Processione

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La Processione è una manifestazione religiosa itinerante, che si svolge mentre i celebranti ed i fedeli camminano, o anche corrono, recitando preghiere e cantando a squarciagola. Tutti portano una candela accesa e tutti bestemmiano per la cera bollente che cola sulla mano.

L'istituzione della Processione risale a S.Certusio, Vescovo di Tessalonica, che ne deliberò le modalità e le forme nel corso della sua prima elezione alla carica ecclesiastica (vedi voce).

Nota etimologica

S.Certusio stesso scelse il nome di Processione. Se il lettore darà una scorsa alla voce Purga, potrà rendersi conto di quanto fossero desiderati i cessi nei conventi, che a volte ne avevano uno solo per 3000 monaci. S.Certusio pensò di raccogliere fondi ed elemosine mendiante questa cerimonia, che perciò si chiamò con un termine composto: pro (finalistico) + cessione (costruzione di cessi).


Velocità di esecuzione delle processioni

La velocità del passo della processione dipende dall'officiante. Se, ad esempio, questo ha un callo maligno che lo fa zoppicare, allora tutti, officianti e fedeli, sono obbligati a zoppicare; in tal caso la velocità è lenta. In altri casi, invece,essa è velocissima, come accadde per la prima processione officiata da S.Certusio istesso. Il Santo soffriva di una fastidiosa prostatite che lo obbligava a correre continuamente in bagno; accadde così che, anche per effetto di una eccessiva bevuta del vino da messa, S.Certusio, pressato alla vescica, acelerasse progressivamente, finchè la processione assunse la velocità di marcia dei bersaglieri el oltre. In certi casi, inoltre, si viene a determinare una notevole distanza (circa 50 m.) tra officiante ed il rimanente corteo, come accadde alla processione di ringraziamento per la vittoria di Lepanto sulla flotta turca, officiata da S.Joseph Alloffateur; nel corso di tale processione quasi tutti i presenti svennero per la commozione religiosa, si disse, anche se presentavano ustioni di 3° grado alle mucose delle narici.

Svolgimento e regole della processione

Nel dispositivo fissato da S.Certusio, l'officiante, preceduto dallo stemma della diocesi, precede tutti. Immediatamente dopo di lui seguono gli ordini religiosi in ordine di resistenza alle loffe, quindi: Mosconiti, Trappisti e qualche altro Ordine mendicante; seguono poi gli Ordini ani: Salesiani, Domenicani, Francescani, Cermelitani, Comboniani, Camaldoliani, Trappani, ecc. Segue poi la Banda Musicale Diocesana, ricca di strumenti a fiato come bassotuba, bombardino, ruttofoni (vari), petofono, cornamusa, che esegue ininterrottamente l'inno religioso A uallera e' zi Rafele (una vera esecuzione). Poi seguono i fedeli, con candela e canti. I fedeli devono cantare all'unisono con la musica; se sbagliano ci sono i frati vigilanti che li aiutano con feroci bastonate sulle palle o sulle tette, a seconda. Nella processione particolarmente importanti sono gli incensieri; questi portano dei fornellini in cui vengono bruciate varie sostanze: incenso, merda secca del parroco, carta igienico usata, assorbenti (sempre usati) o anche rasche degli stessi incensieri.

La processione riformata di Papa Mosconi

Assurto al Soglio Pontificio, Papa Mosconi, constatando la caduta di spirito penitente tra i fedeli, ha riformato la processione. Innanzi a tutti vi sono i penitenti (tentati da pene), che trascinano ciascuno una pesante porta che ricorda il martirio di S.Germano; segue l'officiante che, in segno di umiltà sarà scalo ed a culo nudo; ancora, seguono i chierici, coscunoi dei quali porta un barattolo di colla per ricordare le penitenze di S.Germano. Infine la Banda Diocesana che sempre, incessantemente, initerrottamente, suona con enfasi l'inno A uallera e' zi Rafele in ricordo delle sofferenze di S.Germano......................................................