San Pietro: differenze tra le versioni

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Con questa frase inizia la storia della Chiesa Cattolica, ma, se la esaminiamo con attenzione, non pochi sono i dubbi.
Con questa frase inizia la storia della Chiesa Cattolica, ma, se la esaminiamo con attenzione, non pochi sono i dubbi.


*Nel contesto della frase c'è un evidente cambio di sesso (Pietra è scritta con la maiuscola, dunque è un nome, non una cosa), ma, a quanto se ne sa, San Pietro non cambiò mai sesso e nessuna testimonianza ce lo descrive con le tette ed il rossetto; cionondimeno i Papi portano la gonna, ed il dubbio rimane.
*Nel contesto della frase c'è un evidente cambio di sesso (Pietra è scritta con la maiuscola, dunque è un nome, non una cosa), ma, a quanto se ne sa, San Pietro non cambiò mai sesso e nessuna testimonianza ce lo descrive con le tette e il rossetto; cionondimeno i Papi portano la gonna, e il dubbio rimane.


*In secondo luogo San Pietro, con la Chiesa addosso, si sarebbe appiattito come una sogliola limanda.
*In secondo luogo San Pietro, con la Chiesa addosso, si sarebbe appiattito come una sogliola limanda.
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San Pietro, all'uso romano, veniva chiamato anche '''Vate''' (come [[Germano Mosconi]] d'altronde, sebbene tra i due esistano notevoli differenze teologiche a vantaggio del secondo). Al "Vate" fu aggiunto il suffisso '''ANO''', ottenendo, con l'interposizione '''cum''', il termine VaticANO. Quindi letteralmente sarebbe "Vate cum ANO" o anche, se si considera il genitivo latino "Vati" (del Vate) "cum ANO Vati (con l'ANO del Vate), e qui siamo di nuovo all'allusione del cambio del sesso. ANO, infatti, non ha significato metaforico (nel senso di 'fortuna') perché alla fine San Pietro fu sfortunato; deve avere quindi significato proprio, letterale, come parte fisica del Vate.
San Pietro, all'uso romano, veniva chiamato anche '''Vate''' (come [[Germano Mosconi]] d'altronde, sebbene tra i due esistano notevoli differenze teologiche a vantaggio del secondo). Al "Vate" fu aggiunto il suffisso '''ANO''', ottenendo, con l'interposizione '''cum''', il termine VaticANO. Quindi letteralmente sarebbe "Vate cum ANO" o anche, se si considera il genitivo latino "Vati" (del Vate) "cum ANO Vati (con l'ANO del Vate), e qui siamo di nuovo all'allusione del cambio del sesso. ANO, infatti, non ha significato metaforico (nel senso di 'fortuna') perché alla fine San Pietro fu sfortunato; deve avere quindi significato proprio, letterale, come parte fisica del Vate.


L'interpetazione di questo termine fu data dal sempiterno [[Profilo estetico|Mosconi]] che, nella sua Bolla di [[Anatema]] al Papa vigente ed al [[Silvio Berlusconi|Papa Silvio I da Arcore]] sentenzia il principio di [[De philosophiae Mosconorum|'''analitas''']] come fondamento del diritto di successione apostolica.È singolare che, nel nome che la Chiesa si è dato (appunto Vatic'''ano'''), di questo grande Apostolo si ricordi solo la parte meno nobile. [[Sic transit gloria mundi]].
L'interpetazione di questo termine fu data dal sempiterno [[Profilo estetico|Mosconi]] che, nella sua Bolla di [[Anatema]] al Papa vigente e al [[Silvio Berlusconi|Papa Silvio I da Arcore]] sentenzia il principio di [[De philosophiae Mosconorum|'''analitas''']] come fondamento del diritto di successione apostolica.È singolare che, nel nome che la Chiesa si è dato (appunto Vatic'''ano'''), di questo grande Apostolo si ricordi solo la parte meno nobile. [[Sic transit gloria mundi]].


