Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico: differenze tra le versioni

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[[File:Canna fumata.jpg|right|thumb|250px|Un '''senatore romano''' al lavoro.]]
 
Claudio aveva notato, con un certo [[Rabbia repressa|disappunto]], che tanti altri [[Lei non sa chi sono io|rampolli]] della Roma-bene avevano avuto un ''cursus honorum'' e una carriera politica abbastanza in discesa: ognuno era stato via via pretore, propretore, edile, censore, [[Console war|console]]<ref>No, in effetti questo link non c'entra una mazza.</ref>, proconsole e infine [[senatore]] entro il quarantesimo [[anno]] di vita. Egli, invece, alla stessa età, si ritrovava ancora fermo al [[palo]], con una toga tutta [[Sborra|macchiata]], e nemmeno una collaborazione a progetto come [[Portinaia|usciere]]. Ma aveva un'altra possibilità: il 95% dei senatori si riforniva di hashish da lui. Per questo motivo, Claudio si ritrovò a sedere sugli scranni senatoriali nel giro di due giorni, bruciando in un battibaleno tutte le tappe intermedie. Poiché l'attività di senatore gli consentiva di {{citnec|trascorrere tutta la giornata senza avere un cazzo da fare|e=Allora come oggi.}}, si dedicò anima e corpo alla nuova passione che lo stava divorando: il gioco dei [[dadi]]. Si presume che in tutta la sua vita abbia gettato i dadi per dodici fantastiliardi di volte, e propose un teorema, valido ancora oggi, secondo il quale ogni volta che si getta un dado con le facce numerate da 1 a 6, immancabilmente uscirà un numero da 1 a 6. Sull'argomento scrisse anche un voluminoso trattato, che impose come testo scolastico, dopo aver reso il gioco dei dadi materia fondamentale di studio e disciplina olimpica. Gli altri senatori, perennemente [[fumo|fumati]], non si curavano di lui se non per rinnovare le scorte, ed in breve tempo Claudio divenne ricchissimo. Quando i soldi non bastarono più, i senatori iniziarono a pagarlo in natura, offrendogli mogli, figli, fidanzate/i, ed offrendosi essi stessi. Per Claudio era un toccasana: poteva finalmente dare sfogo a tutte le sue polluzioni spontanee senza che ciò fosse motivo di vergogna o di scandalo<ref>D'altronde, abbiamo visto quanto fossero morigerati i costumi romani di quegli anni.</ref>. Nello stesso periodo, il suo caro nipote [[Caligola]], appena acclamato imperatore, dava il meglio di sé, per lasciare ai posteri un [[cagata pazzesca|degno ricordo]] fino alla consumazione dei secoli.
 
=== Imperatore! ===
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