Polonio: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia gemellata con la Liberia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Riga 12: Riga 12:
== Avvertenze e Precauzioni ==
== Avvertenze e Precauzioni ==


Il polonio preso in dosi eccessive può farvi tirar le quoia dal piacere per il suo gusto agrodolce col retrosapore di radioattivo, inoltre è ritenuta una sostanza dai poteri afrodisiaci, le cui proprietà erano già riconosciute dai [[coprofagi]] del Zimbawe dal 1999.
Il polonio preso in [[dosi]] eccessive può farvi tirar le quoia dal piacere per il suo gusto agrodolce col retrosapore di radioattivo, inoltre è ritenuta una sostanza dai poteri afrodisiaci, le cui proprietà erano già riconosciute dai [[coprofagi]] del Zimbawe dal 1999.




Riga 19: Riga 19:
[[Categoria:Russia]]
[[Categoria:Russia]]
[[Categoria:Polonia]]
[[Categoria:Polonia]]
[[categoria:alimentazione]]

Versione delle 23:19, 21 mar 2008

Template:Potenzialità Il polonio è un ingrediente segreto usato nelle cene ufficiali del KGB.

Storia

Il Polonio venne scoperto nel 19 a.C. (giù di li) dalla scienziata Marie Curie, da qui il nome Polonio (io l'avrei chiamato Maricurionio). Questo efficace e gradevole elemento aromatico non fece fatica a diffondersi su larga scala graze alle colonie di Ebrei che dopo aver acquistato il brevetto della Curie lo commercializzarono su scala globale ai livelli del Kebab. Oggi il Polonio vanta di essere uno degli ingredienti più gettonati nei prodotti cullinari della Russia Stalinista.

Impiego

Il polonio rende i vostri piatti dal gusto inconfondibile e indimenticabile. La ricetta della sua creazione è tenuta segretissima dal KGB che ne detiene diritti di sfruttamento. Si pensa che i fondi ricavati dalla vendita del polonio siano utilizzati per finanziare la politica del Vatikan.

Avvertenze e Precauzioni

Il polonio preso in dosi eccessive può farvi tirar le quoia dal piacere per il suo gusto agrodolce col retrosapore di radioattivo, inoltre è ritenuta una sostanza dai poteri afrodisiaci, le cui proprietà erano già riconosciute dai coprofagi del Zimbawe dal 1999.