Nonsource:Processus hodiernae mundi

Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Processus Hodiernae Mundi è un trattato scritto dal prete, teologo e filosofo Don Andrea Monetti durante il primo periodo di sacerdozio, egli in questo trattato nelle vesti di uomo religioso pone a processo alcuni fattori del mondo contemporaneo.

Introduzione

Perché metto a processo il mondo di oggi? Perché un mondo che è una chiavica, abitato da gente che è una chiavica e che supporta idee, pensieri, propositi e proposte che oltre ad essere immorali, peccaminosi, pericolosi, sono anche pensati e strutturati dalla gente una chiavica. Nella mia parrocchia ci sono molti casi umani che sarebbe il caso raccontare e mettere a processo in questo trattato, esperienze di vita vissute e rivissute da tutti i parrocchiani e gli uomini di buona e cattiva volontà che mi sono capitati da vanti nella mia vita ecclesiastica. Leggendo questo breve trattato, capirete veramente perché questo mondo andrebbe messo sotto processo da un uomo di chiesa e di specchiata fede.

Capitolo primo: False fedi e falsi credi

Nel mondo di oggi ci capita spesso di trovare persone che abbiano delle false fedi, nelle mia carriera ecclesiastica mi è capitato moltissime volte di incontrare persone di falsa fede. Come smascherare un falso credente e fedele? Molto semplice, vedere se viene a messa tutte le domeniche, se frequenta la parrocchia e se attivamente partecipa alla vita parrocchiale. Uno dei casi posti sotto analisi è quello di Gaetano, un mio parrocchiano a cui smascherato la finta fede. Credevo seguisse la fede cristiana cattolica invece si era casualmente convertito ad una religione inventata, qui vi riporto la registrazione scritta di una confessione avuta tra me e lui.

La falsa fede di Gaetano

- Don Andrea: “Figliuolo come mai vieni a confessarti? Non vieni mai a messa, in parrocchia non ti fai vedere.”
- Gaetano: “Padre io vengo sempre a messa, partecipo sempre alla vita parrocchiale, e quando ho tempo vengo a confessare.”
- Don Andrea: “Vieni sempre a messa? La domenica dov'è che ti siedi?”
- Gaetano: “Lì, dietro quella colonna.”
- Don Andrea: “Non è vero, stai mentendo, STAI MENTENDO! Tu dici di sederti laddietro alla colonna, invece non è vero, impara a dire le bugie.”
- Gaetano: “Si è vero, non vengo a messa la domenica, mi ha sbugiardato sul nascere...certo che sto Don Andrea è tutt strunz.”
- Don Andrea: “Che cos'hai detto? Ca so' tutt strunz?”
- Gaetano: “No padre, non ce l'avevo con lei, era un'altra persona.”
- Don Andrea: “Siamo a due bugie Gaetano, non ti permettere più di dirlo: IO NON SO TUTT STRUNZ, CAPITO?”
- Gaetano: “Va bene padre.”
- Don Andrea: “Hai un'altra fede al di fuori di me?”
- Gaetano: “Si...No...Ni!”
- Don Andrea: “Ripeto. Hai un'altra fede al di fuori di me? ”
- Gaetano: “Si, è vero, ho un'altra fede in cui credo.”
- Don Andrea: “Che fede e che credo sono?”
- Gaetano: “Credo nel salernitanesimo padre.”
- Don Andrea: “Guarda che è una falsa religione quella che stai professando al di fuori di quella cristiana, è una falsa fede quella che segui, il salernitanesimo non esiste.”
- Gaetano: “Io credo in Vincenzo De Luca, nel suo credo e nella sua parola.”
- Don Andrea: “Sai che hai commesso un gravissimo peccato? Un peccato mortale addirittura.”
- Gaetano: “Perché padre? Perché credere in De Luca è peccato mortale?”
- Don Andrea: “Hai idolatrato altra divinità al di fuori di Dio, lo sai?”
- Gaetano: “No, non lo sapevo. Ma almeno me la da l'assoluzione?”
- Don Andrea: “Ma quale assoluzione, ma che assoluzione...Vedi di andartene da questa casa, te è la tua finta fede, infedele salernese che non sei altro.”

Conclusioni

In seguito a questa mancata assoluzione, Gaetano è stato scomunicato a vita dalla chiesa, così s'impara a professare un'altra divinità al di fuori del Dio professato fedelmente da noi cristiani cattolici. Gaetano, come pochi, quando finirà di campare, andrà al piano di sotto nel girone degli infedeli verso la religione.