Senza titolo

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Versione del 25 ago 2007 alle 12:31 di Uno e nessuno (rosica | curriculum) (+ ===Sceneggiatura===)
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La locandina di "Senza titolo"

Senza titolo è un film di guerra del 1992, diretto da Miao Gizi. Esso è il primo della cosiddetta "saga della guerra", proseguita con Brown Thunder, Veritaserum e Satanazismo, del 2007. Esso è ambientato durante la prima guerra mondiale.

Trama

Il generale McLee risiede alla corte d'Inghilterra, tra numerose ragazze dai seni di fuori e culi al vento. Un giorno viene richiamato dall'ordine perché è iniziata la Prima Guerra Mondiale. Un rapporto di spionaggio delle spie sovietiche dimostra intanto che i tedeschi hanno intenzione di stroncare gli aiuti che stanno arrivando dall'Atlantico mandando dei sottomarini-spia che distruggeranno la flotta statunitense. McLee, il francese Godard ed il russo Sergej si imbarcano allora in una controffensiva mirante a stroncare la minaccia tedesca. Ma, purtroppo, le azioni non finiranno come previsto.

Produzione

Il film è l'esordio alla regia di Miao Gizi. Gizi decise di girarlo in tutta Europa, per renderlo più realistico. I set vennero tutti ricostruiti all'Athenam Amphitreatrum Infernus di Stoccolma, in Brasile. A proposito del film, Gizi ha dichiarato: «Era il mio primo film. Decisi che nel primo film doveva esserci un mix di violenza inaudita, di sesso esplicito e di belle donne. Amavo i film di guerra sin da piccolo. Ero cresciuto assistendo alla guerra dei Semiti nel 46 a. C.: ma non per scherzo, sul serio!».[1]

Sceneggiatura

Per scrivere la sceneggiatura, Gizi lesse il libro I'm The Man di Juskan Rivaport, un autore albanese che descriveva con accurata meticolosità i disastri che la guerra dei governi aveva portato nel suo paese. Il regista, attratto dalla potenzialità esplosiva della trama decise di scrivere la sceneggiatura del film. Ispirato anche alla poesia L'uomo proletario, Gizi scrisse quello che è stato definito nei secoli un documento di denuncia.[1] Gizi affermò che «Leggere quello che avveniva in Albania nel 1990 mi fece riflettere sulla situazione che si doveva vivere durante le guerre. Pensai quanto fossero ricompensati soldati che si giocavano anche il culo per salvare la loro patria! E quindi decisi di dover denunciare questo. C'è una denuncia in ognuno dei miei film. Qui parlo di quelli invisibili, gli uomini che agiscono senza essere poi ricompensati, quelli "senza titolo"». [1]

Note

  1. ^ 1,0 1,1 1,2 Fred Hougly & Robert Alfred. Gizi su Gizi. New York, 2001. ISBN 111111000202010.

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