Polonio: differenze tra le versioni

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== Storia ==
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Il polonio fece la sua salvifica comparsa sulle tavole nel [[1898]], quando i cuochi [[Pierre Curie|Pierre]] e [[Marie Curie]], titolari del rinomato ''Servizio [[Catering]] Curie'', si ritrovarono senza scorte di [[rosmarino]]. La situazione era grave: dovevano preparare quindicimila pizzette per il ricevimento del giorno seguente. Che fare?<br />Svuotando la casa alla ricerca di spezie, Pierre riportò alla luce un barattolo di [[mostarda]] scaduto sedici anni prima e contenente una polvere nera dal profumo invitante. Ne diedero un po' al loro gatto [[Antoine Henri Becquerel|Becquerel]], che sembrò apprezzare.<br />Galvanizzati dall'insperato colpo di fortuna, i Curie usarono la polvere per sfornare quindicimila succulente pizzette.<br />L'indomani un'orda di invitati affamati si tuffò sul tavolo delle pizzette. I mugolii di piacere e il lavoro di mandibole riempirono la sala. "''Non ho mai mangiato nulla di così buono!''" - piangeva di gioia un invitato, mentre i capelli gli cadevano a ciocche.<br />"''Qual è la ricetta?''" - volle sapere una donna la cui testa andava via via assumendo il colore e le dimensioni di un [[melone]].<br />Al termine del ricevimento Marie, Pierre e Becquerel il gatto fluorescente vennero portati in trionfo, ma piano, perché tutti gli invitati si sentivano fiacchi e avevano perso la vista.<br />Negli anni seguenti la fama dei Curie sarebbe divenuta planetaria e i primi fortunati assaggiatori, tutti casualmente ricoverati nel reparto di [[Oncologia]] dell'ospedale di [[Parigi]], contribuirono con la loro testimonianza ad alimentare la leggenda delle pizzette.


== Impiego in cucina ==
== Impiego in cucina ==

Versione delle 22:09, 29 set 2009

Template:Incostruzione Template:Suorgermana Il polonio è una saporosa spezia che non manca mai nelle cene ufficiali del KGB.

Storia

Il polonio fece la sua salvifica comparsa sulle tavole nel 1898, quando i cuochi Pierre e Marie Curie, titolari del rinomato Servizio Catering Curie, si ritrovarono senza scorte di rosmarino. La situazione era grave: dovevano preparare quindicimila pizzette per il ricevimento del giorno seguente. Che fare?
Svuotando la casa alla ricerca di spezie, Pierre riportò alla luce un barattolo di mostarda scaduto sedici anni prima e contenente una polvere nera dal profumo invitante. Ne diedero un po' al loro gatto Becquerel, che sembrò apprezzare.
Galvanizzati dall'insperato colpo di fortuna, i Curie usarono la polvere per sfornare quindicimila succulente pizzette.
L'indomani un'orda di invitati affamati si tuffò sul tavolo delle pizzette. I mugolii di piacere e il lavoro di mandibole riempirono la sala. "Non ho mai mangiato nulla di così buono!" - piangeva di gioia un invitato, mentre i capelli gli cadevano a ciocche.
"Qual è la ricetta?" - volle sapere una donna la cui testa andava via via assumendo il colore e le dimensioni di un melone.
Al termine del ricevimento Marie, Pierre e Becquerel il gatto fluorescente vennero portati in trionfo, ma piano, perché tutti gli invitati si sentivano fiacchi e avevano perso la vista.
Negli anni seguenti la fama dei Curie sarebbe divenuta planetaria e i primi fortunati assaggiatori, tutti casualmente ricoverati nel reparto di Oncologia dell'ospedale di Parigi, contribuirono con la loro testimonianza ad alimentare la leggenda delle pizzette.

Impiego in cucina

I trascurabilissimi effetti collaterali

Uno di questi tre ricercatori lavora quotidianamente a stretto contatto col polonio. Ma chi?

Aneddotica