Pathfinder

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Il Dungeon Master approva quest'articolo

Per questo risparmierà il tuo personaggio da una brutta morte, lenta e dolorosa. Ma non sgarrare, non lo contraddire e non farlo arrabbiare se non vuoi che un tuono uccida te e i tuoi compagni. Ricorda:
Lui è un dio, tu no.


« "Non capisci, è molto meglio della 3.5!" »
(Nerd su Pathfinder)
« "Ma sono solo tiri di dado, in D&D c'è l'interpretazione!" »
(Purista dei GDR su Pathfinder)
« "Almeno in questa vita posso essere un Tiefling ermafrodita con 22 Carisma." »
« "Ok, alla fine ho deciso di prendere...'Protezione dai Fusilli'. Altri 50 incantesimi e finisco il level up!  »
(Giocatore medio di Pathfinder)

Pathfinder è un Gioco di Ruolo nato da una bizzarra crescita tumorale mai diagnosticata di Dungeons & Dragons, che dopo essersi staccata ha acquisito senzienza propria ed è stata amorevolmente adottata dalla Pazzio Inc., che ancora oggi ne promuove la metastasi pubblicandone tra le 3 e le 5 espansioni al minuto. Una cosa certa è che qualunque sia l'ambientazione, ci sarà sempre una divinità perennemente incazzata che incarni la volontà del Master, pronta a fulminare istantaneamente e senza Tiro Salvezza qualunque PG faccia qualcosa che non aveva previsto.

Ambientazione

Le campagne di Pathfinder si ambientano in un pianeta uguale ma diverso dalla terra chiamato Golarion. Poco si sa su di esso, tuttavia, dato che il 99,999999% delle campagne ha ambientazioni "personalizzate" tirate fuori dagli anfratti più improponibili della fantasia del Master, che si reputerà sempre troppo abile nella costruzione di mondi per giocare campagne "scritte da altri", salvo poi andare nel panico perchè non riesce a scrivere mezza campagna che non sia copiata da altri universi fantasy, lasciando la sua ambientazione nell'oblio.

Regole

Massimizzando l'abilità "Compilare Schede", questo giocatore è riuscito finalmente a far salire di livello il PG che aveva dal 1975

A differenza del suo cugino più famoso, Pathfinder ha un regolamento molto più snellito, infatti la creazione di un personaggio impiega soltanto una media di 24 giorni di ritiro totale dalla civiltà, più altri 7 giorni per fare calcolare a un computer quantico della NASA il modesto numero di variabili derivate dalla scheda, come la resistenza agli aromi di menta o la capacità di maneggiare i pelaverdure, che andranno comunque totalmente stravolte non appena il personaggio salirà di livello.

Come in tutti i Giochi di Ruolo esistenti, il giocatore avrà una razza, una classe e un modesto numero di abilità in cui investire i suoi preziosi punti, sapendo bene in anticipo che l'abilità più figa del personaggio verrà resa inutile dal Master che creerà sempre e solo situazioni in cui risulterà inutile, mentre il giocatore, nella vita vera, farà continui tiri su Volontà per evitare di suicidarsi.

Il gioco in sè è molto semplice: il Dungeon Master narrerà leggendo dal libro la situazione improbabile in cui si sono cacciati i PG dei giocatori e, a intervalli random, li interpellerà su cosa vogliano fare, richiedendo da parte loro un tiro su abilità per vedere se riescono nel loro intento o causano la morte propria e di tutto il party fra bestemmie e violenze tirando un famigerato Fallimento Critico su una prova di Furtività, Acrobazia o Potatura di Gerani.

Il 99% queste situazioni sfoceranno in un combattimento, in cui può agire solo un combattente per volta e tutti tirano l'Iniziativa, che funziona come la coda dal salumiere in quanto il risultato determina da quanti mostri devi prenderti mazzate nelle reni prima di potere agire. Un round di combattimento può durare dai 3 secondi a un'intera serata, a seconda dello scazzo dei giocatori, il tasso di caffeina nel sangue del Master e il numero di manuali necessari per interpretare l'azione proposta dal giocatore.

Ognuna di queste situazioni ha tra le 20 e le 500 pagine dedicate su un manuale o una sua espansione, inclusi ma non limitati a:

  • Zappare la terra
  • Leccare creature allucinogene
  • Farsi figo
  • Colpire un nemico con un getto di urina
  • Costruire gommoni
  • Stuprare fenicotteri
  • Intrecciare ortiche
  • Lanciare gnomi
  • Ritirarsi a vita privata

Combattimento

Un disgraziato Halfling si rende conto che non sopravviverà fino al suo prossimo turno.

In Pathfinder ogni combattente ha sei secondi di totale isolamento temporale durante i quali può fare tutto ciò che vuole: camminare, correre, caricare, picchiare, lanciare incantesimi, parlare con i compagni, scaccolarsi, chiedere pietà e azioni simili. Tuttavia, questa è un'arma a doppio taglio, e per ogni volta che un guerriero inganzito massacrerà ridacchiando un goblin indifeso ce ne sarà un'altra in cui il medesimo bestemmierà tra i denti quando altri dieci goblin che non aveva visto lo penetrano analmente con violenza senza che lui possa fare niente per difendersi fino al turno seguente.

Anche se alcuni buonisti narrano improbabili storie di "gioco di squadra", in cui presumibilmente i PG si aiutano a vicenda a superare le sfide, in realtà per combattere basta pestare/sparare/lanciare incantesimi a caso finchè non muoiono o non restano più mostri da massacrare, dopodichè i membri del party ancora in vita raccolgono il loot e i cadaveri dei caduti e tirano avanti.

Raramente succederà che, per far andare avanti la storia o per semplice scocciatura, il Master decida che forse quell'ultimo mezzorco che ha visto i suoi compagni trucidati da un gruppo di guerrieri armati fino ai denti e terminerà il combattimento con la resa del nemico, che verrà comunque puntualmente ucciso dal PG del solito giocatore che non presta attenzione a niente di ciò che succede quando non è il suo turno.

Magia

Una cosa che non può mancare nei Giochi di Ruolo è la magia. In Pathfinder, essere capace di lanciare gli incantesimi rendono un PG effettivamente un Dio sceso in terra, dato che, mentre le espansioni in continua produzione non contengono un emerito cazzo per i picchiatori o gli sparatori, conterranno invece dozzine di nuovi incantesimi che i maghi faranno a gara per aggiungere al proprio grimorio, siano essi al livello di potenza di "Depilazione istantanea" o "Trasforma in un'arvicola chiunque non si chiami Gianbignolo nel raggio di 100 metri"

Un Mago che, lanciando a caso Raggio Bruciante, ha appena ucciso per sbaglio il boss finale della campagna.

In Pathfinder esistono due tipi di caster:

  • I Preparati, che possiedono potenzialmente ogni incantesimo del gioco, ma devono decidere in anticipo quanti e quali lanci spenderanno per ciascuno, portando a multipli tentativi di linciaggio quando inevitabilmente avranno l'incantesimo necessario per salvare un compagno da morte certa, ma non l'avranno preparato quel giorno
  • Gli Spontanei, che, in pieno stile Pokémon, conoscono un numero limitato di incantesimi, rendendoli cronicamente depressi quando quelli che avranno imparato fino ad allora diventeranno inutili.

In entrambi i casi, la capacità distruttiva dei caster aumenta cubicamente con il loro livello, al punto che qualsiasi caster superiore al primo si ritroverà attaccato al culo un dispositivo antimagia di qualche sorta per impedirgli di sfanculare la campagna con uno schiocco di dita.