Guglielmo Marconi: differenze tra le versioni

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Sin dalla più tenera età, il giovane Guglielmo mostrò una spiccata passione per l'affascinante mondo della [[scienza]], soprattutto la [[chimica]] e la fisica.<br>Come ogni scienziato in erba che si rispetti, iniziò con i classici esperimenti domestici, dimostrando immediatamente la sua genialità.
[[File:Guglielmo Marconi 3.jpg|right|thumb|300px|Marconi alle prese con la sua ennesima invenzione: lo scontrino. A destra il maggiordomo Fausto mentre spera, invano, che il suo padrone non si accorga delle sedici chiamate al servizio a pagamento “''Radioconfessioni di porcone bagnate''”]]
Verificò che effettivamente le [[Scoreggia|scoregge]] possono prendere fuoco e nel farlo scoprì anche che, se colpiti da una fiamma diretta, pure i pagliai ardano niente male.<br>Cercò di testare gli effetti che si ottengono ingurgitando [[Mentos]] e [[Coca-cola]], ma ben presto si rese conto che si avevano risultati di gran lunga più soddisfacenti mescolando Coca-cola e [[rum]].<br>All'età di dodici anni vide Giusy, la figlia della domestica, mentre genuflessa lavava i panni al fiume, e da quel momento in poi si dedicò anima e corpo a verificare se fosse vero che una [[masturbazione]] continua porta alla cecità. Essendo già all'epoca estremamente scrupoloso, per anni non fece altro che dedicarsi totalmente a quell'esperimento, ripetendolo più e più volte ogni giorno. Purtroppo dovette smettere prematuramente quando, ventisei mesi dopo, sviluppò una fastidiosa forma di [[gomito del tennista]]<ref>Pur non avendo mai preso in mano una racchetta, mah…</ref>, riuscendo comunque a dimostrare l'assoluta fallacia di quella credenza popolare.
 
Costretto a rinunciare per causacause di forza maggiore all'esperimento a lui più caro, dovette ripiegare su altro e si dedicò all'[[elettrotecnica]].<br>Per prima cosa scoprì che, inserendo un filo di materiale conduttore attraversato da una [[corrente elettrica]] alternata in una boccia d'acqua, immancabilmente il [[pesce rosso|pesciolino rosso]] moriva. Come ulteriore [[corollario]] verificò che se si cercava di ripescareripescarne la salma, si otteneva un'istantanea permanente fatta in casa.<br>Convinto della genialità delle sue scoperte, cercò di far brevettare l'invenzione ''ammazzapesci-arricciacapelli 2 in 1''. Aspettò per settimane la risposta ufficiale al capezzale del suo [[telegrafo]], il quale al fine si attivò e scandì in un inequivocabile [[codice morse]] le lettere: "'''''PRRR!'''''".<br>Lì per lì, il geniale inventore rimase piuttosto interdetto, poi decifrò l'[[enigma]] e capì.
 
Nonostante ciò non si diede per vinto e continuò nelle sue ricerche nel campo dell'[[elettricità]].<br>Dopo innumerevoli tentavi falliti, si imbatté in una straordinaria scoperta: se si faceva attraversare una grande bobina da una fortissima scarica magnetica, era possibile azionare a distanza le apparecchiature elettriche.
 
Questo fenomeno lo affascinò moltissimo e col tempo perfezionò incredibilmente la tecnica, tanto che riuscì a costruire un [[telecomando]] a distanza per il vibratore a pile di sua [[sorella]].<br>All'inizio ne provò l'efficacia origliando i gemiti che provenivano dalla stanza contigua alla sua, ripetendo l'esperimento finché non riuscì a spegnere il ludico utensile esattamente nell'istante voluto, ovvero proprio pochi attimi prima che la consanguinea raggiungesse [[Orgasmo|il suo scopo]].
 
A quel punto però urgeva un riconoscimento pubblico del suo genio.<br>A questo scopo pose il [[dildo]] al centro del tavolo della cucina proprio in occasione della visita del [[parroco]] per la benedizione pasquale della casa. Inopinatamente, nel bel mezzo del Pater Noster finale, il roseo trastullo iniziò inspiegabilmente a vibrare. Il [[Prete|prelato]] cadde immediatamente in crisi mistica e passò le successive cinque ore ad urlare ininterrottamente come un invasato:<br>{{cit2|Esci, oh blasfemo demone degli inferi, dal corpo di questo wurstel!}}
[[File:Guglielmo Marconi 2.jpg|left|thumb|270px|{{cit2|Pronto? Pronto? Parlo con la signora Miss K Loreena?? Hahahaha}}<br>Il simpatico Marconi ha inventato anche gli scherzi telefonici]]
Quando finalmente ebbe recitato tutti i salmi mai scritti; proclamato tutte le preghiere cristiane codificate dal tempo di [[Costantino]] in poi; invocato tutte le formule esorcizzanti enumerate nel trattato "''[[Emmanuel Milingo|Cardinal Milingus]] Fregnaceae''"; esaurita la scorta di sei ettolitri di [[acqua santa|acquasanta]] integralmente sversata nell'abitazione, tanto da renderla più fangosa di [[Woodstock]]; in ultimo, l'uomo di fede svenne sopraffatto dalla potenza del maligno.<br>Passarono quindi diciassette ore di sofferenza, [[incubi e deliri]], durante le quali le uniche parole comprensibili furono: "''Dai Gianna, non puoi darla a tutti! Insomma, è [[peccato]]… Poi quelle cose che dici di fare… Io non l'ho capite molto bene, ma sembrerebbero offendere [[Gesù]]! Per poterti dare l'assoluzione devo almeno capire di cosa si parla. Redimerai i tuoi peccati tra un'ora in sagrestia e, mi raccomando, porta quelle manette di cui mi parlavi…"
 
Quindi finalmente l'umile servo di [[Dio]] si riebbe e il giovane Guglielmino gli poté spiegare la situazione. Svelato l’arcano, il prelato impose all’inventore cento Ave-Pater-Gloria in [[latino]] per punire la sua insolenza e convinse la sorella che, qualora fosse nuovamente colta da immorali tentazioni libidinose, invece di macchiarsi del [[peccato]] di [[onanismo]], poteva rivolgersi direttamente a lui, trovando così il conforto morale<ref>E non solo...</ref> di cui necessitava.
 
==L’invenzione della radio==