Pallanuoto

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« È uno sport molto pesante, fidati! »
(Tipico pallanuotista che si fa figo, ma che in realtà in partita ha l'agilità di un tappo di sughero)
« Pallanuoto? Cos'è, calcio in acqua? LOL »
(Persona molto triste che tenta di fare una battuta)
« Sono anni che faccio questo lavoro e tutti mi insultano da sempre per ogni cosa che faccio »
(Arbitro di pallanuoto nella sua fase depressa, poco prima del suicidio)

La pallanuoto (o "nuota la palla") è uno sport acquatico nato a Paperopoli praticato in stagni rigorosamente al chiuso il cui scopo è quello di affogarsi a vicenda e tornare a casa gonfi come l'Omino Michelin prima dell'intervento. Uno spettatore attento potrebbe essere in grado di intravedere un oggetto sferico (solitamente sul giallo piscio) che i giocatori si passano come in preda a convulsioni e alla maledizione del Demonio; ma dopo le analisi di alcuni scienziati, ci è finalmente pervenuto un abbozzo di regolamento, grazie al quale oggi siamo in grado di capire l'utilità di questo oggetto: il pallone.

È noto al pubblico per numerosi casi di unghia incarnita e verruche (talvolta si trasforma in tifo) che sono soliti trasmettersi in acqua, negli spogliatoi e nell'ultima pizza che hai mangiato. Sì, quella.

Origini

Le prime notizie riguardanti la pallanuoto risalgono a pochi anni fa, ma non tutti sono d'accordo nel collocarla in questa data. Grazie a ricerche accurate, sono state rinvenute numerose fosse larghe 5 metri e profonde 60 centimetri, che probabilmente erano il punto di ritrovo primitivo dei membri. Occorre precisare che questa disciplina fu considerata a lungo un'eresia dalla Chiesa , infatti i primi pallanuotisti erano costretti a sfuggire per tutta la vita dalla poco piacevole prospettiva di essere impalati, perciò iniziarono a rifugiarsi nei famosi cunicoli sotterranei, detti catacombe, da loro stessi creati per l'occasione.