Sandra Nasic: differenze tra le versioni
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A dimostrazione del fatto che poteva tranquillamente fare da sola, Sonder registra "''Fever''", incide un album per i fatti suoi e se lo porta in giro come niente fosse, vietando l'ingresso dei club dove canta a tutti gli ex componenti delle Scimmie di guano, anche se loro riescono a infilarsi dai bagni e ad ascoltarla di nascosto seduti appunto sul wc. |
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Ma il richiamo disperato delle Scimmie è troppo forte, così che alla fine cede alla pietà e fa ritorno ancora una volta da Rumina, Ode e Pushwatt, che nel frattempo avevano aperto un bar-lavasecco a Gottinga per poter arrivare a fine mese e soprattutto per poter parlare di lei con le [[casalinga|casalinghe]] annoiate. |
Ma il richiamo disperato delle Scimmie è troppo forte, così che alla fine cede alla pietà e fa ritorno ancora una volta da Rumina, Ode e Pushwatt, che nel frattempo avevano aperto un bar-lavasecco a Gottinga per poter arrivare a fine mese e soprattutto per poter parlare di lei con le [[casalinga|casalinghe]] annoiate. |
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Versione delle 11:13, 18 nov 2009
Sandra “Sonder” Nasic è l'unica donna in grado di cantare con l'utero e pensare con le palle nello stesso momento.
Questo dicono di lei le tre scimmie di guano che le suonano attorno e le girano sopra (o il contrario?) quando vorrebbero invece che cantasse con le palle e pensasse con l'utero, come una normale singer che si rispetti. Ma “Sonder” non si fa impietosire e gli dice che sono solo delle scimmie ammaestrate, anzi del semplice guano, e continua a cantare come Rod Stewart e a ragionare come Tudjman.
Le Scimmie di guano
A diciotto anni, come tutte le ragazze di origine croata che vivono a Gottinga, in Germania, si iscrive a scienze politiche, ma alla festa di fine semestre invece di sbronzarsi e basta si sbronza e incomincia a vomitare frasi incomprensibili in croato nei microfoni dell'aula magna. Viene allora notata da un suo compagno di corso, Tudjman appunto, che va a chiamare i tre gorilla della sicurezza (Henning Rumina, Stefan Ode, Dennis Pushwatt) perché la portino via. Ma questi, impressionati dalla potenza della sua voce e dalla quantità di prosecco e succhi gastrici riversati sulla cattedra, decidono invece di approfittare dell'occasione e di lei, trasformandola in una iena. Fallito l'approccio soft, decidono allora di convincerla almeno a cantare, con loro. Sandra, ancora annebbiata, dice di sì, e nascono così le Scimmie di guano: “scimmie” Rumina, Ode e Pushwatt e “guano” il vomito dove le loro facce sono finite.
È il 1994. Da allora Sonder sarà la scimmia che se la canta e gli altri tre quella che non sente, quella che non vede e quella che non parla, per non rischiare di dire idiozie.
Lords of the boards!
L'indimenticabile[citazione necessaria] week-end
Forse non tutti sanno che l'ispirazione per “Lords of the boards” arrivò alle Scimmie di guano dopo un weekend passato in montagna, precisamente a Kitzbühel in Austria, dove li costrinsero, sotto minaccia di dire ad Haider che erano quattro clandestini tedeschi, a pubblicizzare i mondiali di snowboard e una marca di birra locale: la Urbock etichetta nera.
Il ripostiglio
Rumina, Ode e Pushwatt dissero poi che quello era stato un tremendo weekend di sesso dove Sandra, dopo una festa in uno chalet, aveva infine ceduto a uno di loro, Ode. Ma la versione di lei era leggermente diversa, tanto che ce l'ha riportata.
- Sandra Nasic, la mattina dopo, nel suo letto. : Cosa c’è da ridere?
- Push : Non ti ricordi niente?
- Sandra : No, perché? Cos’ho fatto?
- Push, ridendo ancora : Ti abbiamo dovuto tirare fuori da quello sgabuzzino e portarti via, prima che gli vomitassi sugli sci.
- Sandra : E cosa ci facevo nello sgabuzzino?
- Push : Che ne so. Eri imboscata lì dentro.
- Sandra : Ma da sola?
- Push : Quando ti siamo venuti a prendere sì, ma prima c’era qualcun altro.
- Sandra : Chi?
- Push, guardandomi e ridendo di nuovo : Ode.
- Sandra : Ode?
- Push : Ode. Era mezz’ora ch’eravate lì dentro.
- Sandra : Io e Ode?
- Push : Tu e Ode, dio, non l’hai ancora capito?
- Sandra : E che cosa facevamo?
