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{{notadisambigua|il Signor Messenger|MSN Messenger}}
[[File:Beppe Grillo.jpg|thumb|250px|Messner mentre declama l'ennesimo marchettone per l'acqua Levissima.]]
{{Cit2|Altissima, Purissima, Leviss... PUTTANA EVA!|Reinhold Messner su bottiglia che gli scappa di mano sull'[[Everest]] e rotola giù a fondovalle}}
{{Cit2|Dai amore, pettinati la faccia e usciamo!|La madre del piccolo Messner prima di accompagnarlo a scuola}}
'''Reinhold [[SS|Schutzstaffel]] Messner''' è il miglior [[alpinista]] di sempre, almeno secondo [[mio cuggino]] che una volta ci ha fatto una foto insieme. Sulla cima del [[K2]].<br />Messner vanta numerosi record: è stato il primo a scalare l'[[Everest]] senza bombole di [[ossigeno]], il primo ad attraversare il [[Deserto del Gobi]] senza crema solare e il primo a fermarsi a dormire in una piazzola di sosta del [[Sud Italia|Meridione]] senza che gli ciulassero le ruote della macchina.<br />Nel [[1970]] tenta un'impresa quasi impossibile: sbrinare il [[freezer]]. Chiusosi per errore all'interno, per sopravvivere è costretto a mangiarsi l'imbottitura dello zaino e le dita dei piedi.
== Prime scalate ==
[[File:Intro zwillinge kessler.jpg|thumb|220px|Le sorelle di Reinhold, le [[Gemelle Kessler|gemelle Messner]].]]
Nato a [[Bressanone]] col nome di Rinaldo Messanera in un'umile famiglia di immigrati [[Siracusa|siracusani]], per farsi accettare nella ristretta cerchia di [[scalatore|scalatori]] tedeschi adotta lo [[pseudonimo]] che lo renderà celebre. La passione di Messner per la [[montagna]] (e per il [[vin brulé]], a detta degli [[Alcolisti Anonimi]] di [[Bolzano]]) è coinvolgente e nel corso degli anni sono molti i parenti che lo accompagnano nelle sue uscite:
*il [[fratello minore]] Gunther, travolto da una [[valanga]] di neve sull'[[Himalaya]].
*il [[fratello maggiore]] Helmut, travolto da una valanga di copertoni nella [[discarica]] di [[Caserta]].
*la [[sorella]] Olga, caduta in un crepaccio.
*lo [[zio]] Hermann, falciato da un [[gatto delle nevi]].
*il prozio Armin, centrato in pieno dall'aereo di [[Alive]].
*il cugino [[8|Otto]], sbranato da un cane da [[slitta]] impazzito.
*la [[nonna]] Gerda, rapita da un branco di [[Yeti]] infoiati.
Recentemente Messner ha proposto al figlio Hans di seguirlo nell'ennesima scalata, ricevendo però come risposta un inspiegabile:
{{Q|Attaccati al cazzo!}}
[[Categoria:Personaggi inutili]]▼
== Imprese ==
[[File:Reinhold_Messner.jpg|left|thumb|220px|Reinhold Messner, completamente ibernato dopo la drammatica salita sul Shisha Pangma, viene messo al sole nella speranza che si scongeli.]]
Messner è fautore di un modo non invasivo di affrontare le scalate, che è stato ribattezzato dagli esperti ''stile alpino'' o anche ''stile da pirla'' perché non prevede l'uso di bombole, corde, moschetti, scarponi, giubbotti, coperte, tende, provviste e altri dannosi ritrovati tecnologici.<br />Attualmente Messner è l'unico grande promulgatore di questo stile alpinistico, dopo le tragiche dipartite dell'austriaco Buhl, salito sui picchi del [[Nepal]] in sandali e [[canottiera]], e dello svizzero Loretan, logorato da una dieta a base di neve e aria.
Nel [[1975]] realizza una doppietta storica: raggiunge la vetta del Gasherbrum I, l'undicesima vetta più alta al mondo, portando sulle spalle il compagno Peter Habeler, che ha un'unghia scheggiata. Nell'occasione diventa anche il primo uomo a venir colto da [[ernia]] da sforzo su una cima di ottomila metri: l'[[ambulanza]] arriverà con un po' di ritardo.<br />Tre anni dopo la coppia Messner-Habeler si ripete, scalando l'Everest: la credibilità della prova viene però inficiata quando nel [[marsupio]] dei due vengono ritrovati due biglietti della [[funivia]]. Messner risponde ai detrattori picchiandoli in testa con una bottiglia di [[acqua minerale]] da due litri.
Negli anni seguenti Reinhold Messner fa sue le più importanti vette mondiali, tra cui il [[Shisha Pangma]], l'[[Etna]], le [[Dolomiti]] e l'impervia [[Montagna del sapone]]. Contemporaneamente amplia i suoi orizzonti: nel [[1990]], avendo mezz'oretta libera nel pomeriggio, attraversa l'[[Antartide]] camminando sulle mani e fischiettando ''Per un pugno di crauti'', noto motivetto orrendo di origine [[trentino|trentina]].
== Vita privata ==
Negli [[anni '90]] abbandona l'attività di scalatore per convolare a [[nozze]] con uno [[sherpa]], spiare le coppiette appartate nei boschi del [[Trentino Alto Adige]] e firmare libri scritti da altri.<br />La vita da [[pensionato]] gli va però stretta: Messner brama l'avventura, l'[[adrenalina]], il pericolo estremo. Per questo nel [[2004]] diventa [[parlamentare]] nei [[Verdi]], ma viene cacciato dopo il primo intervento, in cui si schiera a favore della [[caccia]] al [[panda]] e dell'introduzione della carne di [[renna]] nelle mense delle scuole italiane.
== Libri ==
*''La montagna nuda e l'alpinista guardone'' (1978)
*''Ghiaccio nelle mutande'' (1982)
*''Mi son dimenticato il cellulare in cima all'Everest'' (1986)
*''I cinquantasette percorsi inaccessibili di Monte Sdrucciolo'' (1998)
*''La prossima estate andiamo al mare'' (2003)
{{DEFAULTSORT:Messner, Reinhold}}
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