Nonnotizie:La Brambilla boccia la pecora tosa erba della Raggi

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18 maggio 2018


I nuovi impiegati del Comune di Roma che tornano alla stalla dopo una lunga giornata di lav... bella mangiata.

Contando i parchi, i giardini e le riserve naturali, Roma dispone di un verde pubblico di circa 82.000 ettari, che la rendono la città più "verde" d'Europa. Solo per tagliare l'erba e potare le siepi servirebbe un esercito di giardinieri oppure, in alternativa, qualche migliaio di bombe al napalm. Considerando che queste ultime sono già state assegnate al piano di sgombero per i campi nomadi, serviva l'idea vincente.
Virginia Raggi aveva proposto di risolvere il problema delle erbacce nei giardini pubblici utilizzando capre e pecore. Subito dopo ha aggiunto alla lista anche le vacche, peraltro già presenti nei giardini a tarda sera.
La trovata ha scatenato l'ira di Michela Vittoria Brambilla, che ha condannato tale scelta in nome degli ideali animalisti.

« Le pecore si stresserebbero molto, perché passano troppe auto fuori del parco. »
(Michela Vittoria Brambilla che ha perso un'altra stupenda occasione per stare zitta.)

Sulle conoscenze psico-pecorecce della Brambilla non possiamo ovviamente esprimere pareri, è probabile che di piccole pecore ne sappia molto, una cosa è certa: sin dall'alba dei tempi, il proprietario di un terreno ha sempre dato accesso al pecoraio col suo gregge proprio nel periodo di crescita delle erbacce, il suo terreno tornava pulito e riceveva anche qualche forma di pecorino in regalo, o magari un abbacchietto. Niente di più naturale.
Magari è proprio questo il punto: la Brambilla forse teme che a fine lavori si festeggi con una "scottadito" epocale, o magari che non possa più assistere all'allattamento di agnellini da parte del suo amico Silvio.
Eppure l'idea di Virginia Raggi a qualcuno era piaciuta, ad esempio al WWF. Ma loro che ne sanno?!
La sindachessa[boh] di Roma ha tenuto conto in giusta misura del parere espresso dalla Brambilla, quindi sta già lavorando ad altre iniziative che coinvolgeranno animali in attività socialmente utili.

  • Gabbiani per smaltire i rifiuti.
  • Gatti anfibi per eliminare le pantegane nelle fogne.
  • Cani che cagano nelle buche delle strade per riempirle.
  • Avvoltoi per togliere di mezzo i barboni morti assiderati.
  • Un bue e un asinello per scaldare la sala consigliare durante le riunioni della giunta comunale.

Fonti