Pioggia di animali: differenze tra le versioni

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== Effetti collaterali ==
== Effetti collaterali ==
Durante la pioggia di animali, gli animali tendono a cadere. Ogni caduta è caratterizzata da due tempi: il viaggio e l'arrivo. Il viaggio è l'intervallo di tempo/spazio tra il momento in cui il fattore di trasporto decide di lasciar andare il corpo che trasportava e il momento in cui questo corpo tocca il suolo, che è l'arrivo. Ovviamente quando un animale arriva a terra si spiaccica. Se una rana si spiaccica in un bosco e nessuno la sente, si è davvero spiaccicata? Questo non possiamo saperlo, a meno che di non chiedere agli scoiattoli che vivono nel bosco. Ma se una rana, anzi mille rane (una pioggia di animali si chiama pioggia perché gli animali, oltre che cadere, sono anche in numerosa compagnia. Una goccia di pioggia infatti non è mai da sola) cadono fuori dal bosco, magari in piazza durante il mercato del mercoledì che qualcuno ha voluto fare nonostante il tempo di merda, allora queste rane qualcuno le sentirà. Parliamo di rane per fare un esempio, ma una pioggia di animali può far precipitare tanti altri tipi di bestie minute. Pesci, mammiferi, rettili, ananas. È ovvio che la caduta di numerosi animali in un luogo frequentato scateni certi effetti indesiderati. Già è brutto essere pigliati a pesci in faccia, ma almeno quando succede uno se lo aspetta. Trovarsi d'un tratto con dei salmoni che ti picchiano sulla testa non è sicuramente meglio. Qualunque altro animaletto fa lo stesso effetto. Quanto meno, però, si può dire che una pioggia di animali, seppur fastidiosa, raramente è letale, se non ci scivoli sopra. Anzi, può anche essere una bella alternativa alla solita spesa al supermercato (ma qui parte il teorema della relatività, che dice che ai pescivendoli non piace che piovano trote senza manco fare lo scontrino). L'unica volta in cui una pioggia di animali fu percepita in modo totalmente negativo fu la volta della pioggia di vitelli dell'Arkansas nel 1981 in Oklaoma. Lì però la colpa fu di un aereo cargo con le serrature rotte, e infatti questo avvenimento non è considerato canonico.

Versione delle 03:57, 19 nov 2016

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- Moglie: “Caro! Ma i pesci volano?”
- Marito: “No, amore, non volano”
- Moglie: “Ah, ecco perché stanno cadendo!”

La pioggia di animali è un comune fenomeno atmosferico provocato principalmente da forti venti, ira divina e diffusa anoressia tra la fauna locale. Dal nome si potrebbe pensare che si tratti semplicemente di acqua reclamata da certe bestie, ma non è così. Si chiama pioggia di animali perché gli animali fanno parte delle precipitazioni, ma non di loro spontanea volontà (a meno che non si tratti di lemmini).

Cause

A causare la pioggia di animali possono partecipare diversi fattori. L'ingrediente principale è un tempo di merda. Uragani, tempeste, trombe d'aria e il prestissimo fanno volare in aria un sacco di roba: case di paglia, case di legno, case di lego, veicoli, poetiche buste di plastica, aquiloni, tasti del pianoforte e specialmente animali. Gli animali sono esattamente il secondo ingrediente di una pioggia di animali. Senza di essi sarebbe soltanto pioggia. Molti animali hanno un cervello troppo poco sviluppato per comprendere le previsioni meteo e quindi prendere certe precauzioni in caso di mal tempo. Contemporaneamente, molte bestie sono pure piccole, di scarso peso e aerodinamiche; caratteristiche perfette per volare. Nessuno degli animali coinvolti in una pioggia di animali si sarebbe mai aspettato di volare, un giorno. Forse alcuni lo sognavano, alcuni ci provavano pure facendo la fine di Icaro. Eppure un giorno eccoli là, nel blu dipinto di blu a librarsi come uccelli, a vedere il mondo dall'alto, non sapendo che quella è solo una parte del viaggio. Il vento è crudele. Prima li prende, li solleva in aria con la sua furia, li porta oltre le vette dei più alti monti, li fa sognare. Poi li abbandona. «Ecco, hai volato, ma non sei una creatura del cielo. Torna a casa piccolo angelo». E giù, migliaia di animali tornano alla loro terra, o a una terra che non è la loro perché una volta vivevano a mare, o anche il contrario. Fatto sta che ad un certo punto cadono. Punto. È la pioggia di animali, baby.

Effetti collaterali

Durante la pioggia di animali, gli animali tendono a cadere. Ogni caduta è caratterizzata da due tempi: il viaggio e l'arrivo. Il viaggio è l'intervallo di tempo/spazio tra il momento in cui il fattore di trasporto decide di lasciar andare il corpo che trasportava e il momento in cui questo corpo tocca il suolo, che è l'arrivo. Ovviamente quando un animale arriva a terra si spiaccica. Se una rana si spiaccica in un bosco e nessuno la sente, si è davvero spiaccicata? Questo non possiamo saperlo, a meno che di non chiedere agli scoiattoli che vivono nel bosco. Ma se una rana, anzi mille rane (una pioggia di animali si chiama pioggia perché gli animali, oltre che cadere, sono anche in numerosa compagnia. Una goccia di pioggia infatti non è mai da sola) cadono fuori dal bosco, magari in piazza durante il mercato del mercoledì che qualcuno ha voluto fare nonostante il tempo di merda, allora queste rane qualcuno le sentirà. Parliamo di rane per fare un esempio, ma una pioggia di animali può far precipitare tanti altri tipi di bestie minute. Pesci, mammiferi, rettili, ananas. È ovvio che la caduta di numerosi animali in un luogo frequentato scateni certi effetti indesiderati. Già è brutto essere pigliati a pesci in faccia, ma almeno quando succede uno se lo aspetta. Trovarsi d'un tratto con dei salmoni che ti picchiano sulla testa non è sicuramente meglio. Qualunque altro animaletto fa lo stesso effetto. Quanto meno, però, si può dire che una pioggia di animali, seppur fastidiosa, raramente è letale, se non ci scivoli sopra. Anzi, può anche essere una bella alternativa alla solita spesa al supermercato (ma qui parte il teorema della relatività, che dice che ai pescivendoli non piace che piovano trote senza manco fare lo scontrino). L'unica volta in cui una pioggia di animali fu percepita in modo totalmente negativo fu la volta della pioggia di vitelli dell'Arkansas nel 1981 in Oklaoma. Lì però la colpa fu di un aereo cargo con le serrature rotte, e infatti questo avvenimento non è considerato canonico.