Utente:Rum e pera/Sandbox2: differenze tra le versioni

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== Origini ==
 
Italo Calvino nasce da Giacomo Calvino, detto Mario, ed Eva ''la maiala'' Mameli, fratello del più noto cantante neomelodico Mameli, in una coltivazione di [[Marijuana]] diretta dai suoi genitori, ritenuta in molti il segreto della sua abilità a scrivere. Italo, da bambino, era così brutto che la madre lo allattava con la cannuccia. Il padre faceva il [[giornalista]] a Cuba e successivamente in Italia nonostante una fortissima smemoratezza, cosa sorpassata grazie all'abilità innata di avere un forte ictus alla mano che provvedeva da sola a scrivere. Giacomo Calvino, detto Peppino, sapeva da tempo del grande talento a scrivere del figlio e non perdeva occasione a ricordarglielo, presagendo per lui in futuro limpido e glorioso, tipo [[vigile urbano]] o ammaestratore di orsi polari. Una notte, dopo 16 giorni di assenza, il padre ubriaco marcio, gli disse una cosa (in realtà 16 volte):
 
{{quote|TuNe sono sicuro, studia e diventerai unil più grande scrittore di tutti i tempi}}
 
Il padre dopo aver [[vomito|vomitato]] per qualche minuto, si allontanò qualche metro visto che aveva sbattuto la faccia contro la cassetta delle lettere e fece capire al figlio tre cose:
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[[File:cagata.jpg|left|thumb|200px|Gli effetti benefici della lettura di un suo romanzo.]]
Nella seconda metà del giugno [[1967]] si trasferisce a [[Parigi]] assieme alla famiglia in un [[ristorante cinese]] come addetto a scrivere bigliettini della fortuna. Nel frattempo segue il dibattito culturale francese alternandolo ai dibattiti sulla cucina francese ma conduce una vita pressoché in disparte, pur frequentando alcuni intellettuali parigini come Georges Perec, François Le Lionnais, [[Lino Banfi]], Jacques Roubaud, Paul Fournel, [[Lapo Elkann]], Raymond Queneau. Di quest'ultimo traduce ''I fiori blu'', da cui, per evitare di pagargli i diritti d'autore, lo riempie di virgole, punti di domanda ed emoticon alla [[cazzo di cane]]. Approfondisce la sua passione per le materie scientifiche e per il gioco combinatorio, facendo sposare la figlia con un merluzzo. I frutti di questo nuovo arricchimento già si manifestano nella raccolta di racconti Ti con [[Renato Zero|zero]], una serie di conseguenze che potrebbero succedere nell'incontrare il noto cantante. Il libro fu vincitore del Premio Viareggio [[1968]] per bambini. Premio che però Calvino rifiuta, ritenendo ormai tali manifestazioni letterarie semplice espressione retorica e comunque i torroncini che erano in premio facevano schifo, anche se, successivamente, accetterà altri premi letterari. Dopo otto anni in Francia scelse di tornare in Italia tra le forti critiche di ogni ambiente intellettuale. Insieme a Guido Neri, Gianni Celati ed altri intellettuali, per ribellione contro la società, inizia a rubare le torte dai davanzali provocando un'insurrezione armata delle [[casalinga|casalinghe]] che si concluderà con un ergatolo a persona. Ma del gruppo di Calvino, il solo Italo fu rilasciato poichè il capo della polizia aderiva alla sua religione.
 
=== La fine ===
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