[[Categoria:Santoni]]
[[Categoria:Santoni]]

Versione delle 08:01, 13 giu 2009

Nota disambigua: qui è inteso l'Apostolo San Pietro e non S.Pietro a Patierno, o San Pietro Eremita, o S.Pietro Apotecario, o S.Pietro Quattrocalli.
Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi il basilico di S. Pietro, vedi Vaticano.

San Pietro è il Santo Chiavante, e difatti viene rappresentato sempre con le chiavi in mano.

Simone il Pescatore

In effetti questa storia della chiavi a S. Pietro scocciava parecchio, perché tutti lo chiamavano. "oh chiavaio, oh portinaio! " mentre lui in origine era pescatore e voleva essere rappresentato col pesce in mano. Ma anche Gesù lo trattava maluccio; si dice che sussurrasse agli altri Apostoli: "Questo qui è buono solo a prendere pesci...... ! ha il cervello duro come la pietra!". E dalli e dalli, finì che invece di Simone tutti lo chiamavano Pietro, ridendo sotto i baffi.

Storia del gallo

Un'altra storia di cui fu vittima S.Pietro è la storia del gallo che cantò tre volte. Questo gallo aveva l'orologio sfasato e cantava sempre, a squarciagola, o di pomeriggio, durante la pennichella, oppure, e anche, alle quattro del mattino. Non era molto amato. Si pensa che nel pollaio facesse collezione di scarpe, pantofole e pitali.

Non poteva essere vero che cantò tre volte; S.Pietro, esasperato, bestemmiando come un ebreo (difatti era ebreo), gli aveva tirato il collo appena aveva cantato, di nuovo, come un ossesso, alle quattro del mattino e se l'era mangiato in fricassea; poi, per deviare i sospetti, disse che aveva cantato tre volte ed era fuggito. Ma quando lo raccontò aveva ancora qualche penna addosso.

Tu es Petrus

E io dico a te che tu sei Pietro e sopra questa Pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'Inferno non prevarranno contro di essa. E a te darò le chiavi del Regno dei Cieli...

(Matteo XVI, 18-19).

Con questa frase inizia la storia della Chiesa Cattolica, ma, se la esaminiamo con attenzione, non pochi sono i dubbi.

  • Nel contesto della frase c'è un evidente cambio di sesso (Pietra è scritta con la maiuscola, dunque è un nome, non una cosa), ma, a quanto se ne sa, San Pietro non cambiò mai sesso e nessuna testimonianza ce lo descrive con le tette e il rossetto; cionondimeno i Papi portano la gonna, e il dubbio rimane.
  • In secondo luogo San Pietro, con la Chiesa addosso, si sarebbe appiattito come una sogliola limanda.
  • L'unica cosa chiara sono le chiavi: ma chi cazzo va a rubare nel regno dei cieli che c'è bisogno di chiudere le porte a chiave?

A questo proposito sembra avere ragione S.Germano quando commenta questo passo con le seguente considerazione:"E che è, Dio non ci poteva metterci l'antifurto e rispamiare il portinaio?"

Il colle VaticANO

San Pietro, all'uso romano, veniva chiamato anche Vate (come Germano Mosconi d'altronde, sebbene tra i due esistano notevoli differenze teologiche a vantaggio del secondo). Al "Vate" fu aggiunto il suffisso ANO, ottenendo, con l'interposizione cum, il termine VaticANO. Quindi letteralmente sarebbe "Vate cum ANO" o anche, se si considera il genitivo latino "Vati" (del Vate) "cum ANO Vati (con l'ANO del Vate), e qui siamo di nuovo all'allusione del cambio del sesso. ANO, infatti, non ha significato metaforico (nel senso di 'fortuna') perché alla fine San Pietro fu sfortunato; deve avere quindi significato proprio, letterale, come parte fisica del Vate.

L'interpetazione di questo termine fu data dal sempiterno Mosconi che, nella sua Bolla di Anatema al Papa vigente e al Papa Silvio I da Arcore sentenzia il principio di analitas come fondamento del diritto di successione apostolica.È singolare che, nel nome che la Chiesa si è dato (appunto Vaticano), di questo grande Apostolo si ricordi solo la parte meno nobile. Sic transit gloria mundi.