Sindrome dell'autoscatto: differenze tra le versioni

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{{cit2|È più forte di me...proprio non resisto.
E da quando ho il cellulare con la fotocamera la situazione è peggiorata!|Ragazza colpita dalla sindrome durante una seduta dallo psichiatra.}}
 
La '''sindrome dell'autoscatto''' è un disturbo della personalità il cui sintomo principale è un deficit nella capacita d'autovalutazione. Questa patologia è infatti caratterizzata da una particolare percezione di sé del soggetto definita “Sé Fighissimo”. Comporta un sentimento esagerato della propria importanza e idealizzazione del proprio sé fotografato anche se in realtà il soggetto nella maggioranza dei casi è un inutile cesso.
 
In ambito teorico, le diverse scuole di psicologia hanno dato interpretazioni e spiegazioni diverse di questo disturbo pur concordando che l'unica soluzione realmente funzionante è la soppressione dell'individuo affetto. Vanno inoltre considerati non patologici autoscatti saltuari o scherzosi, anche se il soggetto dovrebbe essere comunque essere tenuto sotto la stretta osservazione dadi un buon psichiatra che dovrà preoccuparsi di non far avanzare la sindrome nel soggetto ricorrendo alla flagellazione o alla scarnificazione del volto, sedove necessario.
 
==Criterio diagnostico==
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#Si iscrive a flickr uploadando tutte le sue creazioni e tempestandole di commenti autocelebrativi, portando i server del servizio ad un inevitabile crash con conseguente esplosione degli stessi e chiusura del servizio.
#È sempre alla ricerca dello scatto perfetto, quello con i particolari migliori e di maggior effetto, come ad esempio lo sguardo languido, le mani fra i capelli, l'invio di un sensuale bacio appoggiando l'indice sulle labbra a cuoricino, o la mitica sigaretta in bocca o sull'orecchio. (+10) Solitamente però codesti scatti data l'evidente fantasia e l'inimitabile creatività possono essere utilizzati per giocare a "troviamo le 7 differenze".
#Prova spesso un profondo rosik nel vedere autoscatti esteticamente e tecnicamente migliori dei suoi, rosik che lo porterà all'esplosione delle proprie orbite oculari in assenza d'un adeguato sfogo, è possibile quindi che il soggetto, depresso, inizi a farsi di crack. È inoltre generalmente convinto che altri provino rosik ancor maggiore per la sua lucente bellezza, ipotesi obbiettivamente assai improbabile nella maggioranza dei casi, in quanto ilsolitamente del soggetto è solitamentea unnessuno cofanoimporta.
 
Nota: le tabelle diagnostiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità riportano la sindrome dell'autoscatto, pur senza definirne le caratteristiche specifiche: è classificata sotto le categorie "Altri disturbi bimbominkiesi" e "disturbi gravi della personalità poser".
 
==Diffusione==
Secondo i dati riportati dall'Associazione Mondiale Cura Cerebrolesi (AMCC) la sindrome dell'autoscatto è diagnosticabile in circa l'1% della popolazione adulta e circa nell'88% della popolazione giovanile.
 
I primi casi di sindrome dell'autoscatto risalgono al periodo di diffusione delle macchine fotografiche portatili, quando i possessori di tali preziosi oggetti, scoprirono che tenendo la macchina fotografica al contrario e distendendo il braccio potevano farsi delle magnifiche foto alla "cazzo di cane" anche da soli, i casi erano limitati e la sindrome non si diffuse molto anche e soprattutto perché le macchine erano a rullino e i tempi di sviluppo piuttosto lunghi, inoltre il fotografo vedeva ogni foto che gli portassi a sviluppare rendendo la cosa costosa e imbarazzante, facendo spesso fare al cliente figure di merda colossali, e permettendo al fotografo di deriderlo, sputtanandolo a tutti i suoi conoscenti.
La situazione restò invariata per alcuni anni finché qualcuno penso bene di inventare le macchine fotografiche digitali e ne creò addirituraaddirittura di apposite da integrare nei telefoni cellulari. Ora la gente poteva tranquillamente auto-scattarsi e scaricare le proprie foto su un pc, decretando la fine di una professione, quella del fotografo, che ora non ride più con i suoi amici delle vostre foto perché non ha più un lavoro, e nemmeno una moglie, e nemmeno amici, ha solo un piccolo scatolone in cui dormire la notte in un angolo buio sotto un ponte umido.
===Chi colpisce===
La diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria, bensì fortemente influenzata, perlomeno nelle modalità in cui si manifesta, dai contesti sociali e culturali. Secondo alcuni osservatori, essa è diffusa quasi esclusivamente in paesi economicamente e tecnologicamente avanzati dove la gente non ha una cazzo di meglio a cui pensare, dove la TV fa da pardona ed in cui l'estetica è l'aspetto di maggior importanza nella vita dell'individuo (come ad esempio... mhm...in Italia!).
Il disturbo sembra avere una componente sessuale, per cui la diffusione non è uguale fra i due sessi: le femmine affette sono più numerose degli uomini, con una quota compresa tra il 65% e il 70%. La totalità di queste fanciulle fanno parte della famiglia delle "bimbeminkia" delle "pornobimbe" o delle "pornobimbevacche da monta". Il restante 30-35% è composto da individui di sesso pseudo-maschile meglio identificati come "bimbiminkia truzzi" o "poser".
Alcuni tratti autoscattistici appaiono nel corso dello sviluppo dell'individuo e devono sempreessere insospettireun campanello d'allarme per i genitori che debbonodovranno repentinamente coglierepreoccuparsi di sorprendere il figlio sulmentre compie tali fattoatti e provvedere ad una corretta rieducazione dello stesso con metodi necessariamente coercitivi come le cinghiate dalla parte della fibbia o la lapidazione tramite lancio di cellulari in pubblica piazza. Questi tratti del carattere sono molto diffusi tra gli adolescenti, e se non curati repentinamenteper tempo porteranno ad una personalità patologica in età adulta, con conseguenti danni catastrofici per l'intera società e per l'individuo stesso che potrà nella migliore delle ipotesi divenire un futuro impiegato stataledelle poste o un carabiniere.
 
===Come curarla===
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