Titolo visualizzato | Portale:Cucina/Voce in vetrina |
Criterio di ordinamento predefinito | Cucina/Voce in vetrina |
Lunghezza della pagina (in byte) | 1 832 |
ID namespace | 2000 |
Namespace | Portale |
ID della pagina | 155761 |
Lingua del contenuto della pagina | it - italiano |
Modello del contenuto della pagina | wikitesto |
Indicizzazione per i robot | Consentito |
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Creatore della pagina | Treffo (rosica | curriculum) |
Data di creazione della pagina | 13:31, 24 apr 2015 |
Ultimo contributore | Treffo (rosica | curriculum) |
Data di ultima modifica | 13:31, 24 apr 2015 |
Numero totale di modifiche | 1 |
Numero di modifiche recenti (negli ultimi 180 giorni) | 0 |
Numero di autori diversi recenti | 0 |
Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | Il casu marzu, noto anche come formaggio marcio o formaggio con i vermi, è un tipico prodotto alimentare della Sardegna, vanto delle tradizioni culinarie isolane, almeno in apparenza: viene infatti esibito ai turisti d'oltremare allo scopo di dimostrare che i Sardi possiedono uno stomaco di ferro in grado di digerire qualsiasi cosa, per poi essere gettato nelle discariche al termine della stagione turistica. In verità, fa schifo a quasi tutti gli autoctoni, anche se nessuno lo ammetterà mai, per una mera questione di immagine.Denominato in loco anche casu fattittu, casu becciu, casu frazigu, hasu muhidu, casu modde o casu giampagadu a seconda dei dialetti della lingua sarda, esso viene tuttora prodotto secondo i rigorosi dettami dell'antico disciplinare risalente a quando la Sardegna era Atlantide ed il popolo Shardana spadroneggiava in tutto il mondo allora noto. Si dice anzi che la retrocessione dell'isola da Atlantide a Sardegna sia dovuta ad un castigo comminato dalle divinità locali, stufe di trovare i loro templi ammorbati da un tanfo nauseabondo e brulicanti di vermicelli che saltellavano qua e là, ma questa teoria è accettata solo nei più remoti angoli della Barbagia, i cui abitanti preferiscono cibarsi copiosamente di tale prodotto, piuttosto che ammettere di non saper fare il pecorino come si deve. Fin qui la leggenda. Nella realtà dei fatti la storia del casu marzu rappresenta un eclatante esempio della vivacità intellettuale di un popolo che ha saputo trarre enormi vantaggi da una svista iniziale, tramutandola in un successo gastronomico. |