Pilota

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Attenzione: se non sei un esperto questa pagina ti sembrerà al 80 % cazzate!! Nel caso tu fossi un esperto la percentuale arriva al 100%


Comandante:

Figura autoritaria per eccellenza, divenuto fancazzista con il passare del tempo, il processo diventa più veloce se è un pilota di alitalia, fuori dall’aeroplano diventa affidabile e professionale quanto una fiat ritmo. Da sempre e da tutti il termine comandante è stato associato a: “minchia se fa brutto” da quando il primo ufficiale diventa comandante si trasforma, incominciano ad arrivare i capelli bianchi, che nel frattempo sono cresciuti a dismisura, creando così un mix di pettinatura tra Cocciante e Montezemolo. Il primo ufficiale al momento della trasformazione, incomincia a sentirsi onnipotente e autoritario, questo gli conferisce la caratteristica unica del comandante, ma di quelli tosti però, la capacità di trombasi le hostess gnocche e di azzittire, in chissà qual modo, la propria ragazza mentendo spudoratamente, dicendo che sono solo voci e portandola fuori a cena. L’autorità del comandante anziano è indiscutibile sempre e comunque, è come un papà, cosa che potrebbe anche essere, dopotutto è riconosciuto che i piloti ciulano come pochi, L’autorità di un comandante, specie se di derivazione aeronautica, è pare a quello di nostro signore Gesù cristo, ma con la differenza che la divisa con le strisce oro è molto più figa di una tonaca bianca, i comandanti sono spesso colpevoli di credersi onnipotenti e di smadonnare come scaricatori di porto ubriachi, cosa per altro comprensibile se pensiamo all’Enac ( Effettivamente Non ci Affatichiamo proprio per un Cazzo) che controlla il traffico aereo. Il comandante rimane sempre un uomo buono, romantico e d’onore, se ti deve insultare, ti insulta in faccia e magari anche davanti a tutti, crede ancora che nonostante l’FMS, il Fly-by-wire, l’automanetta, l’autopilota, l’autocazzi, l’ils e la vocina sexy del radar-altimetro, sia lui a portare l’aeroplano, è protettivo e indulgente come tuo padre, “se sbagli a fare la sid, il ritorno te la fai attaccato alla deriva”, dopotutto lui è sempre li ad insegnarti tutto e a riparare tutti i casini che fai, nonostante che non segua le chiamate standard, e fosse solo quello.. E poi sappiamo che lui lo fa per il tuo bene e per la tua crescita, non lo fa affatto per ripicca personale.


Primo ufficiale:

E’ lui, il pilota giovane, che stupisce grazie al suo nuovo lavoro le ragazze, prima e assoluta tattica di rimorchio, l’idolo delle nonne e delle mamme, “perché ha la testa sulle spalle” quello che indossa solo occhiali rayban, i capelli corti, la cicca e quel sorriso da Fonzy, è lui lo stereotipo del pilota figo, del pionere. Conosce a memoria dai 20 ai 56 manuali di ogni tipo sull’aviazione e non, dal basical knowledge al manuale di cucina dell’Air force one scritto dello chef toni, dal GPS alla navigazione astronomica dei fenici. E’ instancabile, lavora come un pazzo sempre e comunque, anche se prima o poi gli passerà. E’ attento, preciso e puntiglioso, ma nonostante tutto continua ancora a combinar casini e cosa più grave incomincia a tastare la fauna delle hostess riservato al comandante, per questo è continuamente sgridato umiliato dal comandante, non perché il comandante tema il confronto, ma solo perché è giusto così. E’ sempre molto umile nei confronti del comandante, in lui vede la figura del padre che lo bastonò da piccolo, è rispettoso, è silenzioso, non sporca in giro e si accontenta di poco. Crede ancora che quella mancata collisione con un Cessna rosso durante la notte di natale sia in realtà stata la slitta di Babbonatale che in mancanza del tcas si separava a vista cosa per lui non molto intelligente tenendo conto il freddo, la nebbia e che stava attraversando una TMA. Volare per il neo pilota è come la prima volta, non si stanca mai, sempre e comunque, è probabile che dopo un volo di ritorno da Cancun durato 12 ore si attacchi nuovamente al pc a giocare a Flight Simulator a fare procedure, per lui è normale amministrazione.