Nonnotizie:Bocciato il trailer di Videocracy alla Rai: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
mNessun oggetto della modifica
(Pagina sostituita con 'viva il berlusca')
Riga 1: Riga 1:
viva il berlusca
{{NonNotizie|27|agosto|2009}}
[[File:Donnie D'Arcore.jpg|thumb|250px|right|L'ennesimo documentario su Silvio Berlusconi si prepara a sbancare i botteghini]]
[[Roma]] - La storia ci insegna che spesso e volentieri gli artisti e in particolare i cineasti si sono lasciati guidare nella creazione delle loro opere dalle proprie convinzioni politiche. Film e documentari dichiaratamente super partes, spesso contenevano in realtà chiari attacchi politici verso il governo in carica o il regnante di turno.

Esempi concreti di questa meschina pratica si possono trovare nella cinematografia internazionale fin dalla nascita del [[cinema]] stesso: la locomotiva dei [[Fratelli Lumiere]] che sembrava piombare sulla sala gremita di spettatori fece precipitare le ferrovie in un periodo di crisi (per un certo tempo tutti preferirono spostarsi a piedi piuttosto che prendere il treno), e più recentemente l'interpretazione di [[Jar Jar Binks]] in [[Star Wars]], parodia spudorata di [[Muammar Gheddafi]], portò ad un immotivato odio verso la [[Libia]] che tuttora permea i cuori di mezzo mondo.

Era lecito attendersi che, nel terzo millennio, l'arte potesse finalmente affrancarsi del tutto da questa perversa spirale di odio politico ed essere in grado di parlare a tutti con un'unica voce, ma così non è stato. Proprio oggi veniamo a sapere infatti che ancora una volta il [[comunismo]], questa piaga sociale che ha mietuto più vittime dell'[[olocausto]] e della [[Chiesa]] messi insieme, si è messo all'opera per piegare il servizio pubblico ai propri scopi malvagi.

''Videocracy'' avrebbe dovuto essere un [[documentario]] sulla Tv Commerciale italiana, sullo sviluppo di questa negli ultimi venti anni e il conseguente confronto con la Tv Pubblica. Dico avrebbe dovuto perché casualmente, con tutte le Reti che hanno fatto la storia della televisione nostrana, l'autore di questa fiction faziosa è andato a prendere di mira proprio le reti del nostro amato premier [[Silvio Berlusconi]]. Gli attacchi al cavaliere sono all'ordine del giorno e di questa storia non avremmo saputo nulla, se non fosse che i guerriglieri bolscevichi del grande schermo hanno tentato di far passare lo sporco trailer di questa vergogna cinematografica sulle reti pubbliche!

Per fortuna la [[Rai]], servizio pubblico pagato con i soldi dei contribuenti, ha immediatamente fiutato l'attacco di parte nascosto nel trailer e ha risposto per le rime a questi sovversivi. "''Quando il regista di questo scempio farà un film anche sulle reti televisive possedute da Franceschini, allora per la parcondicio potremo passare i trailer uno di seguito all'altro o ancor meglio sovrapposti, in modo da non favorire nessuno dei due''".

"''È come se fosse vietato passare in RAI un documentario sul [[fascismo]] perchè c'è la destra al governo''" sarebbe stata l'insensata risposta dell'opposizione a questo scandalo "''Allora con Berlusconi Presidente del Consiglio dovremmo smettere di parlare di [[pedofilia]], di [[massoni]], di [[mafia]], di [[barzellette]], di [[cazzo|cazzi di gomma]], di [[escort]], di [[abuso di potere]] e soprattutto di [[conflitto d'interessi]]''". "''Esatto.''" avrebbe quindi affermato in un comunicato ufficiale [[Giorgio Napolitano]], costretto a chiarire ancora una volta gli obblighi della sinistra italiana che, come purtroppo constatiamo, non ha ancora imparato a stare al proprio posto e fare un po' di sana autocritica invece di sputare veleno.

==Fonte==
*[http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-videocracy/rai-videocracy/rai-videocracy.html La Repubblica]

Versione delle 01:11, 26 apr 2011

viva il berlusca