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{{NonNotizie|18|maggio|2018}}
[[File:Gregge pecore.jpg|right|thumb|280px|I nuovi impiegati del Comune di Roma che tornano alla stalla dopo una
Contando i parchi, i giardini e le riserve naturali, Roma dispone di un verde pubblico di circa 82.000 ettari, che la rendono la città più "verde" d'[[Europa]]. Solo per tagliare l'erba e potare le siepi servirebbe un esercito di giardinieri oppure, in alternativa, qualche migliaio di bombe al [[napalm]]. Considerando che queste ultime sono già state assegnate al piano di sgombero per i [[Campo nomadi|campi nomadi]], serviva l'idea vincente.<br /> Virginia Raggi aveva proposto di risolvere il problema delle erbacce nei giardini pubblici
{{cit2|Le pecore si stresserebbero molto, perché passano troppe auto fuori del parco.|Michela Vittoria Brambilla che ha perso un'altra stupenda occasione per stare zitta.}}
Sulle conoscenze psico-pecorecce della Brambilla non possiamo ovviamente esprimere pareri, è probabile che di [[Pecorina|piccole pecore]] ne sappia molto, una cosa è certa: sin dall'alba dei tempi, il proprietario di un terreno ha sempre dato accesso al pecoraio col suo gregge proprio nel periodo di crescita delle erbacce, il suo terreno tornava pulito e riceveva anche qualche forma di [[pecorino]] in regalo, o magari un abbacchietto. Niente di più naturale.<br /> Magari è proprio questo il punto: la Brambilla forse teme che a fine lavori si festeggi con una "
lavorando ad altre iniziative che coinvolgeranno animali in attività socialmente utili.
* Gabbiani per smaltire i rifiuti.
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* Cani che cagano nelle buche delle strade per riempirle.
* Avvoltoi per togliere di mezzo i barboni morti assiderati.
* Un bue e un asinello per scaldare la sala consigliare durante le riunioni della giunta comunale.
== Fonti ==
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