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[[File:RaimondodeSangro.jpg|
'''Raimondo
Afflitto dalla pallosissima vita del ricco di nascita, passò il tempo coltivando gli [[hobby]] più disparati. Notevole la sua collezione di [[action figure]] fatte con cadaveri veri.
{{wikipedia}}
== Biografia ==
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=== La gioventù e la maturità ===
[[File:La prova del cuoco.jpg|
Nel [[1730]], all'età di 20 anni, Raimondo rientrò a [[Napoli]], avendo acquisito l'anno precedente, a seguito della morte del [[Paolo de Sangro|nonno paterno]], il titolo di VII Principe di Sansevero.
Nello stesso anno sposò una lontana cugina quattordicenne, [[Mara Carfagna]], vincitrice di diversi titoli (nobiliari e [[Miss Italia|non]]). Le nozze, a causa di una [[Omosessualità|malattia]] del principe non furono consumate che sei anni dopo.
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Nel [[1744]] il Principe decise di intraprendere una carriera in ambito da geometra e iniziò il restauro e la sistemazione definitiva della [[Cappella Sansevero|Cappella di famgilia]]. I lavori prosciugheranno le casse di famiglia e costringeranno il principe a farsi dei cospicui debiti (superati come cifra solamente dai debiti di [[Pupo]]). Tali lavori durarono fino alla morte di Raimondo de Sangro, e resero la piccola chiesa, con i suoi influssi massonici e le sue allegorie, un capolavoro del [[barocco]] napoletano cui parteciparono i maggiori nomi dell'arte dell'epoca.
Nello stesso [[anno]] in cui diede inizio ai lavori per la Cappella, Raimondo de Sangro diventò "Fratello Massone" nella [[Loggia Nera|Loggia della rosa d'ordine Magno]].
La Chiesa, che mal aveva gradito la vittoria del principe sui soldati austriaci guidati da un prete tedesco, decisero di vendicarsi su di lui facendo perseguitare dall'[[Inquisizione]]. Lo stesso papa costrinse il Re Carlo III a bandire la massoneria dal Regno.
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Liberato dopo poco, Raimondo di Sangro proseguì nelle sue attività di studio, nelle sue invenzioni e nei lavori di restauro della sua Cappella fino alla sua morte, avvenuta nel 1771, mentre stava guardando in tv una puntata di [[Porta a porta]].
== Invenzioni ==▼
▲[[File:La prova del cuoco.jpg|right|thumb|300xp|Il principe di Sansevero in una recente comparizione in tv con [[Antonella Clerici]].]]
▲==Invenzioni==
Il principe di Sansevero è concordemente ritenuto uno degli inventori del [[pedalò]]. In particolare ne aveva costruito uno bellissimo, a forma di [[teschio]], con cui usciva a fare delle passeggiate in mare nel golfo di Napoli. I suoi concittadini si toccavano e poi gli mandavano degli accidenti.
Il principe di Sansevero possedeva anche una collezione di manichini anatomici scorticati, bellissimi ed iperrealisti, da far morir d'invidia la [[famiglia Addams]]. Queste statue erano realizzate in materiale polimetallico, così nacque la leggenda che essi fossero, in realtà, un'armata di robot con cui egli, un giorno o l'altro, avrebbe conquistato il mondo.
Alcune oscure leggende affermano come il principe non sia veramente morto, ma, come già [[Re Artù]], [[Cthulhu]], [[Hugh Hefner]] e [[
== Leggende sul principe ==
[[File:Palazzo di Sangro.jpg|miniatura|La magione dove il Principe escogitava nuovi modi per far incazzare il Papa]]
Il principe di Sansevero fu più volte accusato di essere un satanista e di avere venduto l'anima al [[Diavolo]]. In un'intervista televisiva egli stesso ha smentito dicendo di ''aver venduto l'anima a [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], non al Diavolo''.
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Secondo una voce popolare i due esseri noti come ''[[macchine anatomiche]]'' sarebbero stati creati dal principe iniettando in due servi del liquido che metallizzasse i loro organi interni. Altre voci dicono che in realtà non furono due servi, ma [[Sofia Loren]] e [[Valentino]].
La tomba del principe sembra essere vuota. Dove egli è dunque sepolto? Secondo [[Roberto Giacobbo|qualcuno]] il
Secondo voci popolari, il cognome ''de Sangro'' proverrebbe dalla passione della famiglia di bere sangue umano, passione ereditata da un [[Dracula|cugino conte]]. In realtà proviene dal fatto che anticamente la famiglia produceva [[sanguinacci]].▼
==Bibliografia==▼
* "''La scienza italiana nel Mezzogiorno e a Napoli, nel Seicento italiano, considerata nell'ottica epistemologica della transustanziazione epifenomenica''" di [[Clemente Susini]] e [[Francesco Boi]], contiene il saggio "''Tutto sul [[pedalò]]''". ▼
*[[Alfredo Castelli]], "Il Principe delle Tenebre": uno studio appassionato sul personaggio in forma di ''[[feuilleton]]'', dove lo spensierato lettore può dilettarsi a leggere le avventure del fantarchelogo <del>[[Indiana Jones]]</del> [[Martin Mystere]], in fuga, a gambe levate, inseguito dalle suddette macchine anatomiche, che qui sono divenute un esercito.▼
▲Secondo voci popolari, il cognome ''de Sangro'' proverrebbe dalla passione
* [[Wunderkammer]]: ovverossia ''il gabinetto degli orrori'' di cui il vero nobile di quel periodo non poteva fare a meno, onde sollazzare gli ospiti. In genere, peraltro, i mediocri non andavano oltre il teschio deposto sul tavolo, il cagnetto mummificato, l'orecchia di elefante africano appesa in salotto o il cobra impagliato e caricato a molla. Viceversa, il principe inserisce nella sua disposizione i suoi interessi scientifico-artistici. Non dimenticate, che, appena qualche decennio dopo, avremmo avuto le cosce di rane saltellanti del grande Galvani e che la gentile Mary Shelley avrebbe scritto il suo romanzo [[Frankenstein]], ad edificazione delle giovinette. ▼
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▲== Bibliografia ==
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{{portali|storia}}
{{DEFAULTSORT:di Sangro}}
[[Categoria:Personaggi storici]]▼
[[Categoria:Scienziati]]
[[Categoria:Pseudoscienza]]
[[Categoria:Massoneria]]
[[Categoria:Italiani]]
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