Roberto Saviano: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[Immagine:Saviano seduto.jpg|thumb|left|220px|Roberto Saviano viene punito dalla maestra e costretto a sedersi sui ceci dopo aver ribadito per l'ennesima volta che la camorra è pesantemente collusa con la politica italiana.]]
Roberto Saviano nasce a Gomorra, quartiere di Napoli, nel [[1979]].<br />All'epoca la città partenopea non era ancora sommersa dalla [[monnezza]] ma aveva già numerosi ed evidenti problemi, tra cui i soprusi perpetati dagli spietati clan camorristici e i concerti di [[Nino D'Angelo]].<br />Roberto si dimostra subito un napoletano verace ma atipico: in una città in cui farsi i cazzi propri è l'unico modo per arrivare vivi a fine giornata, il futuro giornalista gode nel ficcare il naso nelle faccende altrui <ref>Non si sa se per incoscienza o per masochismo implicito</ref>, con una netta preferenza per quelle illegali e torbide.<br />Le sue inchieste giovanili, infatti, portano alla luce diverse attività criminali condotte all'interno della [[scuola]] elementare frequentata dal giovane Roberto, come ad esempio:
 
* L'incendio doloso appiccato all'auto del preside <s>da un bocciato</s> da sconosciuti.
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Queste prime battaglie lo rendono una delle persone più note di Napoli, e il cognome Saviano, per merito dell'indagine sulla mensa, è sulla bocca di ogni buon casalese doc (anche se solitamente viene anticipato da prefissi come "''Omm' 'e mmerd'''", "''Impiccione''" e "''Figlio di p*****a''").<br />In particolare Saviano, con la sua mania di fare la spia alla maestra e con il suo rifiuto di far copiare durante i compiti, si inimica '''Francesco Schiavone''', un pluriripetente che di lì a qualche anno diverrà un boss della camorra con il soprannome di '''Sandokan''' <ref>Il nomignolo deriva dal fatto che Schiavone in gioventù recitò nello sceneggiato [[Rai]] "Sandokan" interpretando, in maniera superba e senza trucco, un elefante del maraja</ref>.<br />[[Immagine:Roberto Saviano.jpg|right|thumb|250px|Saviano mentre si appresta a passare l'ennesima nottata sotto un ponte. È davvero [[Bomba|inspiegabile]] che questo simpatico guaglione non riesca a trovare qualcuno che gli affitti una casa...]]
Infervorato da questi successi, Saviano decide di saltare medie e superiori ("''È un gesto di sfida alla camorra''" dirà più tardi al riguardo, "''Volevo dimostrare alla popolazione di Napoli che possiamo scegliere da soli il nostro piano di studi''") e di iscriversi a [[Facoltà di Lettere|Lettere e Filosofia]], un corso che gli si addice dato che in tale disciplina [[Filosofo|bisogna soltanto parlare per ore e ore senza scopo o argomentazioni plausibili]] <ref>Detto così sembra la trama di ''Gomorra''...</ref>. Anche qui si dimostra uno studente arguto e brillante, e termina in maniera soddisfacente gli studi discutendo la sua tesi (intitolata "''Non sono calvo, mi rado per far capire alla popolazione di Napoli che la camorra non può decidere le nostre pettinature''") in un'aula stranamente deserta <s>dato che i professori erano rimasti a casa per paura di ritorsioni o attentati</s>.<br />Saviano riceve tuttavia i complimenti e il tradizionale bacio accademico dal bidello Gennaro, che dall'alto della sua terza elementare gli suggerisce di dedicarsi alla carriera di [[giornalista]], intendendo dire però giornalaio.<br />Saviano però non capisce l'equivoco e segue il prezioso consiglio, iniziando quindi una fervida collaborazione come <s>Ficcanasoficcanaso del Quartiere</s>quartiere e opinionista indesiderato per ''La repubblicaRepubblica'', ''L'Espresso'' e ''Sassi & Ghiaia'': sulle prestigiose pagine di questi quotidiani il celebre giornalista, che ormai a Napoli è amato e idolatrato alla stessa maniera di [[Adolf Hitler]] in [[Israele]], si dimostra come suo solito molto [[Coglione|prudente]] e decide di parlare solo ed esclusivamente di camorra <ref>Sempre ammesso che tale entità esista, cosa attualmente non dimostrata dalla scienza moderna</ref> e dei "presunti" traffici illeciti di quest'ultima.
 
== <s>La maledizione</s> Il successo di Gomorra ==
[[Immagine:Miriam makeba.jpg|left|250px|thumb|Miriam Makeba tenta invano di scacciare l'anatema di Saviano con uno dei suoi acuti spaccatimpani.]]
Forse ritenendo che ventisette anni sia un'età più che soddisfacente per crepare, o forse più semplicemente a causa della sua inguaribile voglia di cacare 'o cazzo, Roberto Saviano nel [[2006]] ha la bella trovata di uscirsene con un romanzo-inchiesta intitolato "''[[Gomorra (libro)|Gomorra - Viaggio nella lavatrice per svelare i panni sporchi della camorra]]''".<br />Il libro racconta, o almeno vuol far credere, della nascita e dello sviluppo di questa fantomatica "camorra", un [[Mafia|ente umanitario a scopo no-profit]] sorto in Campania grazie al solerte operato di volontari (detti il '''Clan dei Casalesi'''). Sempre secondo Gomorra, <ref>Il nomeil delcui romanzotitolo è un evidente riferimento alla [[Omosessualità|gaiezza]] dell'autore</ref>, sostiene inoltre, lache questa fantomatica camorra verrebbeviene pesantemente protetta dallo Stato <ref>Questa(questa poi fa davvero ridere: ve lo vedete voi [[Berlusconi]] mafioso?</ref>) e sarebbesi è responsabilemacchiata dei seguenti crimini:
 
