Publio Ovidio Nasone
(Augusto sull'Ars Amatoria di Ovidio.)
« Che palle... »
(Ovidio risponde alle accuse di corrompere le menti dei giovani.)
« Ti porteremo in un posto fiorente e ricco di vita nel cuore dell'Impero Romano! »
(I senatori annunciano a Ovidio il suo esilio alla pallosa Tomi in Romania.)
Ovidio (69-pecorella a.C.) fu uno scrittore latino nato a Svlmo, ridente cittadina immersa nelle montagne e i fiumi Abruzzesi. Se quest'uomo fosse vissuto ai giorni nostri avrebbe potuto avere due destini:
- Avrebbe venduto migiaia di libri alle bimbeminkia di tutta Italia e dai suoi libri avrebbero tratto magnifici film
- Sarebbe stato perseguitato dal MOIGE per la scabrosità dei suoi libri che potrebbero minare l'integrita morale dei pampini d'Italia.
Queste derivano dal fatto che nei suoi libri parlava dell'Ammmòre e al tempo ciò era pari a fare un'edizione per bambini di Cento Colpi.