Poppea: differenze tra le versioni

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Poppea è passata alla storia per due motivi: 1) era una grande sgualdrina 2) fu la prima donna a farsi una protesi al seno, che le permise di passare da una scarsa seconda ad una gigantesca quinta. Nata in una ricchissima famiglia della capitale italiana nel 31 d.C., fin da giovane Poppea Feliciana Modestina (questo era il suo vero nome) ebbe complessi per la piccolezza del suo seno. La madre, Feliciana Marcella Pompinia, decise di aiutare la figlia facendo arrivare dall'India un costosissimo reggiseno imbottito, che portò al tracollo finanziario della famiglia. La giovane Poppea fu così costretta a prostituirsi assieme alla madre, e durante un party alla corte imperiale conobbe niente meno che l'imperatore Nerone, sposato con la vergine frigida Oktavia. Sfoggiando il suo reggiseno imbottito, Poppea conquistò Nerone. Iniziò così una relazione tra l'imperatore e Poppea, che istigò Nerone ad assassinare Oktavia. Il delitto fece incazzare non poco la madre di Nerone, l'austera La Pina, che decise di vendicarsi: con la complicità di un'ancella, La Pina fece sparire il reggiseno imbottito di Poppea, che si ritrovò così privata del suo fascino. Ma Nerone capì ben presto l'intrigo di cui era vittima la sua amante, così, una notte, fece sgozzare la madre. Purtroppo, però, il reggiseno era stato bruciato, e in India non ne producevano più poichè la ditta che li produceva era stata conquistata dai Parti. Iniziò per Poppea un periodo tristissimo, che venne mitigato dall'acquisto della guaina snellente e modellante Slim'N Lift di Romanshop: la guaina, con tanto di pratica apertura per non doversi spogliare quando urgeva la necessità di andare al bagno, esaltava i seni di Poppea, facendoli sembrare più grandi. Ma accadde che la filosofia neoplatinica di Seneca, potente istitutore di Nerone, entrasse in coflitto con i prodotti di Romanshop, accussati di "essere menzogneri e dannosi al popolo", come si legge in Tacito (Annales, XI, 13). Nerone si trovò così tra due fuochi, tra l'amante Poppea, desiderosa di continuare ad indossare la guaina, e il suo maestro Seneca: vinse il fascino di Poppea, e Seneca fu mandato a morte. Tuttavia, i filosofi neoplatinici suoi seguaci riuscirono a far chiudere Romanshop. Un giorno, accadde che la guaina di Poppea, ancora sprovvista delle bretelle che permettono una tenuta perfetta e che saranno applicate solo tre secoli dopo, si rompesse, così che Poppea non ebbe più un corpo perfettamente modellato e un seno grande! Seguirono giorni di disperazione per la povera Poppea, così Nerone, per consolarla, chiamò un medico famoso, Galeno Gallinio, che creò una protesi a Poppea. Come il celebre medico ci riuscì, è tuttora ignoto. Poppea non ebbe tempo di godere del nuovo seno, perchè durante un viaggio in mongolfiera con alcune amiche nel 65 d.C., per l'eccesiva pressione, la protesi non resse, e Poppea, per disperazione, si gettò dalla mongolfiera. Nel punto dove il suo corpo fu trovato, Nerone fece erigere una stela commemorativa, con l'iscrizione: "Qui giace Poppea Feliciana Modestina, donna dalal quinta abbondante".
Poppea è passata alla storia per due motivi: 1) era una grande sgualdrina 2) fu la prima donna a farsi una protesi al seno, che le permise di passare da una scarsa seconda ad una gigantesca quinta. Nata in una ricchissima famiglia della capitale italiana nel 31 d.C., fin da giovane Poppea Feliciana Modestina (questo era il suo vero nome) ebbe complessi per la piccolezza del suo seno. La madre, Feliciana Marcella Pompinia, decise di aiutare la figlia facendo arrivare dall'India un costosissimo reggiseno imbottito, che portò al tracollo finanziario della famiglia. La giovane Poppea fu così costretta a prostituirsi assieme alla madre, e durante un party alla corte imperiale conobbe niente meno che l'imperatore Nerone, sposato con la vergine frigida Oktavia. Sfoggiando il suo reggiseno imbottito, Poppea conquistò Nerone. Iniziò così una relazione tra l'imperatore e Poppea, che istigò Nerone ad assassinare Oktavia. Il delitto fece incazzare non poco la madre di Nerone, l'austera La Pina, che decise di vendicarsi: con la complicità di un'ancella, La Pina fece sparire il reggiseno imbottito di Poppea, che si ritrovò così privata del suo fascino. Ma Nerone capì ben presto l'intrigo di cui era vittima la sua amante, così, una notte, fece sgozzare la madre. Purtroppo, però, il reggiseno era stato bruciato, e in India non ne producevano più poichè la ditta che li produceva era stata conquistata dai Parti. Iniziò per Poppea un periodo tristissimo, che venne mitigato dall'acquisto della guaina snellente e modellante Slim'N Lift di Romanshop: la guaina, con tanto di pratica apertura per non doversi spogliare quando urgeva la necessità di andare al bagno, esaltava i seni di Poppea, facendoli sembrare più grandi. Ma accadde che la filosofia neoplatinica di Seneca, potente istitutore di Nerone, entrasse in coflitto con i prodotti di Romanshop, accussati di "essere menzogneri e dannosi al popolo", come si legge in Tacito (Annales, XI, 13). Nerone si trovò così tra due fuochi, tra l'amante Poppea, desiderosa di continuare ad indossare la guaina, e il suo maestro Seneca: vinse il fascino di Poppea, e Seneca fu mandato a morte. Tuttavia, i filosofi neoplatinici suoi seguaci riuscirono a far chiudere Romanshop. Un giorno, accadde che la guaina di Poppea, ancora sprovvista delle bretelle che permettono una tenuta perfetta e che saranno applicate solo tre secoli dopo, si rompesse, così che Poppea non ebbe più un corpo perfettamente modellato e un seno grande! Seguirono giorni di disperazione per la povera Poppea, così Nerone, per consolarla, chiamò un medico famoso, Galeno Gallinio, che creò una protesi a Poppea. Come il celebre medico ci riuscì, è tuttora ignoto. Poppea non ebbe tempo di godere del nuovo seno, perchè durante un viaggio in mongolfiera con alcune amiche nel 65 d.C., per l'eccesiva pressione, la protesi non resse, e Poppea, per disperazione, si gettò dalla mongolfiera. Nel punto dove il suo corpo fu trovato, Nerone fece erigere una stela commemorativa, con l'iscrizione: "Qui giace Poppea Feliciana Modestina, donna dalal quinta abbondante".