* Smaltimento di rifiuti tossici provenienti da <s>Arcore</s> mezza [[Europa]].
* Mancato pagamento di una multa per divieto di sosta.
* Reclutamento di [[Bambino morto|bambini]], che vengono poi impiegati come camerieri e barman durante i party della cosca.
* Racket, vessazioni e imposizione di un clima intimidatorio nelle zone di Napoli, [[Casal di Principe]], San Cipriano d'Aversa e [[Bassano del Grappa]].
* Omicidi a gogò.
* Traffico di droga a prezzi troppo elevati. <ref>Insomma, cosa deve fare un povero cristiano per farsi una dose al giorno d'oggi?</ref>.
Il clamore suscitato dal libro e i [[Minaccia|vivi apprezzamenti]] da parte dei casalesi chiamati in causa, naturalmente [[Omicidio|molto lieti]] che il romanzo di Saviano abbia concentrato l'attenzione mediatica sulle loro attività, sono così ampi e unanimi che la famiglia dello scrittore decide di trasferirsi in [[Iraq]], ritenendolo a ragione un posto più sicuro <ref>O forse per sfuggire alla tremenda aura di sfiga che circonda lo scrittore e tutti coloro che gli stanno vicini</ref>.<br />Roberto Saviano ha ricevuto inoltre un sacco di [[Telefonata muta|telefonate]] da parte di ammiratori decisi a manifestargli la loro stima e ammirazione con un commovente silenzio: forse proprio per questo incessante viavai di telefonate (tutte tra l'altro a carico del destinatario) il nostro beniamino ha preferito togliere il suo numero dall'elenco e trasferirsi nella confortevole stazione di [[Polizia]] di Napoli <ref>Dopotutto con quella barca di soldi che ha guadagnato grazie a Gomorra, potrà permettersi la spesa di soggiornare in un hotel di lusso, no?</ref>.<br />Attualmente nel capoluogo partenopeo basta nominare il nome di Saviano per scatenare ondate di [[Iettatore|toccate di palle e scongiuri generali]]. La [[Sfiga|maledizione]] del libro di Saviano infatti non risparmia nessuno: l'ultima vittima in ordine cronologico è la nota cantante [[Africa|africana]] [[Miriam Makeba]], la quale si è prestata a cantare nel concerto anticamorra di Castel Volturno dedicato proprio a Saviano, e al termine dell'esibizione è morta di [[infarto]].<br />Inutile aggiungere che prima di avvicinarsi allo scrittore napoletano la Makeba scoppiava di salute.
 
== Il presunto attentato e l'appello dei Premi Nobel ==
[[Immagine:Dr evil.jpg|right|thumb|280px|Temendo per la sua incolumità, Saviano ha comprensibilmente scelto un sosia che si presenta al posto suo a conferenze e mostre <ref>E che probabilmente uno di questi giorni [[Mina antiuomo|salterà in aria]] al posto suo...</ref>.<br />La somiglianza tra i due è impressionante.]]Nell'ottobre 2006 l'allora Ministro dell'Interno Giuliano Amato ha deciso di affidare la scorta a Roberto Saviano, ritenendo non a torto che lasciarlo girare a piede libero per la città non sarebbe stata una bella idea: ma non per motivi di sicurezza, bensì per il danno d'immagine che Napoli avrebbe potuto patire.<br />Da allora in poi per Saviano è cominciato il [[Calvizie|calvcalvario]]ario.<br />Dapprima non è riuscito ad affittare uno straccio di casa (i proprietari si sono difesi con la scusa che lo scrittore è uno "scarrafone puzzone", ma [[Panico|alcuni sostengono che il motivo sia un altro...]]), successivamente è stato scoperto un [[attentato]] ai suoi danni ordito dai Casalesi (che erano intenzionati a piazzare una bomba nel [[Puttaniere|tratto di strada abitualmente frequentato da Saviano alle tre di notte]]), infine ha dovuto abbandonare definitivamente i consueti appuntamenti settimanali con l'estetista, che però preme da tempo per potergli effettuare una depilazione sopraccigliare.<br />Questa situazione di costante pericolo, oltre ad avergli causato la caduta dei già esigui capelli, ha spinto Saviano alla scelta di trasferirsi all'estero. In seguito a questa esternazione si sono mobilitati sei [[Premio Nobel|Premi Nobel]], i quali hanno firmato un appello in cui chiedono allo Stato maggior impegno nella lotta alla mafia e una pensione vitalizia alla commissione del Premio Nobel in virtù del loro stato di soci onorari.<br />A questo [[Chissenefrega|accorato appello]] hanno risposto le principali personalità dello spettacolo e del fancazzismo culturale, prime fra tutti il noto pacifista [[Osama bin Laden]], la fine [[Pompino|linguista]] [[Elisabetta Gregoraci]] e il semiologo [[Umberto Eco]], che ha a più riprese definito Roberto Saviano "un eroe nazionale con una palla da bowling al posto della testa".
 
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