- Push, fumando e ridendo : Scopato.
- Sandra, fissandolo e ridendo quasi : Nel senso che stavamo usando le scope del ripostiglio per dare una rassettat...Aspetta. Io e Ode abbiamo scopato?
- Push : Lui dice di sì.
- Sandra : E dov’è adesso?
- Push : Boh, sarà ancora alla festa, con Rum.
- Sandra : Ma chi mi ha portato indietro?
- Push : Noi.
- Sandra : Anche Ode?
- Push : No, io e Rum. Poi Rum è tornato indietro. Ha detto che doveva farsi una certa Cola.
- Sandra : Allora sei stato tu a mettermi il pigiama?
- Push : Hm. Ti dispiace? Volevi che te lo infilasse Ode?
- Sandra, guardandosi e senza ricordare niente. : Posso venire sul tuo letto?
- Push, con la sigaretta in bocca, battendo con una mano sul materasso : Vieni.
- Sandra : Ancora? Credo di averlo già fatto un paio di volte stasera
- Push, continuando abattere con una mano sul materasso : Dai! Vieni.
- Sandra, seduta sul suo letto : Mi stai prendendo per il culo. Non è vero che abbiamo scopato.
- Push : Te l’ho detto, l’ha detto lui e ora lo dicono tutti.
- Sandra, guardandolo ridere : Fammi fumare.
- Push : No, ti fa male.
- Sandra : Vaffanculo, passami ’sta sigaretta!
- Push : Ma se non fumi!
- Sandra : Ho deciso di iniziare.
- Push, guardandomi strano : Ma allora è vero...
- Sandra : Cosa?
- Push : Che avete scopato.
- Sandra : Rivaffanculo. Me la dai o no?!
- Push : Ma non dovrebbe essere il contrario?! Tieni...Allora?
- Sandra, dopo aver dato un tiro e avergliela ripassata : Allora cosa?
- Push : Non ti ricordi proprio niente?
- Sandra : A parte che mi girava la testa, no. Ma di sicuro non abbiamo scopato.
- Push : Ah ah!
- Sandra : Gli piacerebbe...A te piacerebbe?
- Push : Cosa?
- Sandra : Scoparmi.
- Push, cercando di ridere : Mmmmh.
- Sandra : Non sai cosa dire eh?
- Push : Boh...
- Sandra : Scopiamo?
- Push con una faccia da scemo : ’Cazzo ridi?
- Sandra : Hai fatto una faccia... sembrava che...
- Push, serio, schiacciando la sigaretta nel posacenere : Quindi scopiamo?
- Sandra, guardandolo fisso per un secondo : Ma sei scemo?!!!
EVVIVA L'AMORE!
Questa è una sintesi con musica del fine settimana passato a Kitzbühel.
La storia continua
Stanca di passare le serate in birreria a mangiare panini caldi e a cercare di fare in modo che gli altri tre bevessero poca birra per evitare che ci provassero di nuovo, Sandra decise un venerdì sera di andare a ballare techno con le amiche. Lo scopo era quello di trovare, se possibile, qualcosa di ancora peggio di Rum e Ode ma, supplicata da questi due perché tornasse, si decise a tornare da loro prima che i due idioti decidessero di suicidarsi.
Rum in effetti capì, e si limitò a zappare sulla chitarra. Non l'afferrò invece Ode, che all'ennesima Urbock 23° si lasciò scappare questo complimento:
Per questa battuta Sandra se ne andò di nuovo, questa volta ad ascoltare Brahms con gli Apocalyptica. Ma ben presto si ruppe le palle anche di questi quattro sfigati e tornò un'altra volta dalle care vecchie scimmie anche se passava sempre più tempo ad ascoltare techno e a tingersi i capelli.
Così se ne andarono, e Sonder poté finalmente essere libera di andare a ballare techno con il suo amico Raul Salumiere e cantare la techno-autobiografica "A very loud lullaby".
Sonder über alles
A dimostrazione del fatto che poteva tranquillamente fare da sola, Sonder registra "Fever", incide un album per i fatti suoi e se lo porta in giro come niente fosse, vietando l'ingresso dei club dove canta a tutti gli ex componenti delle Scimmie di guano, anche se loro riescono a infilarsi dai bagni e ad ascoltarla di nascosto seduti appunto sul wc.
2009
Ma il richiamo disperato delle Scimmie è troppo forte, così che alla fine cede alla pietà e fa ritorno ancora una volta da Rumina, Ode e Pushwatt, che nel frattempo avevano aperto un bar-lavasecco a Gottinga per poter arrivare a fine mese e soprattutto per poter parlare di lei con le casalinghe annoiate.