Nonsource:Divina Commedia: differenze tra le versioni

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..e in quella bolgia di ladri e d'assassini
..e in quella bolgia di ladri e d'assassini
riconobbi Mastella, il Pera, il Dini
riconobbi Mastella, il Mussi, il Dini
ed il Tajani, il Previti, l'Urbani
ed il Tajani, il Previti, l'Urbani
e quei che avean rubato a piene mani
e quei che avean rubato a piene mani
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{{Citazione||<poem>..e il Vate mio volle che io vedessi
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l'infinita sequenza di quei cessi
l'infinita sequenza di quei cessi
"..e quell'anime saranno perdonate
"..e quell'anime saranno perdonate
a cinque tonnellate di cacate
a cinque tonnellate di cacate;
ma per peccati gravi con solazzo
ma per peccati gravi con solazzo
ci vuole il trattamento [[Wilhiem Franz Scarthz|a spilamazzo]].."</poem>|Dante Alighieri|Dante|([[Divina Commedia|Purgatorio]])|}}
ci vuole il trattamento [[Wilhiem Franz Scarthz|a spilamazzo]].."</poem>|Dante Alighieri|Dante|([[Divina Commedia|Purgatorio]])|}}
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{{citazione|<poem>Giunto che fui del Paradiso al centro
nei cessi trovai scritto "Fate dentro"
nei cessi trovai scritto "Fate dentro!"
e assiso al vaso, torcendosi i coglioni,
e assiso al vaso, torcendosi i coglioni,
iroso bestemmiava il gran [[Germano Mosconi|Mosconi]]</poem>|Dante Alighieri|Dante|([[Divina Commedia|Paradiso]])|}}
iroso bestemmiava il gran [[Germano Mosconi|Mosconi]]</poem>|Dante Alighieri|Dante|([[Divina Commedia|Paradiso]])|}}

Versione delle 01:31, 30 set 2007

Template:Noncitazioni

« Papè Satàn, papé Satàn aleppe. »
(Dante Alighieri)
« 

..ciò che move il sole e l'altre stelle
e che sovente fa indurir le palle..

 »
(Dante Alighieri)
« 

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai nel culo una matita,
meschino surrogar di me meschino,
che nel cul desiava un cazzo equino

 »
(Dante Alighieri)
« Li porta tutti lui con quel gommone!/ Ma non avea forato? »
(Dante Alighieri)
« 

l'oscuro Regno onde sempre risuona
la musica infernal che non perdona,
che non ha tregua, che non tiene stallo,
di Mariottide e del drudo Billy Ballo

 »
(Dante Alighieri)


« 

“E Satana, torcendosi le coglie
ai dèmoni atterriti: "Voi, canaglie!
che ammetteste all'Inferno sta' munnezza!
Ma chi me l'ha mandata sta schifezza?" ”

 »
(Dante Alighieri)
« 

E di Sodoma i figli a piè levati
fuggian per non essere inculati
dai demoni arrapati col radello
che gli facean il cul come cappello..

... il dèmone arrapato l'inseguia
col pene equino, per l'infernale via
ed altri ancora, con i cazzi a randelli
gridavan "Fermati, fermati Rutelli!!
Come facesti col popolo italiano
come un portone ti faremo l'ano!!"...

..e Minosse con parlare arcano
disse: "Troio, accattone e gran puttano!
Loffier, fornicator e femmenella.
Nelle fogne infernali va il Pannella!
E affinchè il castigo non si perda
tutta la bocca riempitegli di merda!"

 »
(Dante Alighieri)


« 

.....parea senza castigo o punizioni
e stava assiso e triste il Berlusconi.
"A quale pena t'hanno condannato?"
"La peggio, tutti i soldi m'han levato!"

 »
(Dante Alighieri)
« 

..e in quella valle cosparsa di chiodi
a culo stretto camminava Prodi
portando a braccia una sconcia fardella
una fetida e immensa mortadella
grande più di quel cazzo che, (mortacci !)
avea ficcato in culo ai poveracci....

..e in quella bolgia di ladri e d'assassini
riconobbi Mastella, il Mussi, il Dini
ed il Tajani, il Previti, l'Urbani
e quei che avean rubato a piene mani
e nella pece, oramai ben cotti,
il Boselli, il D'Alema, il Bertinotti....
 
...e trasportava giganteschi coglioni
di pietra, grossi come palloni
e arrancava salendo su quel colle
l'Emilio Fede, il contator di palle..

...e quando ormai schifato tutto m'era
mi si parò dinanzi il turpe Pera,
filososo mutato in accattone,
rinnegator di senno e di ragione,
che tradì suo pensare e si fè prono
al Berlusconi e al pontificio trono....

...e vidi Bassolin che di grandezza
avea soltanto i cumuli e' munnezza,
dannato al pasto con ugual misura
di monete e di laida spazzatura...

.....


 »
(Dante Alighieri)


« 

..e il Vate mio volle che io vedessi
l'infinita sequenza di quei cessi
"..e quell'anime saranno perdonate
a cinque tonnellate di cacate;
ma per peccati gravi con solazzo
ci vuole il trattamento a spilamazzo.."

 »
(Dante Alighieri)


« 

Giunto che fui del Paradiso al centro
nei cessi trovai scritto "Fate dentro!"
e assiso al vaso, torcendosi i coglioni,
iroso bestemmiava il gran Mosconi

 »
(Dante Alighieri)
« 

L'angelico certame tutto in coro
cantava laudi a Dio cinto d'alloro
e condotta da Arcangelo Gabriele
cantava a Lui "A uallera e' zi Rafele"

 »
(Dante Alighieri)