[[Categoria:Personaggi storici]]
[[Categoria:Troiane]]

Versione delle 13:04, 10 mar 2008

Poppea è passata alla storia per due motivi: 1) era una grande sgualdrina 2) fu la prima donna a farsi una protesi al seno, che le permise di passare da una scarsa seconda ad una gigantesca quinta. Nata in una ricchissima famiglia della capitale italiana nel 31 d.C., fin da giovane Poppea Feliciana Modestina (questo era il suo vero nome) ebbe complessi per la piccolezza del suo seno. La madre, Feliciana Marcella Pompinia, decise di aiutare la figlia facendo arrivare dall'India un costosissimo reggiseno imbottito, che portò al tracollo finanziario della famiglia. La giovane Poppea fu così costretta a prostituirsi assieme alla madre, e durante un party alla corte imperiale conobbe niente meno che l'imperatore Nerone, sposato con la vergine frigida Oktavia. Sfoggiando il suo reggiseno imbottito, Poppea conquistò Nerone. Iniziò così una relazione tra l'imperatore e Poppea, che istigò Nerone ad assassinare Oktavia. Il delitto fece incazzare non poco la madre di Nerone, l'austera La Pina, che decise di vendicarsi: con la complicità di un'ancella, La Pina fece sparire il reggiseno imbottito di Poppea, che si ritrovò così privata del suo fascino. Ma Nerone capì ben presto l'intrigo di cui era vittima la sua amante, così, una notte, fece sgozzare la madre. Purtroppo, però, il reggiseno era stato bruciato, e in India non ne producevano più poichè la ditta che li produceva era stata conquistata dai Parti. Iniziò per Poppea un periodo tristissimo, che venne mitigato dall'acquisto della guaina snellente e modellante Slim'N Lift di Romanshop: la guaina, con tanto di pratica apertura per non doversi spogliare quando urgeva la necessità di andare al bagno, esaltava i seni di Poppea, facendoli sembrare più grandi. Ma accadde che la filosofia neoplatinica di Seneca, potente istitutore di Nerone, entrasse in coflitto con i prodotti di Romanshop, accussati di "essere menzogneri e dannosi al popolo", come si legge in Tacito (Annales, XI, 13). Nerone si trovò così tra due fuochi, tra l'amante Poppea, desiderosa di continuare ad indossare la guaina, e il suo maestro Seneca: vinse il fascino di Poppea, e Seneca fu mandato a morte. Tuttavia, i filosofi neoplatinici suoi seguaci riuscirono a far chiudere Romanshop. Un giorno, accadde che la guaina di Poppea, ancora sprovvista delle bretelle che permettono una tenuta perfetta e che saranno applicate solo tre secoli dopo, si rompesse, così che Poppea non ebbe più un corpo perfettamente modellato e un seno grande! Seguirono giorni di disperazione per la povera Poppea, così Nerone, per consolarla, chiamò un medico famoso, Galeno Gallinio, che creò una protesi a Poppea. Come il celebre medico ci riuscì, è tuttora ignoto. Poppea non ebbe tempo di godere del nuovo seno, perchè durante un viaggio in mongolfiera con alcune amiche nel 65 d.C., per l'eccesiva pressione, la protesi non resse, e Poppea, per disperazione, si gettò dalla mongolfiera. Nel punto dove il suo corpo fu trovato, Nerone fece erigere una stela commemorativa, con l'iscrizione: "Qui giace Poppea Feliciana Modestina, donna dalal quinta abbondante".