Nonno Fiorucci: differenze tra le versioni

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===Casi di studio===
===Casi di studio===
* ''mannaggia a tutti i santi apostoli con sta sverginata della madonna''.
* ''mannaggia a tutti i santi apostoli con sta sverminata della madonna''.
In questo emblematico esempio confluiscono ben quattro tecniche: l'utilizzo della filastrocca composta, la pluralità di soggetti cooperanti nell'atto diffamatorio (i santi apostoli e la madonna), la diffamazione ottenuta con le malattie infettive (la madonna risulta sverminata) e la tecnica del complemento di specificazione. Uno studio più approfondito ci porta a notare come gli apostoli vengano definiti esplicitamente santi. Tale aggettivo potrebbe essere facilmente sottointeso (del resto non viene nominata santa anche la madonna). Il perché va ricercato nella volontà di creare una netta contrapposizione nel quadretto idilliaco prodotto dalla frase. La madonna in questa situazione è la parte certamente negativa poiché sverginata. Gli apostoli dal canto loro probabilmente osservano la scena della sverminazione quali candidi (santi) spettatori, quasi ignari dell'abominio che si sta compiendo. Il Nonno però inveisce contro tutti con un sommario e globale ''mannaggia''.
In questo emblematico esempio confluiscono ben quattro tecniche: l'utilizzo della filastrocca composta, la pluralità di soggetti cooperanti nell'atto diffamatorio (i santi apostoli e la madonna), la diffamazione ottenuta con le malattie infettive (la madonna risulta sverminata) e la tecnica del complemento di specificazione. Uno studio più approfondito ci porta a notare come gli apostoli vengano definiti esplicitamente santi. Tale aggettivo potrebbe essere facilmente sottointeso (del resto non viene nominata santa anche la madonna). Il perché va ricercato nella volontà di creare una netta contrapposizione nel quadretto idilliaco prodotto dalla frase. La madonna in questa situazione è la parte certamente negativa poiché sverminata. Gli apostoli dal canto loro probabilmente osservano la scena della sverminazione quali candidi (santi) spettatori, quasi ignari dell'abominio che si sta compiendo. Il Nonno però inveisce contro tutti con un sommario e globale ''mannaggia''.
* ''sto maiale porco avvelenato del signore con tutti i santi''.
* ''sto maiale porco avvelenato del signore con tutti i santi''.
Qui siamo di fronte alla massima espressione dell'arte fiorucciana. In primo luogo è facile notare come venga applicata la tecnica del complemento di specificazione. Il vero soggetto è ovvimente il Signore a cui vengono affibbiati gli aggettivi negativi di ''maiale'', ''porco'' e ''avvelenato''. In tale situazione l'aggettivo ''maiale'' si riferisce probabilmente al simpatico animale da cortile tanto spesso associato alle figure divine, mentre di conseguenza il ''porco'' si riferisce ad una devianza sessuale implicita di Dio. L'aggettivo ''avvelenato'' è quasi una costante del repertorio fiorucciano. Occorre prestare attenzione all'uso che il Nonno fa di tale termine. Dio risulta essere al contempo sia avvelenato che velenoso. Dunque il Maestro qui intende prima farsi cinicamente beffa di un Dio vittima di un avvelenamento (il che implicitamente ne diminuisce drasticamente l'Onnipotenza ed Infallibilità) e successivamente allerta tutti noi che Dio stesso è probabilmente venefico, portatore sano o meno dello stesso veleno di cui è vittima. È una visione bilaterale molto complessa che ci testimonia la grandezza dell'arte del Nonno.
Qui siamo di fronte alla massima espressione dell'arte fiorucciana. In primo luogo è facile notare come venga applicata la tecnica del complemento di specificazione. Il vero soggetto è ovvimente il Signore a cui vengono affibbiati gli aggettivi negativi di ''maiale'', ''porco'' e ''avvelenato''. In tale situazione l'aggettivo ''maiale'' si riferisce probabilmente al simpatico animale da cortile tanto spesso associato alle figure divine, mentre di conseguenza il ''porco'' si riferisce ad una devianza sessuale implicita di Dio. L'aggettivo ''avvelenato'' è quasi una costante del repertorio fiorucciano. Occorre prestare attenzione all'uso che il Nonno fa di tale termine. Dio risulta essere al contempo sia avvelenato che velenoso. Dunque il Maestro qui intende prima farsi cinicamente beffa di un Dio vittima di un avvelenamento (il che implicitamente ne diminuisce drasticamente l'Onnipotenza ed Infallibilità) e successivamente allerta tutti noi che Dio stesso è probabilmente venefico, portatore sano o meno dello stesso veleno di cui è vittima. È una visione bilaterale molto complessa che ci testimonia la grandezza dell'arte del Nonno.