Scapigliatura: differenze tra le versioni

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{{Scuola}}
 
[[File:Scapigliatos.jpg|226px|right|thumb|Testo = Praga, Dossi e Conconi: ricordatevi questi nomi perché non li sentirete mai più in vita vostra.]]
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|Testo = Praga, Dossi e Conconi: ricordatevi questi nomi perché non li sentirete mai più in vita vostra.
}}
 
{{Cit2|U! U! Ho io scritto questa lettera terribile, questa vocale spaventosa? L'ho io delineata esattamente? L'ho io tracciata in tutta la sua esattezza tremenda, co' suoi profili fatali, colle sue due punte detestate, colla sua curva abborrita? Ho io ben vergata questa lettera, il cui suono mi fa rabbrividire, la cui vista mi riempie di terrore? [[Sì]], io l'ho scritta. Ed eccovela ancora: U|Scapigliato medio in versione masochista mentre tenta di farsi passare per un gran [[figo]].}}
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Per il resto dell'[[universo]], invece, l'esperienza della scapigliatura è quella che si prova difronte allo [[specchio]] la mattina.
 
== La Scapigliatura, {{s|<del>tra genio e}}</del> sregolatezza ==
 
[[File:Ritratto di Pauline Bleu.png|thumb|right|250px|''Fosca'', ideale estetico degli Scapigliati.]]
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Il modo originale di guardare alla realtà, stabilendo nessi forzati tra [[cervello]] e organi sessuali, li indusse a trovare degni di interesse temi ignorati da [[chiunque]]; ne sono esempi l'[[isteria]], la [[gotta]] e la [[vita]] dopo la [[morte]].
Di qui il fascino che il tema della [[malattia]] esercitò sulla loro poetica, spesso riflettendosi giustamente sulla loro vita che, come quella dei bohémiens [[Francia|francesi]] e altri "[[poeti maledetti]]" più maledetti che poeti, fu fortunatamente breve.
 
La Scapigliatura ebbe il merito indiscusso di far emergere in [[Italia]] il [[conflitto di interessi|conflitto di interesse]] tra artista e società, facendo precipitare la stima per la [[letteratura italiana]] a minimi storici comparabili solo con la situazione attuale.
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Negli scapigliati si venne infatti a creare una personalità border-line, perennemente sospesa tra un "Vorrei", un "ma non posso" e un "allora improvviso".
 
L'attenzione per ciò che era patologico e deforme e la mania di sezionare le [[rane]] però favorirono indirettamente l'invenzione del [[Piccolo Chirurgo]] e della torcia tascabile. Per di più, grazie al gusto dell'orrido, anche le [[Cozza|donne meno avvenenti]] poterono iniziare a sperare di poter pensare al [[69]] non solo più come al numero di [[giorni]] che gli restava [[loro]] da vivere.
 
== L'epica lotta degli scapigliati contro [[Manzoni]] ==
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irride l'[[utopia]] scapigliata di [[fancazzismo]] elevato all'ennesima potenza.
 
Gli ideali liberali di dignità e indipendenza nazionale, l'attivismo morale, l'operosità etica e pratica del Manzoni causano a questi [[Poeti maledetti|bohemiéns]] di Quarto Oggiaro, pirotecniche crisi di pianto.
Logicamente il rifiuto di superare l'estro adolescenziale viene motivato col classico:
 
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{{quote|Mimma,tvtttbI&M3msctilovvodibene}}
 
L'unico vero problema è che i [[Muro|muri]] delle stazioni vengono regolarmente ripuliti e che, di conseguenza, ci risulta difficile rintracciare brani scampati alla furia conservatrice e [[Bigotto|bigotta]] degli inservienti delle [[Ferrovie]] italiane.
Da quel poco che resta, emerge un marcato uso del [[dialetto]], spacciato per "ricerca del vero".
In un numero minore di casi il linguaggio artificiosamente arcaico sta a rappresentare il classico {{citnec|stavamo meglio quando stavamo peggio}}.
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Tentò di scrivere la qualunque cosa: dalle poesie alle ricette mediche, dagli articoli per il [[giornalino scolastico]] a quelli su [[Wikipedia]], passando per il racconto, il [[romanzo]] e il proprio [[necrologio]].
Fu un assertore talmente convinto del [[Pace|pacifismo]] che volle arruolarsi per potersi lamentare con gli [[Amico di penna|amici di penna]] della propria infelicità.
A questo scopo, e in [[versione]] profondamente [[Antimilitarismo|antimilitarista]], scrisse ''Una nobile follia'', romanzo che venne [[Rogo dei libri|pubblicamente arso]] dai suoi superiori non perché antimilitarista ma perché causa diretta di attacchi di [[Gay|omosessualismo]] tra [[Militare|commilitoni]].
 
L’altro suo romanzo, ''Fosca'', lasciato incompiuto e terminato da Salvatore Farina, fu il suo capolavoro; ed è persino ispirato a fatti realmente accaduti! In buona sostanza Tarchetti incrociò per caso una donna buttabrutta, [[Anziano|vecchia]], malata di [[epilessia]] e in punto di morte.
Tanto bastò perché egli si innamorasse perdutamente di questo coacervo di sventure e riuscisse persino a farne il soggetto di un romanzo.
Lo sforzo però lo stancò così tanto che di lì a poco morì niente meno che di [[tisi]], riuscendo finalmente a diventare un poeta maledetto a tutti gli effetti.