Moto perpeto: differenze tra le versioni

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In maniera molto [[Cosa avrà voluto dire?|semplice, lineare e comprensibile ai più]], il funzionamento del meccanismo può essere riassunto nella seguente formula:
data la relazione <math>L=Ph/r</math>, dove <math>L= \int_{ano\ 1}^{\frac{1}{2}l_{tubo}} \vec{F}_{1}^{petale} . d \vec{s} + \int_{\frac{1}{2}l_{tubo}}^{ano\ 2} \vec{F}_{2}^{petale} . d \vec{s}</math> è il lavoro svolto dai peti, <math>P</math> è la pressione all'interno del tubo, <math>h</math> la lunghezza del tubo ed <math>r</math> il raggio del tubo, facendo tendere a 0 il raggio <math>r</math> del tubo e facendo tendere h ad infinito, la pressione <math>P</math> tenderà necessariamente a infinito, fornendo quindi infinita energia al sistema.[[File:Moto_perpeto_per_motore_a_scoppio.gif‎|right|thumb|250px|Moto perpeto per [[motore a scoppio]].]]
[[File:Gatto su tapis roulant.gif|thumb|center|480px|Applicazione della formula in un complesso tecno-felino a energia infinita.]]
 
==Dalla sperimentazione all'applicazione pratica==
[[File:Moto_perpeto_per_motore_a_scoppio.gif‎|right|thumb|250px|Moto perpeto per [[motore a scoppio]].]]
 
Dopo diversi esperimenti effettuati in laboratorio sui [[Teletubbies]], si è deciso di passare alla sperimentazione sugli uomini: i primi a offrire il proprio contributo alla scienza in questo senso sono stati [[Marco Masini]] e [[Mino Reitano]] i quali, in questo modo, sono stati promossi dallo stadio di metodo di tortura a quello di cavia umana.<br />
Il funzionamento è semplice e immediato: è sufficiente che i soggetti pongano in contatto i propri [[ano|orifizi anali]] tramite un semplice tubo metallico (per evitare fuoriuscite del prezioso materiale energetico); a questo punto, i due soggetti, nutriti in precedenza esclusivamente con un impasto di fagioli e lenticchie, dovranno cominciare a emettere [[scoreggia|gas intestinali]]. Tramite un'ulteriore tubatura, l'energia così creatasi dalla costante emissione di peti potrà essere impiegata per le funzioni più svariate, dall'accensione di una semplice lampadina alla messa in moto di un motore Ferrari.
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