Utente:Maxped/Sandbox: differenze tra le versioni

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=== La Bibbia di Suamamma ===
 
 
 
All'inizio dei tempi il Dio Vano nacque. Siccome non voleva crere casini nei cervelli dei futuri credenti per prima cosa creò Suamamma, poi si uccise e rinacque dal ventre di Suamamma. Vano non creò l'[[universo]], se lo trovò già bello in un pacchetto donatogli da Suamamma. Vano amava l'universo che aveva ricevuto in dono, purtroppo in piedi non stava comodo per godersi lo spettacolo, così Vano si costruì un comodo seggio. A sua immagine e somiglianza lo creò e lo chiamò Dio Vano, come lui si chiamava. Non appena il Dio si sedette, fu come sedersi su se stesso. In questo atto Vano si fuse con Vano e divennero uno e bino.<br /> Vano vide che ciò era vano e puro. Fu così che Vano entrò in contemplazione dell'universo per gli eoni a venire. Ma ecco che si formarono dense nubi e dalle nubi emergevano galassie stelle e pianeti. Vano, comodamente seduto su se stesso, si godette lo spettacolo pensando che sarebbe stato sciocco e vano intervenire. <br />'''2''' - '''La nascità della vita''' - Successe poi che mentre Vano consumava le lasagne di Suamamma comodamente seduto su se stesso, su uno di quei minuscoli pianetucoli succedeva qualcosa di nuovo: nuove creature agitavano le acque di quel mondo, per poi uscirne e conquistare terra e cielo. Per l'eccitazione Vano si rovesciò il ragù sulla camicia nuova e Suamamma gli requisì l'universo per ventiquattro ere.<br />'''3''' - ''' Vano contempla l'universo''' - Quando Vano riebbe l'universo vide che quel piccolo pianeta si era riempito di esserini insignificanti che cercavano disperatamente di sopravvivere e vide che tutto ciò era bello e vano e che sarebbe stato inutile intervenire. Quindi Vano volse lo sguardo altrove per osservare la meravigliosa varietà dell'universo. Vano vide che in molti mondi nascevano e morivano a ritmo incessante esserini di ogni forma e colore, almeno finchè non venivano cancellati definitivamente da un asteroide o dall'esplosione di una supernova. E vide che ogni creatura soffriva ad ogni passo e ogni respiro conquistandosi duramente spazio eppure non rinunciava a vivere. Un giorno , finalmente nacque l'uomo, ma Vano non stava guardando.<br />'''3''' - '''Vano invia il DiVano di Vano''' - Il Dio onnipotente era impietosito dagli esserini che abitavano i pianeti viventi, ma non abbastanza per usare la sua [[onnipotenza]] per renderli felici, poichè rendendo felici alcuni avrebbe so contentato altri. Così decise di mandare una copia di se stesso su ogni pianeta vivente per far riposare le membra a tutte le creature. Pienamente soddisfatto, il Dio Vano decise che non ci sarebbe stato mai più niente da fare se non rimanere comodamente seduto su se stesso a contemplare l'universo.
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{{Cit|Puoi credere nel dio che vuoi, ma Io sarò la costante della vita tua.}}
 
Narra la leggenda che Vano compì il suo unico atto divino facendo apparire il Primo DiVano in terra. Nessuno sa dove o quando questo successe e si è persa la memoria persino della forma di questo artefatto miracoloso. Il Primo DiVano fu perso per sempre. Da allora fu replicato dagli uomini e si sparse per il mondo. {{blurb|left|Qualunque cosa tu stia pensando di fare, non vale la pena di alzarsi.|}}Dagli [[ottomani]] con l'ottomana ai romani col triclinio, fino ai giorni nostri in cui qualsiasi praticante può permettersi addirittura un divano-letto. A dire il vero ci furono storicamente varie scissioni e si crearono diverse sette e gruppi, pur mantenendo sempre una matrice inutilista. Il culto di Vano era una religione monoteistica che credeva che Vano non avrebbe fatto nulla per loro in futuro, quindi tanto valeva ignorarlo. Ben presto, alcuni dei credenti, con la scusa di un errore di stampa, formarono la setta diVano che imponeva agli adepti sette giorni di divano alla settimana contro i cinque del [[culto]]. Altre sottoculture si formarono con grande seguito, come i ''DiVananti'' che percorrevano le vie cittadine trascinando un Divano, i ''Piagati dal Sacro Sofà'' che passavano l'intera esistenza legati a un Divano, e gli ''Stravaccati'' che si sdraiavano sui divani degli altri. Alcuni di questi gruppi durante l'[[Inquisizione]] furono accusati da papa Demenzio II di accidia e bruciati come [[eretici]], gli altri si salvarono nascondendosi sotto i Divani.
 
Divano con sfondone
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=== La nascita del Divanismo Zen ===
 
Nessuno narra (poiché nessun Divanista ne avrebbe voglia) che alcuni guru si riunirono un giorno sul divano di uno di loro, il santone Massimirko Pedhaphurna Pharva, per vedere la finale di coppa. Dopo la partita nessuno aveva voglia di alzarsi così rimasero lì seduti per quattordici anni. {{blurb|right|Se un oggetto è irraggiungibile dal Divano prova con la telecinesi.|}}Un giorno uno di loro si alzò e disse: "Beh, io vado, s'è fatta 'na certa." Passarono altri sei anni e un altro guru si alzò e disse: "Mi è venuto in mente che devo comprare il [[prosciutto]] cotto, ci si vede." il padrone di casa, rimasto solo si guardò a destra e a sinistra e vide i profondi calchi impressi dai guru sul Divano. Decise di restare seduto ancora un po'. Si accorse ben presto di non avere bisogno n'è di cibo n'è di [[birra]] né di Pringles alla paprika . Il santone spense perfino la [[televisione]]. A quel punto il corpo di Pedhaphurna Pharva era ormai privo di muscolatura, le sue ossa erano diventate molle (da Divano) e la sua [[pelle]] si era fusa con quella del Divano in pelle, e l'anima del santone era diventata come quella del Divano. Quando si intravvedeva ormai solamente un sorriso estatico sul poggia-schiena del Divano, egli stesso (il santone) capì di aver raggiunto un livello superiore di incoscienza, il Divhana. Tutto gli appariva inutile e superfluo e una grande luce interiore si spense. DeciseQuando si risvegliò decise di condividere quest'esperienza con il mondo intero, ma rinunciò all'idea immediatamente.
 
== Il Divhana ==
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