiche perché quando la madremamma partorì si lasciò scappare un [[peto vaginale]] che rallegrò la tensione dei presenti.<br />La madre, d'origine longobarda, era {{s|un sergente}} {{s|una sergenta}} {{s|una sergentessa}} una graduata dell'[[aeronautica]] e faceva parte della [[Resistenza]]. Anche il padre, d'origine [[regno di Macedonia|macedone]], era coinvolto in qualche modo con la Resistenza, solo che lui era un segugio della [[Gestapo]] e il suo compito era sterminarla.[[File:Jannacci sforzo gelato.jpg|thumb|left|228px|Jannacci durante una delle sue battaglie più dure, la [[dieta dissociata]]: una mano porta il cibo alla bocca, l'altra glielo impedisce.]] Caso volle che il ''deguello'' che avrebbe dovuto stroncare le difese [[partigiane|partigiane]] si trasformasse, per due pedine opposte in una partita contro il [[destino]], in una guerra d'amore dalla quale naque Enzo. Nessuna sorpresa che ogni sua opera fosse percorsa da una spessa vena di [[ironia]].<br />Dopo aver studiato armonia, composizione, [[medicina]] e precipitevolissimevolgia, dopo aver raggiunto l'apice della notorietà e umiliato artisti inferiori del calibro di [[Hendrix]] e Gonnario l'imbriagone, dopo aver fatto tappa in [[Sud Africa]], [[Stati Uniti]] e CasalpusterlengoLarderello, dopo aver peccato, generato e raggiunto la [[pensione]], dopo aver assistito ai [[funerale|funerali]] del suo [[simbionte]] obbligato [[Giorgio Gaber]]... dopo aver fatto tutte stequeste cose Enzo Jannacci finalmente crepò, che l'era stufo abbestia.
 
== Carriera musicale ==
=== Esordio ===
L'esordio di Jannacci nel campo della [[musica]] e dell'intrattenimento fu di tipo "[[pane]] e [[cipolla]]": abituato da sempre ad arrangiarsi e accontentarsi di ciò che passava il convento, Enzo fece coevolvere la sua testardaggine nel volersi mantenere da solo e la passione per la musica, raggiungendo il successo un gradino alla volta: s'avvicinò al [[jazz]] grazie a [[Ray Charles]], che sentì suonare alla radio mentre sgusciava [[cozza|cozze]] in un city- wok di Milano; scoprì il [[rap]] e la musica di strada durante il suo periodo da lustrascarpe nei bassifondi di [[Chicago]]; imparò ad apprezzare la musica celtica mentre era ai remi di una galera [[vichinghi|vichinga]]. Ma fu col [[rock and roll]] che nacque il vero amore, nel suo periodo da campanaro nella [[chiesa]] di Santi Martiri. Per un bel periodo le campane della parrocchia, invece che il solito mezzogiorno, suonaronointonarono ''A Little Less Conversation'', attirando peraltro tanta gioventù e un artista ancora sconosciuto, [[Adriano Celentano]]. Egli venne molto colpito da quella sincera devozione per la musica e gli propose di entrare nel suo gruppo di [[Myspace]], i ''Rocks Boys''. La collaborazione durò qualche anno, poi Enzo fu costretto a mollare, che a portare una [[campana]] da 90 kg in giro per le tournée gli era venuta un'[[ernia]] alla schiena terrificante.
 
==== L'incontro con Gaber ====
Era una notte buia e tempestosa quando due menti folli collisero: Enzo Jannacci e Giogio Gaber iniziarono il loro rapporto così.:[[File:Enzo Jannacci e Giorgio Gaber ricercati.JPG|thumb|right|495px|Nel loro periodo d'oro I due corsari erano molto ricercati.]] Concon un frontale sulla provinciale per Melegnano. Dall'impatto, come il [[latte]] che si fonde col [[caffè]], si originò la coppia ''Enzo e Jannacci'', poi corretto per ovvi motivi in ''Giorgio e Gaber'', un duo di così grande successo che si suppose che l'incidente non avvenne affatto per caso. Qualcosa doveva succedere. Qualcosa doveva entrare in contatto con [[qualcos'altro]]. Qualcosa doveva nascere. E pazienza per gli altri sei passeggeri che morirono nello scontro.<br />Poi però accadde il patatrak: il bar dove ''I Due Corsari'' si esibivano smise di servire gli stuzzichini gratis al bancone e la coppia rischiò di morire di fame.<br />Fu da allora che Enzo divenne un lupo solitario.
 
=== Sviluppo ===
Jannacci comincia il suo cammino sotto l'ascella protettrice di geni musicali tra i quali Franco Cerri, Antonio Salieri e Bud Powel,. cheQuest'ultimo lo istruiva {{s|segandogli}} legandogli il braccio destro dietro i tricipiti femorali e obbligandolo a lavorare col piano con la mano debole.
{{quote|Fidati, figliolo. Il futuro saranno i computer. Impara ora a usare la sinistra.}}
Bud Powel fu un maestro coi controcazzi, senza dubbio.<br />Erano i primi anni 60 ed Enzo cominciò a interessarsi al filone demenziale. Cominciarono a girare titoli strampalati come ''l'ombrello nel culo di mio fratello'', ''Il cane con gli ombrelli'' e ''Umbrella Corporation''. Ma il favore del pubblico non accennava a graziarlo. Poi l'amico [[Beppe Viola]] gli fece notare che non bastavano i titoli. Bisognava anche scriverle, le canzoni. E finalmente le cose cominciarono a girare pel verso giusto. Una buona stella lo mise sulla stessa strada di [[Dario Fo]], poi [[Cochi & Renato]] e infine pure [[Fabrizio de André]], con il quale si incontrò per la prima volta nel 1965 per uno scambio di vedute tra maestri della musica:
{{dialogo|Jannacci|Di' ben so, belìn. Mi sembra che '''''Via del campo''''' somigli un bel po' a '''''La mia morosa va alla fonte''''', tu che dici?|De André|A beh, sì beh, a beh...}}
Il tema dei falliti, dei derelitti e degli emarginati stava molto a cuore a Jannacci. Il suo singolo ''7 minuti all'alba: i nani iniziano la giornata in miniera'' fu dedicato al padre, ucciso a tradimento trent'anni prima da un ufficiale nazista con il quale aveva appena concluso un amplesso. Venne poi il tormentone ''vengo anch'io! No, tu no!'', che stette così tanto tempo in cima alle classifiche che quando lo recuperarono era già scaduto e dovettero buttarlo.<br />Ma poi la doccia fredda: quella che sarebbe dovuto essere un trionfo a Canzonissima 1968 fu un fiasco totale:
210

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione